Un vecchio amico

Chi vi scrive deve molto alla saga di Metal Gear. I miei primi passi videoludici li ho mossi con platform un po’ vetusti e dimenticati, oscurati dall’enormità di un certo paffuto idraulico italiano, che si chiamavano James Pond e Superfrog che seppero comunque ritagliarsi la loro importanza (e il secondo una remastered vomitevole), passando per vere e proprie meteore del videogioco come Car-Vup o New Zealand Story.

Poi arrivò la PlayStation e con essa Crash Bandicoot, primo eroe del me un po’ più cresciuto. Ma è con Snake che sono “sbocciato”. Non i capitoli per MSX, che ho giocato solo con la subsistance di Snake Eater, ma proprio col primo Metal Gear Solid.

Metal Gear Solid è stato il primo videogioco che ho letteralmente consumato, costringendomi a ricomprare il cd. Un gioco che ho finito tante di quelle volte che ancora oggi mi chiedo “ma davvero non avevo un cazzo da fare?” (e la risposta è ovviamente: “sì, davvero.”),  che è stato in grado di farmi innamorare di un eroe che poi tanto eroe non era (non mangiatemi, ma rifletteteci: Snake è uno che esegue gli ordini che gli vengono dati, anche da chi lo ha tradito e deluso più volte all’interno dell’arco temporale del gioco stesso), che mi ha tenuto incollato ore alla console e che mi fa sperare tutt’ora in un film a tema che presumibilmente non arriverà mai.

Così come tutti gli altri capitoli della saga, che magari per questione di età e tempo non ho divorato come il primo, o che mi hanno un po’ deluso (Portable Ops), o che ho faticato a capire (ma non nel senso che fossero giochi “non per tutti”. Ma proprio perché pensavo “Ma perché è uscito? Che senso ha?”, (tipo gli Ac!d). Ma che poi al loro interno contengono il mio videogioco preferito di sempre, Snake Eater, a mio avviso la perfezione fatta gioco per motivi che non mi va di ampliare più di tanto perché non vuole esserne una recensione e perché il pippone è durato già abbastanza.

Insomma la saga di Metal Gear è per me come un parente. Uno a cui vuoi un mondo di bene, ma che ha anche tanti difetti e che se qualcuno prova a parlarne male mi incazzo come una faina e me lo mangio vivo. Eppure mi piace sfotterlo, prenderlo in giro, stuzzicarlo.

Ecco, il senso di questo articolo è proprio questo: prendere un po’ in giro un vecchio amico, elencandone alcuni momenti assurdi, nel senso più divertente della parola. Ne ho trovati 16, probabilmente ce ne sono tantissimi altri che magari ci segnalerete nei commenti, ma credo siano quelli più adatti a farvi capire la genialità di un titolo che è brillante anche nelle cazzate.

16 MOMENTI ASSURDI NELLA SAGA DI METAL GEAR SOLID

JOHNNY COL CULO DI FUORI
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Johnny Sasaki, altrimenti detto Akiba, o più bonariamente “Johnny col culo di fuori” è un personaggio ricorrente nella saga di Metal Gear Solid, con evidenti problemi di goffaggine e di dissenteria.
Facciamo la sua conoscenza fin dai primi momenti di Metal Gear Solid 1, quello per PSX, quando infiltrandoci nel condotto d’aerazione, possiamo notarlo seduto sul cesso a lamentarsi del freddo dell’Alaska e prodigarsi in affermazioni sulle curve di Meryl.
La stessa Meryl che poco dopo lo metterà al tappeto e gli ruberà i vestiti, spacciandosi per soldato, e lasciandolo col culo di fuori e privo di sensi a terra, nel bel mezzo di uno scontro armato con le guardie.
Johnny col culo di fuori, e chi meglio di lui, viene poi incaricato di sorvegliare Solid Snake durante la sua prigionia, che gli sfuggirà grazie all’aiuto di… una bottiglia di ketchup. Ci torneremo.
tumblr_lt8tv9ZFRC1qdf0b3Akiba sarà presente anche in Metal Gear Solid 2, dove si unirà ai Mercenari di Gurlukovitch e si renderà protagonista di altre scene riguardanti i suoi problemi intestinali. Durante la scena in cui Raiden deve trovare Ames grazie al microfono direzionale, quando lo si punta in direzione del bagno si può sentire proprio la nostra vecchia conoscenza intenta a fare ciò che gli riesce meglio: la cacca. Appare inoltre nel manga di istruzioni allegato al gioco, nel quale viene colpito da Snake con la pistola a tranquillanti, e lo stesso Snake si chiederà se fosse davvero Johnny, vista la posizione in cui si addormenta. Ritroveremo Johnny anche in Metal Gear Solid 4, nel gruppo speciale comandato dalla rediviva Meryl, ma anche qui si farà sorprendere da Old Snake in una citazione della scena del primo Metal Gear Solid in cui la “pivellina” Meryl non aveva tolto la sicura al fucile che puntava contro Snake, che riesce quindi a disarmarlo facilmente. Il suo riscatto avverrà alla fine, in un’epica battaglia al fianco proprio di Meryl, durante la quale… le proporrà di sposarla.
Dal cagotto all’altare insomma. C’è speranza per tutti.

LA FREQUENZA DEL CODEC SULLA COPERTINA DEL GIOCO

aaavr5Sempre nel primo Metal Gear Solid si renderà necessario contattare Meryl via codec.
Facile, direte voi. Beh… non tanto.
Nel gioco infatti nessuno si ricorda la frequenza alla quale è possibile contattarla!
Fino a che, in un lampo di genio, il colonnello Campbell ha un’epifania: la frequenza codec di Meryl è sul retro della copertina del gioco!
La brillante rottura della quarta parete da parte del videogioco non fa però piacere a tutti.
Siamo nel 1998 infatti, nell’epoca in cui la pirateria la fa ancora da padrona, e non tutti sono in possesso di una copia originale del gioco (sì lo so che è brutto da dire. Ma è così.), e in un’epoca in cui internet era poco o per niente diffuso, non bastava andare su Google a cercare indizi, perché Google nemmeno c’era, siamo dunque di fronte ad uno dei grandi dilemmi di Metal Gear Solid: “E ora come cacchio la chiamo questa?”.
Chi attraverso l’amico che ci era già passato, chi semplicemente andando per tentativi, ci si arrangiava alla ricerca della frequenza perduta, salvo poi scoprire che chiamando un insano numero di volte il Colonnello Campbell, dopo un po’ il poveraccio si arrendeva e te la confidava.
Ma i sudori freddi per il timore di non poter proseguire nel gioco ce li ricordiamo tutti.

PORNO PER DISTRARRE LE GUARDIE

maxresdefaultUna delle novità introdotte in Metal Gear Solid 2 era un’efficacissima arma per eludere la sorveglianza delle guardie: i giornaletti porno.
Sì perché dopo tutti i pipponi sui genoma soldiers e le nanomachines, tutto ciò che serve a noi novelli infiltrati speciali per fregare gli astutissimi soldati è una copia di Penthouse o chi per esso, da lasciare tipo nel bel mezzo di un corridoio. L’addestratissima guardia non perde certo il suo tempo a pensare a come cacchio ci sia finita una rivista osé davanti ai suoi piedi, ma ci si inginocchierà davanti in adorazione.
“So che c’è un soldato che si è infiltrato nella nostra base, devo assolutamente tenere gli occhi aperti per evitare gua… PORNO!”
Ok che la carne è debole, però qui si esagera.

COCCODRILLI: CHE SAPORE HANNO?

MGS3-Snake-Eats-SnakeSiamo nel 2015, nell’epoca di Internet e dei meme e Bear Grylls è stato preso per il culo in praticamente tutte le maniere possibili. Ma prima di lui c’è stato Big Boss.
Metal Gear Solid 3 era basato su una missione da svolgere all’interno della giungla, con tutti gli espedienti del caso per assicurare la propria sopravvivenza, compreso il procurarsi il cibo. Ma dimenticatevi le banali razioni tonde dei precedenti due capitoli, qui siamo nel bel mezzo della giungla: si mangia ciò che la natura offre.
Ebbene, una delle ragioni che hanno fatto di Big Boss il mio eroe è una chiamata via codec che mi successe la prima volta che giocai a Snake Eater.
A un certo punto, Naked Snake deve oltrepassare una palude piena di alligatori (sia sulla terraferma che in acqua) e sanguisughe (in acqua, naturalmente). Ora, erano i miei primi tempi sul gioco, ed ancora stavo cercando di abituarmi all’assenza del radar, così cerco consigli chiamando un po’ tutti via radio. Quando mi risponde Para-Medic, il buon vecchio Snake mi fa affrontare il dilemma su tutta un’altra prospettiva, quando l’unica domanda che si preoccupa di farle è “Ma che sapore hanno?”.
È stato lì che ho capito che avrei mangiato l’intera fauna locale, ma l’unico dialogo migliore di quello sui coccodrilli mi successe quando trovando dei ratti in un cunicolo, chiamai Para-Medic per chiederne il sapore (sì, stavolta fu una mia iniziativa) e lei per tutta risposta mi disse “Cosa diavolo vuoi che ne sappia?”.
E dalle torto.

CAMBIARE DISCO NEL RITORNO A SHADOW MOSES

maxresdefault (1)Siamo in Metal Gear Solid 4, nel momento feels più telefonato della storia: il ritorno a Shadow Moses. Dopo aver ripercorso i luoghi-chiave della nostra alba di videogiocatori, infestati stavolta da Gekko e Gekko nani, e dopo aver sconfitto Crying Wolf, apriamo la porta che conduce a quella che una volta era la fornace, nello stesso identico punto di Metal Gear Solid, ricevi una chiamata-capolavoro da Otacon.
Snake, devi cambiare disco. Lo so, lo so, è una noia mortale, ma devi passare dal disco 1 al disco 2. Lo vedi il disco con l’etichetta con su scritto 2?”
Uhm…no.
Eh? Oh, ma aspetta! Siamo su PlayStation 3! È un disco blu-ray. Dual layer, per giunta! Non devi cambiare disco.”
“Dannazione Otacon, torna in te!
Qui non è che la rompono la quarta parete, la demoliscono col C4.
E quando anche i grandi, nonostante un gioco così complesso e pieno di misteri che trovano l’unica spiegazione in “Nanomachines”, non si prendono troppo sul serio è sempre uno spettacolo.

ESCI GRATIS DI PRIGIONE (NO, NON È IL MONOPOLI)

Snake_and_ketchupPer essere un agente segreto così leggendario Snake si fa fregare un po’ troppo facilmente. In praticamente ogni gioco il nostro eroe è costretto ad affrontare un periodo di prigionia. Per fortuna per lui, però, a sorvegliarlo ci piazzano sempre degli imbecilli.
Nel primo Metal Gear, quello per MSX, per evadere di prigione basta prendere a pugni un muro… brutta idea quella di far progettare la cella a Topo Gigio.
In Metal Gear Solid, si può scegliere tra due soluzioni: non appena Johnny col culo di fuori (ve lo ricordate?) fugge in bagno per un attacco di diarrea, basta rompere una bottiglia di ketchup gentilmente offertavi da Otacon e sdraiarcisi sopra, come se fosse sangue, e il buon vecchio Johnny vi crederà morti ed aprirà la cella. Oppure, poiché il ketchup non sembrava abbastanza stupido, se mentre Johnny è in bagno voi vi…nascondete sotto il letto, l’astutissima guardia, non trovandovi in cella al suo ritorno, la aprirà e si metterà a cercarvi, per poi farsi mazzuolare per bene.
maxresdefault (2)Ma non finisce qui, perché la prigione è presente anche in Snake Eater. Per avere il vostro cartoncino “esci gratis di prigione”, vi basterà chiamare una frequenza codec per aprire la porta (vi sarà rivelata da The Sorrow, oppure la troverete scritta sul retro di una foto mostratavi dalla vostra guardia, dopo avergli rispedito indietro il cibo che vi avrà lanciato), oppure basterà nuovamente fingersi morti con l’aiuto di una pillola.
In Metal Gear Solid 2 sarà la stessa Olga Gurlukovitch a liberarvi, mentre in Peace Walker nessuno noterà che la vostra cicatrice nasconda in realtà un seghetto. Geni.
Insomma: pugni nel muro, ketchup, nascondino, chiamata codec, non serve essere David Copperfield per liberarti dalla prigionia nel mondo di Metal Gear Solid…

IVAN RAIDENOVITCH RAIKOV: UN PERSONAGGIO CON LE PALLE.

MGS3_Raikov_crotch_grabIl team di Metal Gear Solid si diverte un mondo a prendere in giro Raiden. Vi dice niente il nome “Metal Gear Raiden: Snake Eraser”? Forse dovreste farvi un giro su YouTube.
Raiden è stato inserito anche in Metal Gear Solid 3: Snake Eater, in una specie di parodia/omaggio. Si tratta del Maggiore Ivan Raidenovitch Raikov, tenero amante del Colonnello Volgin, nonché inguaribile goloso ma dall’intestino problematico. È possibile infatti far cadere del cibo, e il nostro buon Raikov lo raccoglierà, mangerà e sarà costretto a correre in bagno. Un altro brutto vizio del nostro caro amico è quello di strizzarci le palle ogni volta che ci incontra. Ma ehi, perlomeno sappiamo che è lo stesso trattamento che viene riservato anche a lui da Volgin. Quando infatti ne assumiamo le sembianze (spogliando Raikov privo di sensi e rivelando il suo tanga con tanto di simbolo del fulmine, un’immagine davvero disgustosa), il perfido colonnello ci saluta stringendoci gli zebedei in una morsa, rimanendo per un attimo piacevolmente sorpreso dalle evidenti dimensioni di Snake (serpente di nome e di fatto) per poi appunto smascherare il nostro travestimento perché, evidentemente, il buon Raikov lì sotto non deve passarsela particolarmente bene…

LA GUARDIA CHE PISCIA IN METAL GEAR SOLID

1118full-metal-gear-solid--the-twin-snakes-screenshotQuesto non è interamente colpa del videogame, quanto più dell’imbecillità di chi trova divertente questa cosa (me).
Nel centro di stoccaggio in Metal Gear Solid, nell’area immediatamente precedente all’ufficio di Psycho Mantis, ci sono i bagni, con tanto di guardie che si alternano per andare a pisciare. Uno dei miei momenti preferiti in MGS, perlomeno uno col quale ho passato tanti momenti di spensierata deficienza, consisteva nel mettermi in bagno con la mimetica ottica e picchiare senza pietà la guardia che era intenta a fare i propri bisogni.
Ok, sarò pure un deficiente io, e ci siamo capiti. Ma vogliamo un attimo parlare dell’intelligenza artificiale dell’astutissima guardia?
Tu stai pisciando, arriva l’uomo invisibile e ti fa una mazziata, e come reagisci? Ti guardi intorno, cerchi di stare in campana, dai l’allarme generale magari? No, lui dopo un attimo di sbandamento (il classico “Eh? Cos’è stato? Sembrava qualcuno…”) si gira e… torna a pisciare.
Ah beh, genio proprio eh. I famosi soldati genetici…

VAMP, AMABILE CHECCA

Morto e risorto circa ottocento volteGrandes-personajes-homosexuales-videojuegos_EDIIMA20150703_0481_5 (“Come?” direte voi. “Nanomachines!”), Vamp è uno dei personaggi più controversi di Metal Gear Solid. La sua struggente storia viene raccontata in Sons of Liberty: Vamp ha perso la sua famiglia da piccolo durante il bombardamento di una chiesa. Trafitto da un crocifisso e sepolto sotto le macerie per due giorni, è sopravvissuto bevendo il sangue dei suoi familiari.
Un bel tipetto insomma. Anche perché da adulto ha i canini ultra sviluppati, un’insana ossessione per il sangue, si taglia e lecca i coltelli (coi quali peraltro è un mago. Io invece leccando via la Nutella da un coltello mi sono tagliato un labbro, ma questa è un’altra storia), e tu pensi “Ooooh, giusto…Vamp! Starà per Vampiro”. E invece no: gli affibbiano il soprannome perchè… è bisessuale.
“Ooooh, giusto… EH?!”

LE SCATOLE COME MEZZO DI (TELE)TRASPORTO

OSGW-Metal-Gear-Solid-prison-inmate-escapes-jail-cardboard-box-metal-gear-solid-snake-style-425x318Le scatole di cartone sono diventate uno dei cliché della saga. Presenti in Metal Gear Solid, sviluppate un minimo in Sons of Liberty, dove c’era la tipologia di scatola adatta a seconda della stanza in cui ci si nascondeva, ma insomma sono sempre state usate per ingannare quei geni delle guardie.
In Metal Gear Solid però c’era anche un altro scopo secondario: il teletrasporto.
Già, era sufficiente mettersi davanti ad un camion all’interno di una scatola e non appena uno dei soldati genetici (o di quei geni di soldati, forse è più appropriato) ti notava, ti prendeva e ti trasportava fino all’indirizzo scritto sul cartone.
Ah, se anche le poste fossero così efficienti…

THIS IS THE END, MY ONLY FRIEND

The_End-article_imageLo scontro con The End in Metal Gear Solid 3: Snake Eater è forse uno dei combattimenti più riusciti dell’intera saga. Avvincente, carico di tensione, combina azione e strategia, una vera e propria guerra di nervi.
Eppure… si può evitare.
Già perchè il caro vecchietto lo si può eliminare prima del combattimento, quando dopo una cutscene verrà trasportato su una sedia a rotelle. Se siete abbastanza rapidi potete armarvi di fucile da cecchino e sparargli mentre è lì, indifeso. Un gioco da ragazzi.
Ma c’è anche un altro modo, ancora più assurdo.
The End è… beh, molto vecchio. Nel gioco è possibile farlo morire di vecchiaia durante il combattimento.
Basta salvare una partita nel bel mezzo del combattimento e riprendere una settimana più tardi (o semplicemente “barare” mandando avanti l’orologio della console) e al vostro ritorno PUF! Il leggendario cecchino sarà storia.
Ti piace vincere facile?

MI SERVONO DELLE FORBICI! 61!

wawfsd3glsoqqysfipcoUn altro dei momenti più assurdi nel vero senso della parola in Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty, è senz’altro il Colonnello, l’IA dei Patriots atta ad imitare Roy Campbell, che, danneggiata dal virus di Emma Emmerich, comincia a…beh, dare i numeri.
“Campbell” comincerà a chiamarti insistentemente via codec per dirti varie informazioni importanti: ad esempio che stai giocando da troppo tempo e che è ora di spegnere, o dell’avvistamento di dischi volanti, o ancora citando i primi storici Metal Gear. Fino ad arrivare alla conversazione più surreale dell’intera saga.
DRIN-DRIN!
Mi dicono che sia incredibile quando il famoso verme viola imbottito nello spazio della dentiera, con il diapason, fa l’occhiolino a Hara-kiri Rock. Mi servono delle forbici! 61!
Macchè virus, qui si tratta di roba veramente buona…

NUDO-NUDINO-NUDETTO

maxresdefault (4)Dopo essere riuscito ad evadere di prigione, Raiden si ritrova completamente nudo. E non intendiamo “senza equipaggiamento”, come Snake in Metal Gear Solid, no. Nudo nel vero senso della parola. Ed eccolo camminare con le mani sulle pudenda, coperto da provvidenziali cambi di inquadrature o perfino fare le capriole…sempre con le mani a coprire le proprie vergogne.
Tanto che perfino Snake lo prende giustamente per il culo: “Incredibile. Come fai a camminare così senza vergognarti?

L’INCUBO HACK-N-SLASH

4245f75cbb18e9a9f7d34f4cfb66121980806ec4Salvando il gioco appena dopo la tortura, durante la prigionia in Snake Eater, Snake chiamerà Para-Medic, che per farlo distrarre gli parlerà del film Dracula, mentre lo stesso Snake si addormenterà. Quando ricaricherete entrerete in un bizzarro sogno del nostro eroe, un vero e proprio stralcio di un videogame hack-n-slash, in cui interpreterete un personaggio armato di doppie lame che dovrà fare a fettine una specie di zombie vestiti da poliziotti. Quando poi si sveglierà, Snake chiamerà Para-Medic, accusandola di avergli causato gli incubi parlando di Dracula.
Curiosità: in origine Kojima aveva pensato di introdurre Gradius come giochino bonus nella sequenza del sogno, ma poi si è preferito virare per un prodotto originale.

LA BANDANA DI SNAKE

2009128152450_2Ennesimo elemento di rottura della quarta parete, in Metal Gear Solid 2 quando Snake incontra Raiden nudo come mamma l’ha fatto per ridargli l’equipaggiamento e pianificare la battaglia finale, a un certo punto gli dice “Se sei a corto di munizioni non preoccuparti, puoi usare le mie.” Raiden stupito gli chiede se fosse sicuro di quello che sta dicendo, e il nostro eroe senza scomporsi si tocca la bandana ed esprime un laconico “Infinite ammo… ” (munizioni infinite). La bandana era infatti uno dei due bonus ottenibili alla fine del primo Metal Gear Solid: la si sbloccava finendo il gioco con il finale che prevedeva la sopravvivenza di Meryl e comportava appunto l’avere le munizioni illimitate. Niente male per una fascia per i capelli.

 

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.