“…Are you shining just for me?”
Si avvicina la prestigiosa cerimonia degli Oscar e tra i premi cosiddetti minori, ma che destano sempre molta curiosità e a cui presta particolare attenzione, c’è quello per la miglior canzone, sebbe quest’anno sembri che la bellissima Shallow di Lady Gaga abbia la strada spianata.
Con l’occasione abbiamo ripercorso un po’ il lungo cammino che dal 1935 ad oggi ha consegnato un’enormità di statuette per questo ambito premio, rendendo iconiche e memorabili molte canzoni con le quali spesso identifichiamo film del passato e cult.
Alcune di esse hanno avuto un incredibile successo, altre sono state apprezzate più dal pubblico e meno dalla critica, e ci sono persino canzoni indimenticabili che purtroppo non ce l’hanno fatta ad ottenere la statuetta.
Noi comunque oggi vogliamo menzionare 10 canzoni che hanno meritatamente vinto l’Oscar e delle quali ci ricordiamo e ci ricorderemo sempre.
Over the rainbow (Il mago di Oz)
Le incantevoli note della ballata Over the rainbow, conosciuta più comunemente come Somewhere the rainbow, hanno origine molto antiche. La canzone è stata più volte riadattata, e nel corso degli anni abbiamo avuto circa 650 cover, ma l’originale risale addirittura al 1939, quando venne prodotta da Harold Arlen e scritta da E.Y. Harburg, ed affidata alla dolce voce di Judy Garland che la cantò impersonando Dorothy Gale ne Il mago di Oz. La canzone ottenne la statuetta, e la Garland vinse l’Oscar giovanile, grazie alla sua perfomance.
Nel corso del tempo Over the rainbow ha poi proseguito sulla scia del successo, incrementandolo sempre di più, al punto che i discografici statunitensi l’hanno eletta “miglior canzone del XX secolo”.
Grazie al messaggio di speranza contenuto nel testo, questo brano è diventato anche uno dei più grandi inni del movimento di liberazione omosessuale.
City of Stars (La La Land)
Facciamo un salto temporale di quasi un secolo e veniamo al 2017, quando City of Stars ottenne l’Oscar come miglior canzone. Scritto da Benj Pasek e Justin Paul, e composto da Justin Hurwitz, il brano venne interpretato da Ryan Gosling ed Emma Stone in La La Land, il favoloso musical diretto da Damien Chazelle. La scena dei due attori al pianoforte è rimasta impressa nei cuori di tutti. Il sorriso di Emma Stone e lo sguardo di Ryan Gosling costituiscono un plus emotivo alle noti già memorabili della composizione di Hurwitz, e in molti hanno canticchiato la canzone per giorni, visto che non voleva proprio uscire dalla testa.
Peraltro, ad ulteriore conferma dello spessore della soundtrack di Hurwitz, La La Land vinse pure l’Oscar come miglior colonna sonora e nella categoria della miglior canzone ebbe 2 nomination: oltre alla vincintrice City of Stars infatti c’era anche Audition (The Fools Who Dream) di Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul.
Flashdance… What a Feeling (Flashdance)
Che piaccia o meno, anche qui si tratta di una canzone che ha fatto la storia. Flashdance… What a Feeling vinse infatti l’Oscar per la migliore canzone nell’84 (più il Globe) ed il brano fu composto da Giorgio Moroder (c’è quindi anche un po’ di Italia) e scritto da Keith Forsey e Irene Cara, con quest’ultima che lo cantò.
Un successo incredibile per la canzone con cui di fatto tutti identificano il film in questione (Flashdance, per l’appunto), e per certi versi un trionfo annunciato già prima dei riconoscimenti dell’Academy, poiché sbaragliò tutte le classifiche ed ottenne il disco di platino già nell’83.
Nel 2007 fu inserita alla posizione n. 22 fra le canzoni di maggior successo della storia della musica, oltre ad essere – in questa speciale classifica – la quarta di un’artista femminile dietro altre tracce memorabili come Believe di Cher, My Heart Will Go On di Céline Dion e I Will Always Love You di Whitney Houston.
Una caratteristica è che nel film Flashdance la canzone ci viene fatta ascoltare ben due volte, all’inizio ed alla fine, ma avevano un arrangiamento diverso rispetto alla versione presente nei dischi.
Il momento dell’audizione della protagonista del film, Alexandra Owens interpretata da Jennifer Beals, è diventata una scena cult della storia del cinema, e gran parte del merito è senza dubbio della canzone.
Beauty and the Beast (La bella e la bestia)
Nel 1992 non esisteva ancora l’Oscar per il miglior film d’animazione (che arrivò solo 10 anni dopo, nel 2002), ed è un vero peccato perché La bella e la bestia (Beauty and the Beast) l’avrebbe vinto di sicuro. Quell’anno infatti ottenne addirittura la nomination a miglior film, e fu il primo caso in assoluto – spianando la strada ad Up, che fece lo stesso 8 anni dopo – oltre a vincere la miglior colonna sonora e la miglior canzone. Quest’ultima, Beauty and Beast, fu scritta da Howard Ashman e composta da Alan Menken, con un testo profondo che ci ricorda come l’amore prevalichi il tempo, lo spazio e ogni tipologia di differenza. È una ballata romantica che nel film viene interpretata da Angela Lansbury nei panni, anzi nei cocci di Mrs. Potts (la teiera), per venir poi riproposta anche nei titoli di coda in un duetto storico tra Céline Dion e Peabo Bryson. Uno dei tanti successi della Dion, nonché il primo Oscar, ma non l’ultimo, come vedremo a breve.
Segnaliamo però che, paradossalmente, la performance della Lansbury venne idolatrata dai critici cinematografici e musicali, e giudicata persino superiore alla versione del duetto Dion-Bryson, che nonostante tutto questo ottenne un successo stratosferico, raggiungendo la posizione n. 9 della Billboard Hot 100, diventando la più nota tra le due interpretazioni, e universalmente riconosciuta come quella “ufficiale”.
Can you feel the love tonight (Il Re Leone)
Si resta in orbita Disney, e si passa agli Oscar di 2 anni dopo, nel 1994, quando Il re leone si avvicinò al successo ottenuto da La bella e la bestia, conquistando il premio per la miglior colonna sonora (Hans Zimmer, scusate se è poco) e quello per la miglior canzone Can You Feel the Love Tonight, con il testo di Tim Rice e la musica di Elton John, che ovviamente la interpreta anche (in italiano abbiamo la versione L’amore è nell’aria stasera, cantata da Lorena Brancucci e Daniele Viri).
Per farvi capire lo spessore della soundtrack del capolavoro Disney, quell’anno tra le nomination per la miglior canzone ci furono ben 3 tracce de Il re leone su 5 disponibili: un successo annunciato, per un’opera che ci ha lasciato apprezzare anche la favolosa ed emozionante Circle of life.
Can you feel the love tonight ci ha messo davvero poco ad impressionarci, grazie al suo ritmo romantico e avvolgente.
My heart will go on (Titanic)
Come promesso, ecco di nuovo Celine Dion in una delle canzoni più iconiche della storia del cinema moderno e tra le più apprezzate a livello globale.
Tra i tanti pregi del kolossal Titanic c’è senza ombra di dubbio la sua colonna sonora, ed in particolar modo My heart will go on, cantata da Celine Dion. Del masterpiece di James Cameron ne abbiamo parlato a più riprese su queste pagine, ma è bene ribadire che nel ’97 fece incetta di Oscar, portandosi a casa 11 premi su 14 candidature, e tra questi ovviamente figurano la miglior colonna sonora (James Horner) e la miglior canzone, appunto My Heart Will Go On, di James Horner e Will Jennings, cantata dalla Dion. Una traccia che ebbe un successo planetario, arrivando al primo posto nelle classifiche di quasi tutti i paesi del mondo e diventando il singolo più venduto in assoluto nel 1998, attestandosi anche come la seconda canzone di maggior successo per una solista donna, dopo Whitney Houston con I Will Always Love You.
Come spesso accade, la canzone all’inizio non fu particolarmente amata dalla critica, ma il successo per fortuna non tardò ad arrivare e la stessa Dion ammise che gran parte della sua notorietà è dovuta a questo brano.
Skyfall (007 – Skyfall)
Tra i più recenti successi agli Oscar non possiamo non segnalare Skyfall, theme di 007 – Skyfall, e vincitrice del premio Oscar 2013. La canzone fu scritta e prodotta da Paul Epworth e Adele, cantata ovviamente da quest’ultima, riscontrando i favori di pubblico e critica grazie alla perfetta associazione tra la bellissima voce di Adele e i rimandi alle sonorità tipiche della saga di 007. La risultante sono note che destano la giusta inquietudine ma che ci ammaliano grazie al talento della cantautrice londinese.
Il film di Sam Mendes quell’anno ottenne, oltre all’Oscar per la miglior canzone, anche quello per il Miglior montaggio sonoro (Per Hallberg e Karen Baker Landers), ma andò vicino anche al premio per la Migliore colonna sonora e il miglior sonoro, per i quali fu nominato.
Streets of Philadelphia (Philadelphia)
Torniamo agli anni ’90, esattamente al 1994, quando Bruce Springsteen vinse l’Oscar per la miglior canzone con Streets of Philadelphia, brano presente appunto nella colonna sonora di Philadelphia, il film di Jonathan Demme con Tom Hanks e Denzel Washington protagonisti. Anche in questo caso non fu l’unico brano del film ad essere nominato, poiché dovette contedersi la statuetta con Philadelphia di Neil Young, altra stupenda traccia della pellicola.
Demme chiese a Springsteen di realizzare una canzone per la soundtrack del film e, viste le tematiche, il cantautore propose un brano che aveva già realizzato per la morte di un suo amico, senza però convincere particolarmente il regista. Si rimise quindi di nuovo all’opera, creando proprio Streets of Philadelphia, che resta tutt’oggi uno dei brani più famosi dell’artista.
Take My Breath Away (Top Gun)
Il 1987 è l’anno del terzo ed ultimo Oscar per il “nostro” Giorgio Moroder, che scrive il celebre Take my breath away insieme a Tom Whitlock, affidandolo alle voci dei Berlin, e resta peraltro ancora oggi la loro perfomance più famosa. Il brano venne realizzato per la colonna sonora di Top Gun di Tony Scott, con Tom Cruise protagonista, e riscosse ovviamente un grande successo, grazie alla sua affasciante melodia, al punto che venne ricantato nel corso degli anni da numerosi artisti, sebbene la cover più famosa sia quella di Jessica Simpson, dell’album In This Skin.
Quell’anno Top Gun vinse soltanto l’Oscar per la miglior canzone, ma ottenne anche le nomination al miglior montaggio sonoro e al miglior sonoro, a dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto su questo fronte.
You’ll Be In My Heart (Tarzan)
Chiudiamo questa lista con un altro grande classico, ovvero You’ll be in my heart di Phil Collins, un incredibile singolo che si è guadagnato una fama maggiore del film per il quale ha vinto la statuetta, ovvero Tarzan. Tra l’altro è interessante notare come la versione italiana, Sei dentro me, fu sempre interpretata da Phil Collins.
Un testo pieno d’amore e coraggio, e note trascinanti, che hanno permesso a questa traccia di vincere tranquillamente l’Oscar per la miglior canzone.
E voi? Avete una canzone vincitrice che avete amato in modo particolare, anche non necessariamente tra quelle che abbiamo voluto inserire noi?
Ditecelo nei commenti!