Quali sono i membri della Justice League più sconosciuti?
La Lega della Giustizia: uno dei primissimi team composto da supereroi comparsi sulle pagine dei comics, per tentare di arginare il periodo di magra che il fumetto degli anni ’50-’60 stava attraversando. Non tutti sono a conoscenza del fatto che la Justice League non sia univoca, anzi. Vi sono stati molteplici gruppi con tale nome che si suddividevano per tutto il globo. Il più famoso ed iconico è senza dubbio la Justice League of America, che nel suo lungo curriculum vanta membri di spicco, vere e proprie leggende del fumetto mondiale, personaggi entrati nella memoria collettiva di milioni di persone, per decine di anni. Tra i membri della Justice League ci sono pesi massimi del calibro di Batman, Superman, Flash, Wonder Woman.
Ma, per la legge dei grandi numeri purtroppo non è sempre stato così, anzi.
Alcuni elementi sono stati dimenticati, vuoi per i personaggi in sé, vuoi per la loro gestione scriteriata da parte degli sceneggiatori. Altri hanno fatto una fine ben peggiore, scomparendo dagli albi in maniera poco dignitosa.
Percorriamo assieme allora questo viaggio alla scoperta dei dieci membri più assurdi, bislacchi, inutili, terribili che hanno preso parte a questi leggendari team-up.
Ambush Bug
Il nostro bacarozzo verde è un personaggio marginale, che i più attenti potranno ricordare come saltuaria presenza nascosta nei livelli del gioco MMO “DC Universe Online”. Ambush Bug ha fatto parte brevemente di una branca della Justice League, nella quale figurava anche Harley Quinn. È un po’ il Deadpool della DC Comics, soltanto molto più pazzo e debole della controparte Marvel. È così pazzo da non riuscire a scindere la realtà che lo circonda dalla fantasia, ed a causa di questo è difficile dare per reale qualsiasi notizia che riguardi il suo passato.
Si presume che il suo nome sia Irwin Schwab (parola inglese che può essere tradotta in vari modi, tutti negativi), e le sue origini sono altrettanto fuori di testa, in un certo senso una caricatura di quelle di Superman: Brum-El, un abitante del morente pianeta Schwab, decide di mettere in salvo il suo guardaroba (non fate domande) dall’imminente esplosione della sua terra natale, lanciando nello spazio i suoi vestiti, che verranno intercettati e distrutti da un ragno radioattivo spaziale gigante (di nuovo, non fate domande). Gli unici indumenti che si salveranno sono un calzino senziente e la tuta verde con le antenne che il nostro Ambush Bug indossa. Tra i suoi poteri possiamo annoverare la capacità di teletrasportarsi a piacimento, quella di rompere la quarta parete come Deadpool e soprattutto quello di irritare chiunque abbia intorno, a causa della sua logorrea.
Diavolo della Tasmania
Hugh Dawkins è un metaumano con una peculiare capacità: come intuibile dal nome infatti, egli è in grado di subire una trasformazione simile a quella dei licantropi, acuendo i suoi sensi superando lo standard umano, per divenire un gigantesco diavolo della Tasmania, (o diavolo orsino) dotato di folto pelo, zanne e artigli aguzzi, oltre che di una peculiare T bianca sul petto. Insomma, se avete presente Taz dei Looney Tunes, siamo da quelle parti. Il personaggio nel corso delle storie è arrivato a toccare tematiche quanto mai delicate: in forma umana Hugh è un convinto pacifista e omosessuale.
Questo ha portato divergenze con i suoi genitori, specialmente con il padre, ma la capacità di salvargli la vita, grazie alla sua trasformazione, è stata in grado di riappacificare le due parti. Le origini di questo suo potere non sono state tutt’ora ben definite: una versione racconta come sua madre fosse devota ad una setta che idolatra i diavoli della Tasmania e, dopo vari riti, abbia inoculato nel corpo del nostro Hugh un siero che concede la capacità di trasformazione. Sì, non serve tornare indietro a leggere, avete capito bene: una setta che idolatra i diavoli della Tasmania. Ad ogni modo, nel corso della sua carriera contro il crimine, il nostro eroe è divenuto uno dei membri della Justice League, e più precisamente ha fatto parte della versione International della Lega della Giustizia, arrivando a combattere contro il supercriminale Prometheus, finendo purtroppo scuoiato da quest’ultimo e trasformato in tappeto.
Mystek
Tenetevi forte perché siamo di fronte ad un disastro totale. Da dove iniziamo? Ad esempio dal fatto che con indosso il costume assumesse fattezze maschili, quando in realtà Mystek era una donna coreana di nome Seong. La particolarità del costume che nascondeva completamente la sua identità, compreso il sesso, era dovuta al suo passato: suo padre venne catturato dagli agenti federali poiché stava lavorando a progetti top secret, e Seong passò l’intera vita a nascondersi da essi, sviluppando una certa avversione/ossessione per tutti i servizi segreti, ed un incidente non ben specificato nel suo paese natale portò la donna a soffrire pesantemente di claustrofobia.
Si spostò dunque in America, lavorando come commessa in un negozio di elettronica per non destare sospetti. Lì diventò una vigilante, almeno finché non venne scoperta dalla vista speciale di Martian Manhunter, che guardò attraverso il suo costume. Dopo un breve combattimento infatti, l’alieno la convinse a prendere parte alla Justice League Task Force, vedendo del potenziale in lei. Poco dopo l’adesione di Mystek, la Justice League venne chiamata per una missione sul pianeta Xanthcar. Possiamo dire con certezza che i viaggi spaziali all’interno di astronavi anguste non sono proprio la cosa più indicata per qualcuno che soffre di claustrofobia. E infatti la nostra Seong, dopo due giorni di viaggio tra le stelle, impazzì completamente, fuggendo dall’astronave sulla quale viaggiava mentre il resto della Task Force era impegnata in combattimento, col risultato finale di essere risucchiata nel vuoto siderale e morire di lì a poco in una maniera orribile. Come dicevamo, disastro totale.
L-Ron
Chi pensa che chiamare un robot con un nome che ricorda il fondatore di Scientology sia una buona idea? Probabilmente il broker intergalattico Manga Khan, che decise di scambiare questo robot con Justice League Task Force (sempre loro). L-Ron ottenne così il ruolo di spalla comica all’interno del gruppo, oltre che di addetto allo sviluppo tecnologico e alla manutenzione. La sua mente robotica finì all’interno del viola e nerboruto supercriminale alieno noto come Despero per mano della Lanterna Verde Kilowog, creando un pasticcio con le due personalità. In questo nuovo stato il robot continuò a servire la Lega anche in combattimento, grazie al suo nuovo corpo. In seguito per circostanze sconosciute L-Ron riottenne il proprio corpo robotico, tornando alle vecchie mansioni e instaurando una relazione amorosa con un altro robot di nome J-Lo. Tra i membri della Justice League decisamente più strambi.
Maxima
Maxima è una principessa aliena proveniente dal pianeta Almerac, dotata di una moltitudine di poteri che vanno dalla superforza al poter creare raggi d’energia, illusioni e finanche teletrasportarsi. È come se l’intera Justice League vivesse nel sinuoso corpo di una procace aliena dai capelli rosso fuoco. Vi starete chiedendo cosa ci fa in questa lista, a questo punto. Presto detto. La gestione del personaggio è stata terribile, a cominciare dalla motivazione che l’ha spinta ad entrare nella Justice League: portarsi a letto Superman.
Dopo essere stata gentilmente respinta dall’uomo d’acciaio, Maxima ha tentato l’assioma del “chiodo scaccia chiodo”, provandoci con buona parte dei membri della lega, finendo poi per passare dal lato dei cattivi, salvo infine ripensarci. Per buona parte della sua carriera fumettistica è stata la damigella in pericolo che necessitava di essere salvata da altri, nonostante il personaggio possieda poteri divini che potrebbero rivaleggiare senza problemi con un Superman o una Wonder Woman. Insomma, decenni di personaggi femminili forti ed emancipati, per poi ritrovarsi Maxima. Che vita grama.
Il mostro di Frankenstein
Quando si parla di fumetti, tutto è possibile. Anche che il costrutto di carne apparso nelle pagine dell’opera immortale di Mary Shelley, finisca all’interno della continuity DC. Frankenstein comparve nella miniserie del 2005 di Grant Morrison “Seven Soldiers”, la quale faceva il verso agli Avengers della rivale Marvel. Nella serie il nostro immortale Mostro finì sbalzato fino a giorni nostri, entrando nella S.H.A.D.E. (una particolare agenzia che tratta di fenomeni paranormali). Con il reboot dei New 52, il discreto successo del personaggio gli regalò persino una serie tutta sua dal titolo di Frankenstein: Agent of S.H.A.D.E.. Infine, nel 2011, egli approdò nel progetto Justice League Dark, una serie che segue il concetto di una Justice League formata dai personaggi più oscuri, sovrannaturali e votati alla magia della continuity DC, alla quale hanno fatto parte nomi di spicco come Zatanna e John Constantine.
Menzione speciale per i membri di Justice League Antarctica
Major Disaster
Il Maggiore Disastro (Major Disaster) fu un temibile criminale con un potere particolare: è in grado di alterare le probabilità che qualcosa accada, dal far inciampare le persone al manifestarsi di uno sciame di meteore praticamente a comando. Durante la sua carriera da villain riuscì ad istituire una supergruppo formato esclusivamente da supercriminali di varia natura, chiamata Injustice League. Gli altri membri erano:
Big Sir
Nato con una particolare deformità al cervello che consentì al suo corpo di svilupparsi a dismisura, a costo di sacrificare le sue capacità mentali. Venne catturato dall’istituto psichiatrico dal gruppo criminale noto come Rogues e costretto ad indossare una tuta tecnologica creata dal Monitor (una figura semi divina dell’universo DC), che ne potenziò il fisico all’inverosimile.
Clock King
William Tockman (omen nomen) spese gran parte della sua vita per prendersi cura della sorella invalida, finché un giorno per caso gli vennero diagnosticati solo pochi mesi di vita per via di una malattia fulminante. Preso dal panico, tentò di svaligiare il caveau di una banca, imparando a memoria il tempismo di ogni movimento di routine. Venne sorpreso da Freccia Verde, arrestato e incarcerato. Durante questo periodo, non soltanto la sorella morì senza che egli avesse modo di rivederla, ma scoprì che a causa di uno scambio di carte con un altro paziente, non era mai stato in pericolo di morte.
Decise di giurare vendetta contro Freccia Verde, indossando un costume tanto terribile quanto la sua storia, diventando Clock King. Non è dotato di nessun particolare potere, a parte quello di utilizzare gadget in tema con gli orologi.
Cluemaster
Prima di entrare a far parte della Injustice League, Arthur Brown era un presentatore di quiz fallito che divenne in seguito un noto criminale mascherato di Gotham City, che similmente all’Enigmista, utilizzava indovinelli per affrontare Batman e poter scoprirne l’identità. Quest’ultimo riuscì a catturarlo ed imprigionarlo nel penitenziario di Black Gate, dopo averne compreso la psiche. Piccola curiosità: ha una figlia, Stephanie Brown, conosciuta inizialmente come la vigilante Spoiler ed in seguito divenuta Batgirl.
Mighty Bruce
Compagno di cella di Major Disaster durante un suo periodo in carcere, assecondò il suo piano di evasione divenendo uno dei suoi compagni più fidati. Si tratta di un uomo comune, un po’ nerd e con una buona conoscenza dei sistemi elettronici, riuscendo persino ad attivare quelli di un’astronave aliena, salvando il gruppo durante una delle scorribande della Injustice League.
Multi-Man
Duncan Pramble era un assistente archeologo. Durante l’esplorazione di alcune rovine di un’isola sconosciuta entrò in contatto con una pozione magica che, secondo le iscrizioni che la riguardavano, avrebbe donato poteri e molteplici vite a chiunque l’avesse bevuta. Pramble non se lo fece ripetere e bevve la pozione, acquisendo nuovi poteri, oltre ad una testa oltremodo sproporzionata. Ogni volta che Multi-Man viene ucciso torna in vita con un nuovo potere diverso dal precedente. Purtroppo non senza problemi: innanzitutto ad ogni morte la salute mentale di Pramble si deteriora in maniera significativa, inoltre il nuovo potere ottenuto ad ogni rinascita è totalmente casuale e vi è la probabilità che si tratti di qualcosa di totalmente inutile.
Ad ogni modo, l’alleanza tra questi folli personaggi ebbe vita breve e venne smantellata senza troppi complimenti dalla Justice League International. Tornati alla vita di tutti i giorni, i membri si separarono, finché per pura casualità si ritrovarono all’ufficio di collocamento di New York, in cerca di lavoro. Questo evento li spinse a ricostituire il vecchio gruppo, con l’intento di rubare un diamante in un museo. Una volta giunti nel luogo designato però scoprirono che l’edificio era stato assediato da un gruppo terroristico. L’Injustice League sbaragliò così i terroristi per poter recuperare indisturbati la refurtiva, ma avvenne l’impensabile: l’opinione pubblica, ritenendo che il gruppo fosse lì per combattere i criminali, ne acclamò i membri come eroi.
Major Disaster e gli altri rimasero sorpresi, ma compiaciuti dall’avvenimento, decidendo di intraprendere la carriera degli eroi. Maxwell Lord, capo della Justice League International per levarseli dalle balle affiancò loro G’nort, una delle Lanterne Verdi più incompetenti e goffe che appartenessero al corpo, e diede loro una base tra i ghiacci dell’Antartide. Nacque quindi la famigerata Justice League Antarctica. Il gruppo si trovò così ad affrontare un’orda di pinguini killer famelici fuggiti da un laboratorio della zona. Anche qui è tutto vero, ve lo giuro.
Dopo essere stati salvati dai membri principali della Justice League, Maxwell Lord decise di chiudere il gruppo a causa della loro inefficienza. Così, dopo aver passato un periodo come guardie del corpo, il supergruppo divenne la nuova Suicide Squad, più precisamente la terza. Per tener fede al loro nuovo nome, buona parte dei membri perse la vita nella loro prima missione, lasciando i sopravvissuti pesantemente feriti. Un minuto di silenzio per questi grandi eroi. Viva la Justice League Antarctica!