Ospiti d’eccezione nel mondo dei videogiochi
Il crossover è una tecnica di marketing veramente ottima, estremamente diffusa sia nel mondo fumettistico (basti pensare ai Crossover Marvel vs DC, Amalgam o il recente Crossover tra Batman e Dylan Dog), che in quello cinematografico e seriale (Citare i film Marvel sarebbe semplice, ma possiamo ricordare ad esempio anche i crossover tra Xena ed Hercules negli anni 90 o il seminale Freddy vs Jason).
Anche i videogiochi non sono immuni a questa tecnica, che si è diffusa ampiamente negli ultimi anni, in particolare nel mondo dei picchiaduro: dal grande calderone di Smash Bros, alle comparsate di Noctis in Tekken 7 e di Link in Soul Calibur 2, fino ai crossover estremi come Marvel vs Capcom, gli esempi si sprecano.
Esiste però una categoria di crossover meno diffusa, ma altrettanto sorprendente: la comparsa di personaggi, resi famosi da una determinata serie videoludica, in un titolo non solo totalmente avulso dal mondo di provenienza, ma anche alla tipologia di giochi ai quali siamo soliti abituati associare un dato personaggio.
Il numero di questi crossover è sterminato, andiamo perciò a vedere assieme alcuni dei casi più particolari dei quali siamo a conoscenza.
Dante in Shin Megami Tensei 3: Lucifer’s Call
Per aprire questo articolo, non possiamo non citare il crossover videoludico più famoso e “memato” della storia dei gaming: “Featuring Dante from the Devil May Cry Series”.
Era il lontano 2004 quando Atlus pubblicò in America Shin Megami Tensei III: Nocturne, versione Director’s Cut del tetro JRPG uscito in Giappone l’anno precedente. Tra le aggiunte di questa nuova versione vi era la sorprendente aggiunta di Dante, l’eroico cacciatori di Demoni di Capcom all’epoca appena reduce dal non proprio eccelso Devil May Cry 2.
Protagonista di una lunga sidequest, Dante comparirà dapprima come spietato boss a caccia del Demi-Fiend, per poi diventarne, a seguito di diverse vicende, uno dei più potenti alleati nella sua disperata lotta in un mondo apocalittico dove armate celesti e infernali si scontano. Quale migliore campo di battaglia per il figlio di Sparda?
Per ricambiare il favore di Capcom, Kazuma Kaneko, designer principale della serie di Shin Megami Tensei, ha poi disegnato il look delle trasformazioni demoniche di Dante e Vergil in Devil May Cry 3.
Piccola curiosità: il celeberrimo bollino “Featuring Dante from the Devil May Cry Series” è in realtà un’esclusiva della versione europea del titolo, chiamata Lucifer’s Call invece che Nocturne.
Le Scimmie Piposaru in Metal Gear Solid 3
La passione per i videogame di Hideo Kojima è ben nota e documentata e per questo motivo non dovrebbe stupirvi vedere le opere del poliedrico game director nipponico apparire in questa lista. Uno dei crossover più preziosi ed indimenticabili che possiamo ricordare è quello che lega Naked Snake alle dispettose scimmie Piposaru di SCE Japan Studio, protagoniste della saga di Ape Escape.
Nato come crossover per cementare l’allora titanico accordo di esclusività di Metal Gear Solid 3 sulla seconda console di casa Sony, il minigame “Snake vs. Monkey”, presente all’interno di Snake Eater, metteva alla prova le capacità Stealth del futuro Big Boss contro le diaboliche scimmiette di SCEJ, garantendogli interessanti equipaggiamenti da utilizzare nel gioco principale.
Per ricambiare la collaborazione, in Ape Escape 3 è presente il minigame Mesal Gear Solid, dove i giocatori controlleranno Pipo Snake nel tentativo di infiltrarsi in una base segreta per salvare Snake e sconfiggere un Metal Gear a forma di primate, usando buffe armi e strambi gadget.
Purtroppo “Snake vs. Monkey” non è presente né nella versione PS3 di Metal Gear Solid 3 (presente nella Metal Gear HD Edition), né nell’esclusivo Snake Eater 3D per 3DS.
Oda Nobunaga e Zekrom in Pokémon Conquest
Pokémon ha sempre avuto uno stretto legame con la storia ed il passato del Giappone, basti pensare alle influenze storiche ed estetiche che hanno influenzato soprattutto la Seconda Generazione, ma mai prima di Pokémon Conquest, questo legame è stato così stretto.
Il folle crossover tra gli strategici Nobunaga’s Ambition di Koei Tecmo e la serie dei mostriciattoli tascabili di The Pokémon Company vedeva gli shogun più importanti del periodo Sengoku allearsi con i Pokémon che più rappresentano le proprie caratteristiche fisiche e storiche per affrontare gli altri Signori della Guerra nel tentativo di conquistare ed unificare la fantasiosa regione di Ransei.
Tra i diversi team che compongono il gioco, probabilmente il più affascinante è sicuramente quello composto da Zekrom, Leggendario Pokèmon Drago/Elettro che rappresenta l’incarnazione del concetto di “Ideale” e da Nobunaga Oda, il leggendario Daimyo che iniziò il processo di unificazione del frammentato Giappone nel 16esimo secolo, forse la figura storica giapponese più nota in Occidente, grazie alle decine di videogames dove è comparso, sia in veste di eroico idealista, sia in veste di spietato e crudele signore della guerra.
Nemesis in Under the Skin
La VI Generazione di videogame è largamente considerata come un’epoca d’oro per il gaming. Dopo aver acquisito il pieno controllo del gaming 3D nella V Gen e con i prezzi di sviluppo dei titoli ancora relativamente ridotti, durante i primi anni del XXI secolo non era raro assistere all’uscita di titolo folli come Katamari Damacy, Loco Roco o appunto Under the Skin.
Questo bislacco titolo metteva i giocatori nei panni di un alieno birbante che, mimetizzandosi con la popolazione locale, aveva lo scopo di creare il maggior numero di disastri e trambusto senza mai farsi scoprire dalla popolazione locale.
Uno dei livelli di questo titolo era ambientato niente poppò di meno che a Raccoon City. Tra orde di zombie, location iconiche come la centrale di polizia e la presenza di Jill e Carlos, la sfida contro il colossale Nemesis assumeva un gusto del tutto particolare in questa piccola, sconosciuta perla per PlayStation 2.
Il Vic Viper in Zone Of the Enders: The 2nd Runner
I crossover presenti nella saga di Metal Gear Solid sono abbastanza noti e legati a brand spesso contemporanei alla saga di Solid Snake. Quello che invece il geniale director ha partorito nell’indimenticato simulatore di mecha Zone of the Enders: The 2nd Runner è un crossover con un titolo risalente addirittura a quasi 20 anni prima di ZOE 2. Stiamo parlando del Vic Viper, l’iconica astronave protagonista del seminale Gradius della stessa Konami, che rivive nel titolo di Kojima grazie all’ottimo redisign dell’inarrestabile Yoji Shinkawa.
Tramutato in un robot trasformabile, il Vic Viper ricoprirà un ruolo importante nella trama di ZOE 2, essendo il nuovo mech di Leo Stenbuck, protagonista del primo titolo della serie e che nel sequel affiancherà Dingo Egret ed il Jehuty nella loro battaglia mortale contro il temibile Anubis.
Oltre ad essere giocabile nelle missioni extra e nella modalità VS del titolo, il Vic Viper sarà protagonista del minigame Zoradius, riproposizione in 3D del gameplay dell’originale Gradius.
Lenneth Valkyrie in Star Ocean: Till the End of Time
Provate ad immaginare questa scena: siete un appassionato di JRPG all’epoca d’oro del genere su PS2 e vi state divertendo enormemente con Star Ocean: Till the End of Time, terzo episodio della saga di Action JRPG di Enix e primo uscito dopo la fusione con la rivale Square. Siete giunti al 210mo piano della Sphere 211, il colossale dungeon sbloccabile nel post game. Una volta aperta l’ultima porta troverete ad attendevi un boss segreto dal look super-deformed e dal nome familiare: Lenneth.
L’inizio del brano Confidence in the Domination sarà la dimostrazione finale che quella che vi si para davanti altri non è che Lenneth Valkyrie, protagonista del seminale ed innovativo JRPG a turni in salsa norrena di Enix, Valkyrie Profile, pubblicato nel 1999 sulla prima PlayStation.
Non è né la prima né l’ultima volta che Square Enix ripropone alcuni dei suoi personaggi storici in altri franchise, ma Star Ocean: Till the end of Time detiene un piccolo record: oltre a Lenneth è infatti presente nel gioco (sempre ospite da Valkyrie Profile) anche la dea Freya, un superboss addirittura più potente della devastante Ethereal Queen.
Cammy in Cannon Spike
La settima posizione di questo viaggio nel mondo del crossover la vogliamo dedicare (di nostra spontanea volontà e senza alcuna influenza esterna N.d.R.) a quello che è probabilmente il titolo più sconosciuto di questo articolo. Stiamo parlando di Cannon Spike, sparatutto 3D a visuale top down, ricordato come l’ultimo gioco del Dreamcast ufficialmente distribuito in Europa, nel lontano 2002.
Noto come Gunspike in madre patria, il gioco di Psikyo deve il suo titolo occidentale ad una delle mosse di Cammy, l’avvenente combattente di Street Fighter II che in Cannon Spike ricopre il ruolo di eroina giocabile.
Cammy non è però sola: grazie alla collaborazione con Capcom, i protagonisti originali del titolo, Simone e Shiba, saranno affiancati da altre all-star della Casa di Osaka come Sir Arthur, Charlie di Street Fighter Alpha e addirittura Mega Man.
Ryo Hazuki in Project X Zone 2
Nel 2001 il viaggio di Ryo Hazuki sembrava essersi concluso nei monti Guilin, senza possibilità di continuare.
Se è vero che finalmente questo mese il viaggio di Ryo è rincominciato, è anche vero che in questi 18 anni il giovane Ryo non se n’è rimasto esattamente con le mani in mano a godersi il pacifico villaggio di Bailu. Nel 2016 infatti un misterioso evento spazio-temporale ha trasportato il giovane all’interno del folle JRPG strategico Project x Zone 2.
Sequel su 3DS del già bislacco Project x Zone, il titolo di Monolith Software è un colossale crossover tra svariate IP di Capcom, SEGA e Bandai Namco. I crossover presenti in questo titolo sono infiniti, ma riteniamo che quello di Ryo sia uno particolarmente notevole per due motivi: il primo è che è stata la prima comparsa del giovane a livello videoludico (ad eccezione di Sega All-Star Racing) dal termine di Shenmue II, mentre il secondo riguarda il fatto che durante l’avventura il giovane si troverà a collaborare sia con Kazuma Kiryu di Yakuza, da sempre considerato il successore spirituale di Shenmue, che con Segata Sanshiro, storica “mascotte” di SEGA all’epoca del Saturn.
MasterChief in Super Bomberman R
Addestrato sin dalla nascita alla guerra, costretto ad affrontare le situazioni più estreme nel tentativo di salvare l’esistenza della Vita nella galassia e recentemente privato della sua più cara amica: la vita di John-117, in arte Masterchief, uno degli ultimi Spartan II ancora in vita non è mai stata facile.
Per questo siamo sicuri che l’instancabile soldato possa aver apprezzato il viaggio sul colorato e allegro Planet Bomber in Super Bomberman R.
Certo, la battaglia contro i Five Dastardly Bombers o le sfide con altre giocatori non sono scevre di esplosioni e difficoltà, ma non è nulla che il leggendario Spartan non possa superare.
Se MasterChief è il personaggio bonus della versione Xbox One di Super Bomberman R, le versioni PS4 e PC possono contare rispettivamente su Ratcht di Ratchet & Clank e su P-Body di Portal 2.
Piccola curiosità: Super Bomberman R contiene personaggi bonus di altri franchise Konami come Solid Snake, Jehuthy, Piramid Head and Simon Belmont. Poichè Belmont e Solid Snake sono già combattenti di Super Smash Bros Ultimate, vedremo mai Masterchief nella grande rissa di Nintendo?
Shantae & Indie All-Stars in Indivisible
Per questa posizione abbiamo deciso di “rompere le regole” e parlare di un crossover ancora non avvenuto ufficialmente, ma che vale la pena nominare per il suo immenso significato.
Vi abbiamo recentemente parlato di Indivisible, l’eccellente JRPG indie di Lab Zero Games (creatori di Skull Girls) , ispirato alle meccaniche del mai dimenticato Valkyrie Profile.
Ebbene il titolo in questione, oltre ad offrire un cast di personaggi originali estremamente colorato, variegato e perfettamente caratterizzato, offrirà ai giocatori , grazie a futuri DLC gratuiti, la possibilità di incontrare alcune guest star sorprendenti.
I giocatori amanti del mondo del gaming indie non potranno non gioire nell’incontrare il Drifter del esoterico Hyper Light Drifter, la sensuale Red di Transistor, il possente Juan di Guacamelee, l’immenso Calibretto di BattleChasers, l’assurdo Zackasaurus di Super Time Force, Lea di Curses ‘n’ Chaos o l’ubiquo Shovel Knight.
A coronare questa importante e preziosa collaborazione tra alcuni dei migliori sviluppatori indie sulla piazza, ci penserà Shantae, il mezzo-genio protagonista della serie di giochi omonimi, considerata da molti una dei precursori del concetto stesso di titoli“indie”.
Doom Guy in Tony Hawk’s Pro Skater 3
I giochi di skateboard non sono nuovi ai crossover più folli della storia dei videogames. In particolare la saga di Tony Hawk Pro Skater, sin dai tempi della prima PlayStation ha viziato i giocatori inserendo a sorpresa guest star d’eccezione, a partire da SpiderMan, protagonista del titolo omonimo sviluppato dalla stessa Neversoft su PSOne per poi giungere a Wolverine, Dart Maul ed al surfista Kelly Slater nel terzo capitolo per PS2.
Ma è nella versione PC di Tony Hawk Pro Skater 3 che compare il personaggio ospite più folle possibile: Doom Guy in persona.
Probabilmente deciso a trovare un passatempo divertente tra un genocidio di Demoni e l’altro, l’indistruttibile Space Marine ha così scoperto una passione segreta per Flip, Grind e Ollie.
Che in questo momento il possente soldato stia facendo esattamente questo, in attesa che Id Software completi i lavori su Doom Eternal?
Piccola curiosità: nella biografia in game, viene indicata come città natale di Doom Guy Mesquite in Texas, la città dove ha sede proprio Id Software.
Battletoads & DoubleDragon
Scorrendo questa lista, qualcuno di voi potrebbe essersi fatto l’idea che i crossover videoludici sono un fenomeno recente, iniziato in concomitanza con l’inizio del XXI secolo e la diffusione più ampia del gaming, ma sarebbe una valutazione sbagliata.
Anche la III e la IV Generazione di console hanno avuto la loro interessante dose di Crossover e uno dei più rappresentativi è sicuramente l’incrocio tra le rane guerriere di BattleToads (recentemente tornate in azione grazie a Microsoft) ed i fratelli Lee di Double Dragon.
Sviluppato da una Rare in pieno spolvero, questo videogame, dal titolo a prova di fraintendimenti, ha spopolato su NES, SNES e MegaDrive nel lontano 1993.
Unendo alla perfezione due filosofie di picchiaduro a scorrimento molto diverse le une dalle altre, Battletoads & DoubleDragon è la prova che il fascino del crossover e quello del vintage possono coesistere.
Rathalos e Tigrex in Metal Gear Solid: Peace Walker
Parlare dei numerosi crossover che Monster Hunter World ha portato a termine nei suoi quasi due anni di vita sarebbe fin troppo semplice e ovvio, abbiamo perciò deciso di parlarvi di qualcosa di diverso, ovvero di quando, in un isola al largo della Costa Rica, il leggendario soldato Vic Boss/Big Boss ed i suoi fedeli Militaires Sans Frontières incontrarono qualcosa di molto, molto strano.
Frutto di una delle più intriganti collaborazioni tra Capcom e Konami, la collaborazione tra Monster Hunter Portable e Metal Gear Solid Portable Ops vide l’aggiunta, in quest’ultimo, di tre missioni speciali, accompagnate da una narrativa bislacca che vedeva la collaborazione tra Big Boss ed un Felyne di nome Trenya.
Bersagli ed antagonisti di queste missioni erano due dei mostri più rappresentativi dalla saga di Monster Hunter: il “Re dei Cieli” Rathalos ed il “Re delle Bestie” Tigrex, accompagnati per l’occasione da una terza, nuova creatura: “Il Drago Nucleare” Gear REX, una misteriosa creatura il cui look, in futuro, ispirerà una certa macchina di distruzione bipede…
BONUS: Yosuke Matsuda in Nier Automata
Concludiamo la nostra avventura nel mondo dei crossover con una collaborazione che infrange il limite dei videogiochi ed oltrepassa senza troppe remore la quarta parete.
Non è opinabile il fatto che negli ultimi anni la gestione dei grandi titoli di Square Enix non sia stata ottimale, dal tracollo della prima versione di Final Fantasy XIV, al travagliato sviluppo di Final Fantasy XV fino alla tiepida accoglienza di Kingdom Hearts III, è comprensibile che alcuni fan della compagnia abbiano espresso il proprio disappunto verso l’operato della Compagnia del Chocobo.
Ebbene il geniale Yoko Taro ha concesso ai giocatori del suo capolavoro NieR: Automata di risolvere queste questioni affrontando direttamente il CEO di Square Enix in persona Yosuke Matsuda che, al fianco di Kenichi Sato (Presidente di Platinum Games), sfiderà i giocatori al culmine del DLC 3C3C1D119440927.
Va detto che la sfida presente in NieR è stata ispirata ad un buffo livestream pubblicato durante la campagna di lancio di Final Fantasy XV, nel quale il protagonista Noctis affrontava lo stesso Matsuda, in uno scontro purtroppo mai reso disponibile nel gioco completo.
Se non avete apprezzato il confuso finale di Kingdom Hearts 3 o avete speso una fortuna nei vari giochi gatcha di Square, non vi resta che recuperare NieR: Automata e sfogare la vostra Ira!
E voi cosa ne pensate?
Conoscete altri crossover videoludici più oscuri o che ritenete degni di nota? Lo sapevate che Lucca di Chrono Trigger appare in Xenogears? Oppure che Vincent di Chatherine ha una piccola parte in Persona 3 Portable?
Fateci sapere la vostra nei commenti!