Avengers Infinity War: una miniera per i nerd.
L’ultimo e strabiliante prodotto di del MCU, Avengers Infinity War, è uscito da poco e ha praticamente sbalordito tutti. Ma proprio tutti. Non è un segreto che l’avvento dell’universo Marvel cinematografico abbia creato orde di Marvel Fan freschi freschi, ma per i “fan di vecchia data”, questi film sono ancora qualcosa di più. Perché? Semplice perché ci danno la possibilità di rivivere momenti epici visti su carta stampata sul grande schermo. Certo a volte modificati, a volte decontestualizzati, ma pur sempre emozionanti. Un esempio? In Civil War vedere Cap bloccare i raggi repulsori di Iron Man con lo scudo, in quella splendida immagine che ci rimarrà impressa per sempre, sia dal fumetto che dal film. Infinity War replica anche questo pregio, con un sacco di references e non solo, è stato fatto un grande lavoro per collegarsi in toto a tutti i precedenti film Marvel. Un lavoro che ha portato ad Infinity War… Ecco una serie di cose che ci hanno fatto uscire di testa. E ovviamente… Spoiler Alert!
1- Banner come Silver Surfer
Nell’arco narrativo Infinity Gauntlet (dal quale il film prende molto della trama) un particolare messaggero arriva rovinosamente sulla Terra per annunciare l’arrivo del Titano. Chi? Silver Surfer! Esso precipita sfondando diversi piani della Sancta Sanctorum di Strange proprio, come nel film, fa Hulk. La tavola del fumetto è inequivocabilmente riportata sul grande schermo, solo con un messaggero di sventura diverso.
2- I sensi di Ragno di Peter
Se in Homecoming mancava qualcosa, erano i sensi di ragno. Cosa che viene rimediata in Infinity War. Possiamo pensare che Spidey si sia evoluto e migliorato e vediamo una splendida inquadratura che rivela questa sua straordinaria peculiarità quando arriva l’astronave su New York. Il senso di pericolo che avverte Spidey è senza precedenti. E questo lo porta a dire anche una delle battute che meglio caratterizza l’arrampicamuri: “Come posso essere l’amichevole Spider-Man di quartiere, senza un quartiere?”
3- La cultura pop di Spidey
Parlando sempre dell’arrampicamuri, dobbiamo sicuramente elogiarne l’abilità di non solo omaggiare la cultura pop del millennio scorso, ma di sfruttarla a suo favore. Di cosa stiamo parlando? Ma della sua idea di come neutralizzare Ebony “Squiddy” Maw (bel soprannome Stark!), potentissimo telecineta apparentemente inarrestabile. Copiando l’idea della sempre “cazzutissima” Ellen Ripley decidono di creare una breccia nello scafo della nave per risucchiare uno dei luogotenenti di Thanos nello spazio, uccidendolo. La sopravvissuta della Nostromo sarebbe fiera di te Peter!
4- Nomad
Diciamocelo, Steve Rogers sta bene con tutto. Anche in nero. Dopo Civil War, insieme ad altri eroi opera nell’ombra tenendo in piedi la società civile, e anche in Infinity Wars non si smentisce, con un’entrata in scena a dir poco epica. Ma come mai veste di nero? Che fine hanno fatto i simboli? Sembra proprio che uno sfiduciato Cap abbia appeso la bandiera al chiodo, entrando nella sua fase “Nomad” con colori scuri. Un eroe nomade, senza patria, ma che combatte ancora per la sopravvivenza dell’Umanità.
5- L’armatura Iron Spider
La nuova tuta di Spidey è decisamente stupenda. Ma dove l’avete già vista? Ovviamente in Civil War! No, non nel film, ma nel fumetto. L’armatura dai colori metallici e dalle braccia in più compare proprio durante l’arco narrativo di Civil War, dono del magnate filantropo Stark ad un confuso Spidey. Armatura poi abbandonata poco dopo, dopo aver capito l’errore commesso.
6- Stormbreaker, un’arma leggendaria.
L’arma impugnata da Thor e forgiatagli dal personaggio di Peter Dinklage era apparsa anche nei fumetti. Ma non nella stessa maniera. È infatti l’arma che ottiene Beta Ray Bill dopo aver sconfitto Thor in uno scontro. Sebbene il potente alieno si sia meritato il possesso di Mjolnir, esso lo rifiuta, ricevendo comunque la Stormbreaker da Odino in persona, un’arma dalla potenza pari al martello del Dio del Tuono.
7- Drax e Mantis come Nebula e Eros
Parlando sempre della saga Infinity Gauntlet, ritroviamo una sua pagina trasposta sullo schermo ma con i personaggi nuovamente modificati. Avete presente quando su Knowhere i due Guardiani Drax e Mantis vengono deformati dalla Gemma della Realtà? Ecco, nel fumetto succede esattamente la stessa cosa a Nebula e Eros. Cambiano i personaggi, ma i destini rimangono uguali.
8- Le Bande Scarlatte di Cyttorak
Eeeh? Cos’ho detto? Se non siete lettori del Doc Strange vi risulterà un nome strano. Eppure è il nome dell’attacco che lo Stregone Supremo utilizza su Thanos su Titano. Avete presente quelle centinaia di bende rosse che imprigionano il Titano Pazzo? Ecco si tratta di quelle. Nel fumetto Strange ricorre a questo incantesimo più volte. Peccato per Star Lord che poi getta tutto alle ortiche.
9- Nebula come giocattolo
Nebula, una delle figliastre di Thanos, deve al “padre” il fatto di essere composta al 75% da metallo. Alla fine del secondo Guardiani della Galassia ci lascia dicendo che andava ad uccidere Thanos. C’era quasi riuscita, ma alla fine, fallisce e viene imprigionata. Arrivando al dunque, nel film viene torturata per costringere a parlare Gamora, forzandone i componenti metallici. Nel fumetto, la tortura, ma per divertimento personale, ustionandole e sciogliendone la pelle. Si, Thanos è molto più cattivo nei fumetti se ve lo stavate chiedendo.
10 – Alien, di nuovo.
Ah, Peter Parker è un vero one man show, come è giusto che sia. Mai sazio di battute e citazioni, ci regala un altra perla, quando affrontando i Guardiani Della Galassia teme che un’aliena voglia depositare in lui qualche sorta di uova o larva. Infatti poco prima si era detto preoccupato di questa possibilità. Inutile dirvi a che film è riferito no? A quante pare i Facehugger spaventano anche Spidey!
11- Stan Lee e il suo Cameo
Stan Lee rimarrà immortale non solo per i fumetti, ma anche per i suoi già leggendari Cameo. Poteva mancare in Infinity War? Ovvio che no! Indovinate chi è il conducente dello scuolabus su cui viaggia Peter Parker prima di svignarsela di soppiatto per combattere la minaccia aliena? Ma certo! Proprio lui, Stan Lee! Capiamo tutti del perché non sia impressionato nel vedere un’astronave…
12- “We have a Hulk.”
Hulk a quanto pare è specializzato nelle entrate in scena spiazzanti. Il primo a subirla fu Loki in Avengers, il quale all’inizio di Infinity War utilizza la stessa frase con cui Stark cercò di minacciare il fratello di Thor al loro primo incontro. Purtroppo per Loki, la sorte gli sarà ancora più avversa che in quell’occasione, nonostante l’asso verde nella manica. Come dice Thanos questa volta non ci saranno miracolosi ritorni in vita, riferendosi molto probabilmente agli eventi di Thor: Dark World. Eventi di cui è evidentemente a conoscenza.
13- La morte della Visione
Thanos regala davvero tante immagini simili al fumetto. Purtroppo per Visione, come nel fumetto, il Titano lo elimina strappandogli una parte fondamentale dal corpo. Nel fumetto gli svuota il petto, nel film gli strappa la Gemma Della Mente. In ogni caso, non fa una bella fine.
14- Il Procione e gli occhi.
Sebbene Thor pensi sia un coniglio, Rocket Racoon è un procione con una personalità eccentrica. E una strana passione per le protesi. Sopratutto quelle oculari. Passione che torna utile proprio al Dio del Fulmine, dato che riesce a recuperare la vista dall’occhio perso grazie ad una protesi “casualmente” in possesso di Rocket Racoon. “Bravo coniglio.”
15- Il Nazista disperso.
Una delle sorprese maggiori, è stata ritrovarsi a sorpresa quel poco simpatico nazista di Teschio Rosso. Dato per morto è stato invece incatenato su di un pianeta dopo aver tentato scioccamente di controllare il potere di una delle Gemme dell’Anima. Condannato ad esserne un eterno guardiano, non ci è dato sapere che fine faccia dopo che Thanos riesce a recuperarla. Speriamo tutti che rimanga ancora intrappolato sul pianeta, da solo, per l’eternità. Non si può dire che non se lo meriterebbe…
16- Spidey e Thanos
Che l’arrampicamuri abbia fegato da vendere è risaputo. E per affrontare Thanos devi poterne vendere tanto. Eppure lui lo fa, e facendolo omaggia alla perfezione due scene dal fumetto. La prima quando gli tira una ragnatela in faccia e la seconda purtroppo, quando viene schiacciato al suolo, con la titanica mano di Thanos sul petto.
17- Altri pianeti prima di New York.
In un flashback/spiegone vediamo come Gamora arrivi ad essere adottata da Thanos. La cosa interessante è vedere come il pianeta di Gamora subisca lo stesso tipo di attacco visto a New York in Avengers, sempre ad opera dei Chitauri. Per loro sfortuna, non avevano un’allegra banda di metaumani, avventurieri e dei a proteggerli, finendo per essere in buona parte sterminati. Che fine hanno fatto i Chitauri? Loki all’epoca sfuggì all’ira di Thanos, ma probabilmente loro no. Non si delude il Titano Pazzo…
18- Lei.
Come di consuetudine, vi è una scena post credit. In questa compaiono Maria Hill e il buon veterano Nick Fury. Per sfortuna essi ricadono nel 50% sfigato dell’universo. Ma Nick, da cazzuto qual’è, prima di svanire riesce ad attivare un transponder di emergenza. Che richiama quindi lei. Captain Marvel. Carol Danvers. Che evidentemente non deve essere del 50% dell’universo morto.
19 e 20. La fine della metà di tutto.
Per finire, abbiamo due vere e proprie perle. Due momenti topici del finale del film ripresi direttamente dalla fine fumettistica della saga Infinity Gauntled. Non dobbiamo dire molto. Basta dire che sono concettualmente identiche al fumetto. Stesso peso narrativo, stesso carico di emozioni. Thanos che schiocca le dita uccidendo di fatto un incalcolabile numero di vite e poi sempre lui. Che siede tranquillo, vivendo in un’umilissima capanna. Osservando felice l’orizzonte.