Un viaggio nel genere anison alla scoperta delle band giapponesi più importanti
Le band giapponesi arrivano difficilmente a ottenere in Occidente la stessa popolarità di cui godono in patria. La cultura di riferimento, molto lontana dalla nostra, e soprattutto la scarsa accessibilità della lingua limitano le possibilità di fruizione delle tracce. Esiste però un’altra strada attraverso cui questi gruppi possono attraversare l’Asia e giungere alle nostre orecchie: gli anime. A differenza della musica l’animazione giapponese è molto diffusa qui da noi. Scrivere e performare la sigla di un anime diventa così una pratica molto ambita dalle band del Sol Levante, tanto da diventare un vero e proprio genere chiamato anison. Non tutti gli autori di sigle appartengono alla categoria, ma devono possedere le seguenti caratteristiche:
- Utilizzare molti strumenti, soprattutto batteria, basso, chitarra, violino e fiati.
- Usare all’interno della sigla riferimenti chiari al mondo dell’anime e ai suoi concetti principali. Nei famosi anime sui robottoni degli anni Settanta si esclamava il nome proprio del protagonista mentre oggi è tutto più edulcorato, ma il concetto rimane lo stesso.
- Performare in concerti esclusivi a tema anison, con tanto di coreografie dei fan e starlight.
- Amare gli anime in prima persona. I fan non possono identificarsi in chi non apprezza il genere, anche se è l’autore di qualche sigla.
Vediamo ora le band giapponesi più famose da scoprire per gli amanti degli anime.
Band giapponesi: Maximum The Hormone
I Maximum The Hormone sono una band giapponese heavy metal fondata nel 1998 ad Hachioji, Tokyo. I suoi componenti presentano ruoli ben definiti per quanto riguarda gli strumenti, sebbene tutti contribuiscano attivamente alla parte vocale delle canzoni. Il cantante è Daisuke-han, accompagnato da Nao alla batteria, Maximum The Ryo-kun alla chitarra e Ue-chan al basso.
Il gruppo ha raggiunto la fama anche fuori dall’ambito anison grazie al suo approccio sperimentale e non convenzionale al metal alternativo. Il bagaglio artistico dei Maximum The Hormone è completato da punk hardcore, hip hop, pop, funk e ska. La loro musica è qualcosa si schizofrenico e imprevedibile, che passa in un battito di ciglia da temi dark e seriosi all’ironia e all’umorismo, spesso con drastici cambiamenti di ritmo anche all’interno della medesima canzone. Per meglio rendere l’idea della loro musica gli esperti occidentali li paragonano ai System of a Down. I video musicali della band di Hachioji hanno quasi sempre come protagonista un outsider, un individuo ai margini della società e inadatto a rapportarsi con gli altri.
Il contributo più famoso dei Maximum The Hormone alla scena anison è What’s Up People?!, l’opening del secondo arco narrativo di Death Note. Le urla graffianti e le frasi ripetute sino alla nausea rispecchiano perfettamente la mente di Light Yagami, ormai completamente volta a realizzare il suo grande disegno. Il gruppo ha preso parte anche alla realizzazione della colonna sonora originale di Dragon Ball: la Resurrezione di “F”.
L’Arc~en~Ciel
L’Arc~en~Ciel è una rock band giapponese fondata a Osaka nel 1991. La sua importanza, anche al di là del mondo degli anime, è ben testimoniata dai numeri: con i suoi 40 milioni di dischi nel mondo, il gruppo è stata la prima headline del Sol Levante a esibirsi al Madison Square Garden di New York. I componenti sono cambiati più volte nel corso della lunga carriera, ma l’attualità vede hyde come cantante principale, tetsuya come bassista e tastierista, ken come chitarrista e yukihiro alla batteria e alle percussioni.
Nei primi anni della sua esistenza L’Arc~en~Ciel ha fatto parte del visual kei, un movimento squisitamente giapponese abbracciato da molte band in quegli anni e ancora in voga ai giorni nostri. Questa tendenza impone l’uso di vari livelli di make-up, acconciature elaborate e costumi sgargianti spesso associati a un’estetica di tipo androgino. Dal 1994, anno del debutto con una major, il complesso ha abbandonato il visual kei per iniziare a sperimentare con la musica, toccando diversi generi come il rock alternativo e il pop-rock. Per un breve periodo iniziato nel 2004 la band ha cambiato nome in P’UNK~EN~CIEL, rimescolando gli strumenti di competenza di ogni membro e adottando un sound più punk.
L’Arc~en~Ciel è famoso tra gli amanti degli anime soprattutto per Driver’s High, la storica sigla di GTO Great Teacher Onizuka, ma ha firmato gli opening di altre serie di successo come Fullmetal Alchemist e Mobile Suit Gundam 00.
ASIAN KUNG-FU GENERATION
La storia degli ASIAN KUNG-FU GENERATION è la realizzazione di un sogno che abbiamo fatto tutti almeno una volta nella vita: formare una band con gli amici dell’università e raggiungere il successo. Sin dalla sua fondazione a Yokohama nel 1996, il gruppo ha mantenuto sempre la stessa formazione con il cantante Gotoh Masafumi, il chitarrista Kita Kensuke, il bassista Yamada Takahiro e il batterista Ijichi Kiyoshi. Sebbene abbiano raggiunto la prima notorietà cantando in inglese, Gotoh e soci performano in giapponese dal debutto in major.
La musica degli ASIAN KUNG-FU GENERATION è influenzata dalle opere fondamentali del rock alternativo occidentale (Oasis, Radiohead) e dalla scena del rock indipendente e del punk giapponese. Gli elementi principali, che trovano nelle canzoni un sorprendente equilibrio, sono melodie potenti, voci pulite, chitarre distorte e testi che mescolano irriverenza ed emozione. Negli ultimi anni la band ha saputo inserire anche sintetizzatori e musica elettronica, senza mai stravolgere del tutto il proprio stile.
Gli ASIAN KUNG-FU GENERATION sono una delle band giapponesi più conosciute di quest’elenco anche in Occidente, e godono di un grande successo di pubblico e critica. Una delle loro performance anison più conosciute è “After Dark”, opening di Bleach, ma le collaborazioni anime comprendono anche le sigle di Naruto, Fullmetal Alchemist e tanti altri.
Porno Graffiti
I Porno Graffiti sono una rock band giapponese fondata nel 1994 a Onomichi, nella prefettura di Hiroshima e devono il loro nome a Pornograffiti degli Extreme, album di grande importanza per la loro genesi artistica. Haruichi Shindo e Akihito Okano, da sempre i due componenti del gruppo, hanno cominciato da molto lontano. Il loro primo nome, infatti, è stato No Score, perché né l’uno né l’altro sapevano leggere uno spartito. Anche l’assegnazione dei ruoli è stata un continuo work in progress: inizialmente Haruichi è stato il cantante, fin quando si è accorto che il compagno cantava meglio.
Nonostante le loro origini per così dire artigianali, i Porno Graffiti godono di notevole fama anche in Occidente grazie a un riuscito mix di J-pop, funk e rock alternativo. Come e più di altre band giapponesi in questa lista il duo di Onomichi ha legato a doppio filo la sua carriera al mondo degli anime. Melissa, sigla di Fullmetal Alchemist, è tra i loro lavori più conosciuti insieme con Winding Road (GTO) e Anima Rossa (Bleach).
RADWIMPS
I RADWIMPS sono una delle band di più recente formazione di questa lista. Fondati nel 2003 a Kanagawa, hanno scelto un nome che sintetizza perfettamente il loro stile musicale. Rad è una parola dello slang inglese che significa eccellente, superlativo; mentre wimp è usato per descrivere una persona debole, che manca di fiducia in se stessa. Il forte contrasto tra i due concetti si riflette nelle opere dei RADWIMPS, che vanno dal punk al jazz, dall’emo al rap.
Il frontman del gruppo è Noda Yojiro, che si occupa anche della scrittura dei testi. L’artista predilige i riferimenti a episodi di vita realmente vissuta e solo di rado si concede alla finzione. Gli altri membri del complesso, tutti impiegati anche nella parte vocale, sono il chitarrista Kuwahara Akira e il batterista Yamaguchi Satoshi.
Per quanto riguarda il contributo alla scena anison i RADWIMPS sono riusciti a salire su uno dei cavalli vincenti degli ultimi anni. I lungometraggi animati di Shinkai Makoto hanno infatti riscosso un successo planetario e, dopo quella di Your Name, i quattro di Kanagawa firmeranno l’intera colonna sonora del prossimo Weathering with you.
Kitadani Hiroshi
L’artista di cui ora parleremo costituisce un’eccezione alle regole di base di questo elenco. Kitadani Hiroshi lavora per lo più in autonomia, senza legarsi a gruppi musicali, ma è una personalità di estrema importanza per la scena anison e merita che tutti gli appassionati dell’argomento lo conoscano. Classe 1968, il cantante e chitarrista ha iniziato la sua carriera nel 1994 e ha legato ben presto il suo successo alle colonne sonore degli anime.
Nel corso della sua lunga carriera Kitadani ha collaborato con diverse band giapponesi. Il suo debutto è stato con gli Stagger e altri gruppi minori, fino alla consacrazione con i JAM Project, già fortemente focalizzati sul genere anison. La sua presentazione al grande pubblico si deve proprio ai JAM e al loro primo tour mondiale.
L’elenco degli anime di cui Kitadani Hiroshi ha firmato le sigle è sterminato, ma il musicista nipponico viene ricordato soprattutto per aver inciso la primissima opening di One Piece, forse il prodotto più famoso di tutti i tempi. We Are è solo una di quattro canzoni composte per la saga di Oda Eichiro, a cui si aggiungono altre performance per Yu-Gi-Oh! GX, Gintama e molti altri.
Seatbelts
Il contributo dei Seatbelts alla scena anison è paragonabile a quello dei RADWIMPS. La band giapponese ha infatti composto l’intera colonna sonora di uno degli anime più importanti del suo tempo, destinato a stabilire uno standard di qualità per le produzioni future: Cowboy Bebop di Watanabe Shinichiro.
Il complesso jazz/blues è stato fondato dalla celebre compositrice Kanno Yoko nel 1998 ed è stato in attività, sebbene con diverse pause, fino al 2004. L’origine del nome è parte integrante del fascino della band: dalla descrizione data nell’anime di Cowboy Bebop si evince che, durante le loro jam session hardcore, i musicisti usano indossare cinture di sicurezza (seatbelts in inglese). Fuori dall’ambiente anison i Seatbelts hanno prodotto ben sette album e un DVD live, riscuotendo buon successo con un sound che mescola il jazz della big band alla ballata rock n’ roll.
Non mancano i contributi anison da parte di singoli membri del complesso: il chitarrista Imahori Tsuneo ha collaborato alle colonne sonore di altri anime di rilievo come Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, Wolf’s Rain e Trigun.
NICO Touches the Walls
I NICO Touches the Walls sono una rock band giapponese fondata nel 2004 che ha saputo mettere in mostra le proprie potenzialità sin dall’inizio. Nello stesso anno, infatti, il loro rock alternativo è valso il Lotte Prize al prestigioso Yamaha Teen Music Festival. Da quel momento la loro popolarità non ha fatto che aumentare e oggi sono uno dei gruppi più ascoltati del panorama nipponico.
Tutti classe 1985, componenti della band sono quattro: Mitsumura Tatsuya è il cantante e chitarrista principale, Furumura Daisuke si occupa dell’accompagnamento con la chitarra, Sakakura Shingo è il bassista e Tsushima Shotaro il batterista. Lo stile dei NICO Touches the Walls è principalmente caratterizzato da riff di chitarra che si alternano alla voce di Mitsumura, sempre emozionante e coinvolgente. Un sound in linea con la scelta del nome: i muri (walls in inglese) sono le difficoltà della vita che la band giapponese vuole superare con la musica.
I NICO Touches the Walls devono molto del loro successo agli anime, di cui hanno firmato molteplici opening e ending. La canzone più famosa è Diver, utilizzata come ottava sigla di Naruto Shippuden, seguita a ruota da Hologram, la hit scelta per Fullmetal Alchemist: Brotherhood.
Band giapponesi: SID
Sebbene la loro fondazione sia avvenuta nell’agosto del 2003, i SID considerano ufficiale la data del 14 gennaio 2004, giorno dell’introduzione degli ultimi due membri. La band appartiene al movimento tutto giapponese del visual kei e deve il suo primo contratto discografico al frontman di un’altro gruppo che appare in questa lista, L’Arc~en~Ciel.
I SID appartengono al novero delle band giapponesi tradizionali sia per quanto riguarda il numero dei membri che per gli strumenti utilizzati durante le performance. Il frontman Mao è il più anziano e si occupa di scrivere e cantare i testi delle canzoni, accompagnato dal chitarrista Shinji, dal bassista Aki e dal batterista Yuuya. Il complesso predilige l’hard rock dai toni graffianti e vanta diversi concerti in templi della musica nipponica come la Saitama Super Arena, il Tokyo Dome e lo stadio di Yokohama.
I SID hanno pubblicato ben quindici album in studio e quattro compilation diventando una delle band giapponesi più prolifiche tra quelle in attività. Per quanto riguarda gli anime il gruppo ha firmato diverse sigle, di cui la più famosa è sicuramente Monokuro no Kiss, opening di Black Butler. Fullmetal Alchemist: Brotherhood e Bleach sono altri due franchise che hanno beneficiato della collaborazione con i SID.
Band giapponesi: Egoist
Tra le voci di questo elenco gli Egoist sono forse quella che più si identifica con il mondo degli anime. Il duo nato nel 2011 è stato letteralmente creato in funzione dell’animazione giapponese. Il cantautore Ryo e la cantante Chelly hanno unito le forze per realizzare la colonna sonora della serie Guilty Crown, per poi continuare a collaborare anche molto tempo dopo la sua conclusione.
Gli Egoist sono nati come band fittizia inserita all’interno dell’anime Guilty Crown, capitanata dalla protagonista Inori Yuzuriha, doppiata proprio da Chelly. I trascorsi di Ryo appartengono invece a una delle big band più famose del panorama J-pop contemporaneo, i Supercell. Per gli Egoist il passaggio dalla finzione alla realtà è coinciso con l’album Extra Terrestrial Biological Entities, datato 2012.
I contributi alla scena anison degli Egoist non si fermano a Guilty Crown. Canzoni come Namae no Nai Kaibutsu e All Alone with You sono diventate sigle di Psycho-Pass. Kabaneri of the Iron Fortress rappresenta un altro degli anime a cui hanno prestato la voce.
Non solo anime, quindi. Molte band giapponesi meritano di essere ricordate al di là dei loro trascorsi nel mondo anison e, con un po’ di impegno e di sana buona volontà, possono essere apprezzate da tutti gli appassionati di cultura del Sol Levante. Non resta che accedere al proprio servizio di streaming audio preferito e iniziare ad ascoltare.