Alcuni tra i migliori film di fantascienza anni ’90
Appassionati di alieni, viaggi nel tempo, esperimenti genetici, accorrete numerosi. Il cinema soddisfa ogni vostra necessità in fatto di fantascienza fin dai suoi esordi. Da Metropolis (1927) a 2001: Odissea nello spazio (1968), da Blade Runner (1979) ad Alien (1982) c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Ma quali sono i film di fantascienza prodotti negli anni ’90 che, qualora non abbiate visto, dovreste recuperare assolutamente? Ecco una piccola guida dei dieci film di quegli anni, che un cinefilo non può mancare di spuntare nella sua collezione di personali visioni.
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1. Matrix (Larry e Andy Wachowski, 1999)
Il primo della lista non poteva non essere che Matrix. Le vicende di Neo/Keanu Reeves, Trinity e Morpheus tra l’illusoria realtà di Matrix e la lotta contro la tirannia delle macchine che lo hanno creato è un mix perfetto tra orientalismo e arti marziali (ralenti e straordinarie evoluzioni), riferimenti a misticismo e spiritualità (a partire dai nomi: Neo acronimo di One, Trinity che ricorda la Trinità, Morpheus che riprende il mitologico Morfeo; l’Oracolo) e teorie distopiche su un mondo post apocalittico. Pelle, latex e evoluzioni fuori dalle logiche della fisica completano il quadro di un franchise di successo.
2. L’esercito delle 12 scimmie (Terry Gillian, 1995)
L’umanità è stata devastata da un virus e i superstiti vivono sotto terra. James Cole (Bruce Willis) viene mandato nel passato per scoprire le origini del contagio, fatte risalire al gruppo ecologista chiamato appunto Esercito delle 12 scimmie. Realtà distopica, viaggi nel tempo, teoria della epurazione dell’umanità ancora cara alla fantascienza contemporanea (La notte del Giudizio vi dice niente?), oltre ad un citazionismo esasperato, fanno di questo film un esempio ben riuscito di fantascienza post-apocalittica anni ’90.
3. Jurassic Park (Steven Spielberg, 1994)
Unite un imprenditore visionario, una equipe di genetisti e una zanzara millenaria intrappolata nell’ambra. Il risultato? Un originalissimo parco a tema. Tra effetti speciali mozzafiato per l’epoca e una tensione che va crescendo, il Jurassic Park si trasformerà da parco pensato per le famiglie a enorme trappola letale, dove la natura ha la meglio sul controllo e la sete di dominio degli esseri umani. Da un romanzo di Michael Chricton, Spielberg tira fuori un film adrenalinico dove non mancano le riflessioni su quanto in là l’uomo possa spingersi.
4. Strange Days (Kathryn Bigelow, 1995)
Un altro mondo distopico e post apocalittico, immaginato dalla Bigelow e dall’ormai ex marito James Cameron (che qui firma soggetto e sceneggiatura) sul finire del XXI secolo. Una droga, lo squid che permette di vivere esperienze mai vissute. Uno spacciatore, Lanny Nero/Ralph Fiennes, invischiato in una fitta trama di omicidi, stupri e violenze, dove ciò che è reale e ciò che non lo è si mescolano continuamente anche attraverso i ripetuti usi della soggettiva, che amplifica la percezione dello spettatore e lo confonde. Un’esperienza psichedelica e disarmante.
5. eXistenZ (David Croneneberg, 1999)
Una cosa è certa: negli anni ’90 la realtà proprio non piaceva. Cronenberg ritorna sul tema del rapporto uomo/tecnologia (vi dice qualcosa Videodrome?) con questa pellicola in cui la creatrice di videogiochi Allegra Geller/Jennifer Jason Leigh presenta il suo nuovo lavoro: eXistenZ, una vera e propria realtà virtuale del tutto realistica, a cui si accede attraverso un raffinato congegno bioingegneristico, il pod. Gravemente ferita da un uomo che si definisce “anti-eXistenZ” Allegra, aiutata dalla guardia della sicurezza Tod, intraprende un viaggio all’interno della realtà virtuale. Anche qui realtà e finzione si fondono in un intricato gioco di rimandi che fa del film un videogioco. Nonostante un Orso d’Oro, stupisce il flop al botteghino.
6. Gattaca – La porta per l’universo (Andrew Niccol, 1997)
In un mondo diviso tra Validi e non Validi, un giovane sognatore si finge ciò che non, è sfidando le regole della propria società. Nel frullatore di Gattaca c’è un po’ di tutto: un mondo distopico dominato dalle regole dell’eugenetica, l’idea di un futuro perfetto, controllato e ingessato, la messa al bando dell’amore e dello svolgersi naturale delle cose. Una pellicola tiepidamente accolta, a suo tempo, ed oggi rivalutata e considerato un cult del genere, e senza dubbio uno dei migliori film di fantascienza anni ’90.
7. Stargate (Roland Emmerich, 1994)
Ingredienti per un sicuro successo di pubblico al botteghino: un mix tra una civiltà antica ben nota, come quella egizia, e una futuristica e aliena; un misterioso portale temporale; un viaggio verso un pianeta lontano.
Il ritrovamento di un portale temporale e la decifrazione dei geroglifici in esso riportati generano un’avventura in un lontano mondo alieno dove gli essere umani sono trattati alla stregua di schiavi. Il cult sci-fi di Emmerich crea un sorprendente viaggio tra passato storico e il mondo degli extraterrestri, dando i natali ad un franchise di successo. Sebbene ricco di cliché e qualche scivolone, Stargate mantiene tutta la sua potenza narrativa.
8. Il quinto elemento (Luc Besson, 1997)
L’Egitto ha un certo fascino nel mondo della fantascienza targata anni Novanta, soprattutto se suddetta civiltà è venuta a contatto con qualche razza aliena in un lontano passato. Besson porta Bruce Willis alla ricerca delle pietre dei quattro elementi che, assieme al quinto, incarnato nella figura di Leeloo/Milla Jovovich, saranno in grado di annientare il Male Supremo in arrivo sulla Terra. Alla fine la chiave per la salvezza del pianeta sarà l’amore. Un blockbuster riuscito, un dispiego di forze economico notevole, molto apprezzato dal pubblico. Acclamate scenografie e fotografia psichedelica, qualche riserva da parte della critica sulla trama.
9. Terminator 2 – Il giorno del Giudizio (James Cameron, 1991)
Vincitore di quattro premi Oscar (tecnici), il sequel di Terminator si attesta come un film spettacolare, ricco di effetti speciali e con toni emotivamente molto incalzanti. Schwarzy ora è un Terminator buono mandato sulla Terra per proteggere il figlio di Sarah Connor, John, destinato a grandi cose nel futuro. I tre sconfiggeranno un Terminator cattivo. Un blockbuster di grande intrattenimento anche grazie soprattutto alle doti registiche di Cameron e alla struttura narrativa “Schwarzenegger-centrica”.
10. Alien: la clonazione (Jean-Pierre Jeunet, 1997)
Quarto capitolo della saga sugli Xenoformi, questa nuova pellicola non spicca rispetto alle altre, ma ha sicuramente il pregio di introdurre qualche nuovo ingrediente alle vicende del comandante Ripley: la genetica che la riporta in vita dopo diversi esperimenti, il suo rapporto indissolubile con gli Xenoformi, la forza della natura che si ribella all’ambizione e alla smania di potere dell’uomo e un briciolo di azione che riporta il film sulla strada tracciata da Cameron nel secondo capitolo.
Una Sigourney Weaver sempre in forma e una giovane Winona Ryder androide dall’umanità che fa quasi tenerezza completano il quadro.
A cura di Delia Leggio