Serial killer e cinema: “Uno che faceva un censimento una volta tentò di interrogarmi…”

Cinema e serial killer rappresentano un binomio antico e duraturo. Molti generi, dal drammatico al thriller al più squisitamente horror hanno attinto a piene mani dalla letteratura, dalla storia ma anche dalla più contorta fantasia di registi e sceneggiatori per dar vita ai loro personaggi sullo schermo, rendendoli iconici e terrificanti.
La figura dell’assassino seriale è quindi piuttosto abusata nel mondo del cinema, e molti di questi sono passati inosservati e non sono rimasti indelebili nelle nostre menti, ma c’è invece una buona parte di essi che vi ha posto le sue radici, distinguendosi grazie alla buona qualità dei film, o all’interpretazione dell’attore o più semplicemente alla brutalità di alcune sequenze.

Abbiamo pertanto fatto un viaggio a ritroso nella nostra memoria da cinefili, stilando una lista di 10 indimenticabili serial killer della storia del grande schermo, dovendo per forza di cose sacrificare la presenza di altrettanti memorabili figure, dal vecchio Hans Beckert di M. Il Mostro di Dusseldorf al più recente Iceman, interpretato da un eccezionale Michael Shannon.
Ma quelli che abbiamo scelto, sono senza dubbio alcuni tra i più terribili e meglio rappresentati serial killer che il mondo del cinema ricordi.

John Doe – Seven

Considerarlo spoiler, ad oltre 20 anni dall’uscita nelle sale, sarebbe ridicolo. A maggior ragione poi del fatto che si tratti di un film divenuto cult, nonché tra i migliori dell’incredibile filmografia di Fincher. Eppure vogliamo mantenere del “riserbo” sulla reale identità di John Doe, il serial killer che ha contribuito a rendere straordinaria questa opera del regista che dopo qualche anno ci avrebbe regalato un altro capolavoro, sempre con Brad Pitt nel cast artistico: Fight Club.
John Doe è il protagonista silente di un’opera densa e carica di significati, in cui Fincher scandaglia l’animo umano mettendolo di fronte ai 7 vizi capitali, con l’assassino seriale che compie un omicidio per ciascuno di essi, fino ad un epilogo agghiacciante.

Zodiac – Zodiac

Sempre per la regia di Fincher, ecco un altro masterpiece che ripercorre la strada del predecessore. Stavolta il regista, 12 anni dopo Seven, ci narra la storia del killer dello Zodiaco, che negli anni ’60 e ’70 mandò nel panico la città di San Francisco. Anche qui, per ovvie ragioni legate alla trama e agli spoiler, non possiamo dirvi chi lo interpreta, ma vi basti considerare che l’abilità di Fincher nel giocare coi dettami del genere thriller vengono esaltati all’ennesima potenza. A differenza di Seven, che verte più sulla più classica delle sfide, quella tra criminale e poliziotto, qui la verità viene sbrogliata per merito di un giornalista.
Non potevamo non inserire Zodiac in questa classifica, sia perché si tratta di un film davvero eccezionale, sia perché – come per Seven – la presenza/assenza del serial killer all’interno dell’opera è il vero punto di forza della stessa e contribuisce a dare consistenza al personaggio di Zodiac.

Jack lo squartatore – From Hell

Era piuttosto ovvia la sua presenza in questa lista. Jack the Ripper è il più famoso serial killer di sempre; colui che dal 1888 sconvolse i sobborghi di Londra uccidendo brutalmente almeno 5 prostitute (ma il numero delle vittime potrebbe essere nettamente superiore, anche fino a 20) in modo biechi e brutali, tramite sgozzamento ed asportazione di organi.
Ciò che ha reso questo personaggio così noto è anche e soprattutto il fatto che la sua identità sia rimasta sempre ignota nel corso degli anni. Di recente era stata attribuita ad un uomo polacco, un barbiere, tuttavia la prova del DNA fallì e non fu possibile accertare che fosse realmente lui.
Proprio per questi motivi è risultato sempre molto difficile riuscire a rendere credibile questo personaggio nelle trasposizioni su grande e piccolo schermo, poiché si tratta di un killer il cui soprannome mette spavento solo ad essere pronunciato, e pertanto il rischio di un fallimento è altissimo.
Ci fu una miniserie, nel 1988 (100 anni dopo i fatti), con Michael Caine e Armand Assante. Ma soprattutto il film From Hell – La vera storia di Jack lo Squartatore, film del 2001 diretto da Allen e Albert Huges, con Johnny Depp protagonista.

Jonathan Kramer – Saw

È il turno di un personaggio immaginario. Il celebre John Kramer è l’Enigmista della saga cinematografica Saw, il cui primo film, diretto da James Wan, risale al 2004. Fu interpretato da Tobin Bell ed i fatti ci pongono di fronte ad un assassino seriale, malato terminale, che a differenza degli altri killer non uccide direttamente le vittime ma le mette in condizione di sopravvivere, a patto di superare sfide al limite del possibile. Da cui appunto l’appellativo di “enigmista”.
Nonostante si tratti di un personaggio non esistente, ma ideato dalla mente del suo creatore Wan, è senz’altro uno dei più incredibili e spietati assassini seriali che il mondo del cinema ci abbia regalato.

Patrick Bateman – American Psycho

 

Tratto dall’omonima opera letteraria di Bret Easton Ellis, America Psycho è un film del 2000 di Mary Harron, con Christian Bale protagonista. Nonostante qualche incongruenza con il romanzo, il suo Patrick Bateman è ugualmente agghiacciante e folle, e si differenzia dai soliti serial killer perché i suoi omicidi non avvengono sempre in maniera premeditata ma sono frutto degli effetti che ha su di lui la società patinata e borghese che frequenta, i locali di tendenza, Wall Street e una vita che porta avanti alla costante ricerca della perfezione, trovando però sfogo in alcool e droghe che lo trasformano in un vero e proprio mostro, crudele e disumano, pronto a fare a pezzi tutti, da un semplice barbone che gli chiede l’elemosina ad un collega di lavoro che ha il biglietto da visita più bello del suo.

Leatherface – Non aprite quella porta


Leatherface, “Faccia di cuoio“, è il terribile protagonista di Non aprite quella porta, saga cinematografica horror che nasce nel 1974 da un’idea di Tom Hooper e Kim Henkel.

Da quel momento avremo altri 6 film della serie (non tutti perfettamente riusciti) fino al 2017 con l’ultimo di Sam Strike.
Jedidiah “Jed” Sawyer (questo il nome di Leatherface) è un personaggio inventato, ma pare che i creatori si siano ispirati a Ed Gein, serial killer che intorno al 1950 commise atto di squartamento e necrofilia su alcune vittime, e nel farlo indossava delle maschere. Come il protagonista della saga in questione, che ha delle turbe mentali e uccide perché ritiene di essere minacciato. Questo non attenua la potenza orrifica del personaggio, ma anzi non fa che incrementarla, rendendolo uno dei più temibili assassini seriali della storia del cinema.

Sweeney Todd – Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street


Ancora Johnny Depp, che stavolta interpreta – in uno degli ultimi grandi film del maestro BurtonSweeney Todd, un ex barbiere, costretto dagli eventi a “diventare serial killer”.
Benjamin Barker era infatti una persona tranquilla con una vita felice nella sua amata Londra, ma venne ingiustamente accusato, le venne strappata la sua compagna dalle braccia e fu esiliato in Australia. Col tempo riuscì a fuggire dalla colonia penale e a far ritorno nel Regno Unito, totalmente cambiato nel carattere e nell’aspetto e deciso a vendicarsi.
Le atmosfere grige e sporche della Londra vittoriana sono ben rappresentate da Tim Burton, e sua moglie Helena Bonham Carter è la perfetta spalla per un Depp in grande spolvero. Il mutamento della personalità, la modalità con cui avvengono gli omicidi, sono gli aspetti che lo rendono senza dubbio uno dei serial killer del cinema più riusciti degli ultimi anni.

Norman Bates – Psycho

 

La genesi del serial killer nel cinema. Il Norman Bates utilizzato da Alfred Hitchock per il suo Psycho (adattamento del romanzo di R. Bloch) e l’interpretazione fantastica di Anthony Perkins hanno reso questo personaggio una vera e propria icona del genere, a cui tutti si sono ispirati, chi più e chi meno, per formare e plasmare poi i serial killer delle proprie opere.
Il capolavoro di Hitchock rende leggendario questo personaggio, e viceversa. L’instabilità mentale di Bates, il rapporto con la madre morta, che nella sua distorta visione della realtà è ancora viva, e la bipolarità prima e dopo gli omicidi sono le caratteristiche lo rendono in tal senso indimenticabile. Così come lo è la scena della doccia, con la bella Janet Leigh.
Psycho ebbe anche dei sequel, non sempre apprezzati, ed un remake shot-for-shot di Gus Van Sant, con Vince Vaughn protagonista. Un film peraltro nemmeno così male, anche grazie alla struttura “scena per scena”, ma di certo non paragonabile all’originale.

Michael Myers – Halloween

 

L’ombra della Strega, l’Uomo nero. Michael Myers è sicuramente uno tra i più riusciti serial killer in ambito cinematografico, nonché tra i più importanti. Furono John Carpenter e Debra Hill ad ideare il personaggio per il primo film della saga di Halloween, La notte delle streghe (1978) con un budget davvero esiguo.

I suoi silenzi, il fatto che non parli praticamente mai contribuiscono ad instillare la paura nello spettatore; una paura supportata poi dall’aspetto di Myers, con quella maschera priva di espressione, bianca come il latte, per una saga che vanta attualmente 10 pellicole, tra sequel e remake, quasi tutte con registi ed attori diversi.

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Hannibal Lecter – Il silenzio degli Innocenti

 

Non potevano chiudere questa lista in maniera diversa. Il personaggio nato dalla mente dello scrittore Thomas Harris ha trovato una più che degna trasposizione cinematografica grazie all’interpretazione magistrale di Antohny Hopkins, nonostante la prima apparizione di Lecter sullo schermo sia avvenuta in Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986), col ruolo affidato a Brian Cox.

Tuttavia l’Hannibal più noto resta quello di Hopkins, anche grazie ai tre film che ripercorrono l’opera letteraria di Harris, ovvero Il silenzio degli innocenti, Hannibal e Red Dragon. È stato in seguito adattato sul grande schermo anche il quarto libro della saga (Hannibal – Le origini del male), che di fatto ne costituisce il prologo, e qui il ruolo di Lecter è stato interpretato da Gaspard Ulliel.

Nella lunga carriera di Hopkins non si contano i ruoli, tra cinema, televisione e teatro, ma di certo Hannibal resta uno dei più iconici e con il quale viene identificato l’attore, soprattutto per via delle sue incredibili performance che ci hanno donato un personaggio glaciale e terrificante, al punto di ottenere anche l’Oscar nel 1992, per Il silenzio degli innocenti.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.