Una delle creature cinematografiche più iconografiche di tutti i tempi, il lucertolone Godzilla è stato protagonista di moltissime pellicole, occidentali e giapponesi, ed è sicuramente uno dei mostri che più affascina i nerdoni di tutto il globo. Oggi abbiamo deciso di svelarvi 20 curiosità che forse non conoscevate, sul mitico Godzilla.

1. Questa è abbastanza nota: il nome “Gojira” proviene dall’unione delle parole “gorilla” (= gorilla) e “kujira” (= balena). Quello che invece non tutti sanno è che la traduzione occidentale “Godzilla” non è altro che la trasposizione fonetica americana di come i giapponesi pronunciano “gojira”.

In odor di leggenda, ma neanche troppo, la parola “gojira” arriva alle orecchie di Tomoyuki Tanaka, dirigente della Toho e ideatore del progetto, in quanto soprannome di un operaio ciccione e la cosa piacque un po’ a tutti… tranne all’operaio.

2. Godzilla non ha un genere sessuale definito. Il fatto che sia riconosciuto come “maschio” è dovuto all’uso dei pronomi maschili in inglese, mentre nelle sue versioni giapponesi Godzilla è una “cosa”.  In alcune pellicole compare anche un figlio di Godzilla e questo porrebbe il lucertolone in una condizione di padre/madre, anche se non compaiono mai ipotetici partner (per quanto non sarebbe male una versione di Godzilla romantico che esce e accompagna la fidanzata a fare un giro in città seminando panico e terrore, poi tira giù due grattacieli e glieli regala). Ancora più ambiguo nella versione del film del 1998 Godzilla si riproduceva per via asessuata e deponeva le uova.

3. I due Kaju presenti nel film, qui chiamati M.U.T.O. dovrebbero essere ispirati ai classici mostri Kamacuras e Rodan.

GODZILLA

4. Godzilla conta anche un apparizione nell’universo Marvel. La serie Godzilla King of the Monsters (di Doug Moench e Herb Trimpe) pubblicata fra il 1977 e il 1979 e andò avanti per 24 numeri e due anni. In questa serie Godzilla affronta la Vedova Nera, Ercole, Angelo e l’Uomo Ghiaccio, i Fantastici Quattro, Calabrone, Iron Man e tutti gli altri… insomma una faticaccia!

5. Godzilla ha un figlio! Ah l’avevamo già detto? Va bene però qui ne parliamo meglio. Il figlio di Godzilla si chiama Minira/Minilla. La sua prima apparizione risale al film “Il figlio di Godzilla” (1967) – il titolo è abbastanza esplicito – e lo vede bullizzato sin dalla nascita dai Kamacuras (le mantidi giganti) che rompono il guscio del suo uovo e lo pungono con le tenaglie. Fortunatamente arriva in suo soccorso Godzilla padre apprensivo che grazie ad una dialettica spigliata e a un paio di cartoni ben dati, salva la situazione.

6. Nel 2004, in occasione del suo 50esimo anniversario, a Godzilla è stata dedicata una stella sulla celebre Hollywood Walk of Fame. Lui, visibilmente commosso, ha ringraziato.

7. Godzilla è stato concepito come la fusione fra tre dinosauri: la forma generale di un tirannosauro, le braccia di un iguanodonte e le scaglie dorsali di uno stegosauro. In aggiunta però, ci sono anche altri elementi: il torso ricorda quello di un orso (la cosa è abbastanza evidente nella versione del 2014) e il muso quello di un drago di Komodo. Inizialmente il mostro sarebbe dovuto essere realizzato con la tecnica dello stop-motion come King Kong, ma la tecnica fu ritenuta troppo costosa e utilizzata soltanto per una breve sequenza in cui la coda di Godzilla distrugge il Nichigeki Theatre. Nacque allora la suitmation – ovvero la tecnica di inserire uno stuntman in tuta da mostro. Il problema è che le tute dell’epoca erano troppo pesanti e lo stuntman era costretto a girare solo per tre minuti se voleva evitare di svenire per il caldo. Nel ruolo di Godzilla, fino al 1972, c’è sempre stato lo stuntman Haruo Nakajima.

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8. Nella versione americana del primo film “Godzilla, King of the Monsters!” (1956), venne aggiunta una sottotrama con protagonista Raymond Burr (meglio noto come Perry Mason) nei panni di un reporter americano che indaga sulle prime apparizioni del mostro. Burr riprese il ruolo nella versione americana di Godzilla, The Return of Godzilla (1985).

9. Il Godzilla di Roland Emmerich (1998) non piacque a molti. In particolare ai dirigenti della Toho che decisero di diminuirne la portata. Il mostro fu ribattezzato Zilla e introdotto nel cast dell’ultimo film della serie Millennium, Godzilla: Final Wars (2004), dove fu realizzato al computer e picchiato dal vero Godzilla in circa 13 secondi… record!

10. Akira Ifukube è stato l’ideatore del verso di Godzilla. I primi tentativi per ottenere un ruggito convincente furono di mixare di svariati versi animali ma con risultati ritenuti insoddisfacenti.  Fu quindi lui a risolvere il problema sfregando un guanto di pelle ruvida sulle corde di un contrabbasso. Visto che l’unico strumento di questo tipo disponibile si trovava al Conservatorio Musicale di Tokyo ed era praticamente inaccessibile, Ifukube lo fece trafugare pur di raggiungere il suo scopo. Anche i passi del mostro furono una sua invenzione, ottenuti percuotendo un tamburo tradizionale giapponese con una corda ripiegata più volte.

11. Esistono tre serie TV dedicate a Godzilla: Godzilla Island, una serie live action andata in onda in Giappone dal 1997 al 1998, per un totale di 256 episodi di tre minuti l’uno; Godzilla, serie animata americana co-prodotta da Hanna-Barbera e Toho e andata in onda tra 1978 e 1981, in cui il mostro era affiancato da Godzooky (una variazione sul tema di Minilla); e infine Godzilla: The Series, sequel del film di Emmerich con protagonista uno dei figli di Zilla.

12. Godzilla (1954) fu prima realizzato attraverso storyboard. Poiché l’aspetto di Gojira non era stato ancora deciso, il look della creatura variava per tutto lo storyboard, a seconda di chi faceva disegnava la tavola, creando una certa confusione.

13. Uno dei disegni originali di Godzilla era un mostro con la testa a forma di fungo, destinato a ricordare le immagini dei funghi atomici.

14. Mentre Godzilla (1954) attraversa il centro di Tokyo, uno degli edifici che il mostro distrugge è il Teatro Toho. Durante una delle prime proiezioni alcuni spettatori che stavano guardando il film in quel cinema hanno effettivamente pensato che locale fosse sotto attacco e hanno cercato di correre fuori. Anche questa suona un po’ come leggenda metropolitana, anche se dai giapponesi c’è da aspettarsi di tutto.

15. Il direttore della fotografia dell’ultimo film di Godzilla, Seamus McGarvey, ha raccontato di essersi perso nei pressi di Vancouver mentre raggiungeva il set del film. Una volta giunto a quella che credeva la sua destinazione, non riusciva a capire perché la gente attorno a lui lo guardasse come un estraneo, finché non si è reso conto di esser finito sul set di un’altra produzione, ovvero Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie.

16. Se avessimo molto tempo libero e decidessimo di renderizzare il modello computerizzato di Godzilla con il nostro PC di casa, impiegheremmo circa 445 anni, giorno più giorno meno.

17.  Ancora sugli effetti speciali: la prima versione dell’alito radioattivo del mostro era realizzata con dei fasci di luce. Gli oggetti distrutti o sciolti (come le torri elettriche del primo film) erano effettivamente sciolti! Cioè erano modellini realizzati in cera, e venivano fusi lentamente tramite getti di aria calda.

Screen_Godzilla_218. Quanto è alto Godzilla? Nella sua prima versione Godzilla raggiungeva circa 50 metri di altezza. Negli anni però il ragazzo è cresciuto fino a raggiungere i  108 metri dell’ultimo film! Per un rapido paragone Gipsy Danger di Pacific Rim è alto 80 metri, mentre Optimus Prime dei Transformer arriva a circa 7… un nanetto!

19. Per il ruolo del Tenente Brody erano stati presi in considerazione Joseph Gordon-Levitt, Henry Cavill, Scoot McNairy e Caleb Landry Jones. Alla fine l’ha spuntata Aaron Taylor-Johnson che ha battuto sul filo di lana un cartonato a sembianze umane e ha messo a disposizione un’unica espressione per tutto il film.

20. Per dirigere l’ultima incarnazione di Godzilla era stato preso in considerazione Guillermo Del Toro che invece ha preferito dedicarsi a Pacific Rim (2013).