Le otto frasi che fanno piangere i fan di Hunger Games

In ogni fandom ci sono delle parole di uso comune che acquisiscono un significato particolare, arrivando a far scoppiare in lacrime un potterhead ogni volta che qualcuno pronuncia la parola sempre o facendo rabbrividire di terrore i fan di Game of Thrones al solo nominare un matrimonio. Se avete amato la trilogia di Suzanne Collins e i film con Jennifer Lawrence, saprete quanto ognuna di queste affermazioni riesca a farvi sprofondare in un baratro di disperazione senza scampo che neanche i cd di Adele mandati in loop per un pomeriggio intero passato a Ikea a fare spese natalizie. Se non siete fan di Hunger Games ma conoscete qualcuno che lo è, fate attenzione, qui ci sono le frasi da non dire mai in loro presenza (a meno che non siate pronti ad offrire una spalla su cui piangere).

8. Mogano.

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Il mogano è un legno pregiato, usato per la costruzione di mobili e strumenti musicali. Giusto? No. Se dite mogano dite Effie Trinket, un personaggio così bello da essere riuscita a presenziare negli ultimi due film della saga, quando nei libri scompare, ma non solo: Effie e Haymitch si sono guadagnati l’affetto di una larga fetta di pubblico – anche dei lettori, nemici naturali di ogni stravolgimento che si discosti dai libri – come coppia (ship name: Hayffie), tanto da spingere quel sant’uomo del regista, Francis Lawrence a renderli canon alla fine del film. Non urlavo così tanto di gioia al cinema da quando Mulan ha salvato la Cina.

7. Volontario.

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Se tra le coppie normali la più grande dichiarazione d’amore è “morirei per te”, per i fan di Hunger Games l’anima gemella è quella pronta a offrirsi volontaria come tributo (non funzionerebbe, a meno che non siate una coppia omosessuale, ma è così romantico come pensiero). Uno dei grandi crucci dei fan è pensare a cosa sarebbe successo se Katniss non si fosse offerta volontaria al posto di Prim, o se Gale fosse stato estratto al posto di Peeta. Sono abbastanza convinta che sarebbe stato friendzonato a morte comunque.

6. Ranuncolo.

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Ranuncolo è il gatto di Primrose, anche conosciuto come il-gatto-che-è-sopravvissuto, è l’unico che esce indenne dal bombardamento del Distretto 12, dai tentativi di Capitol di radere al suolo il Distretto 13, dalle minacce di Katniss di cucinarlo e riesce anche a tornare a casa giusto in tempo per farci piangere tutte le lacrime che non abbiamo pianto fino a quel momento. Per tutti quelli che credono sia impossibile odiare un tenero gattino, qui abbiamo la prova che non è così.

5. Scommetto ancora su di te.

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Che magari voi state tranquillamente parlando della schedina della della Serie A e la vostra ragazza inizia a singhiozzare urlando “Cinna”. Ecco, certe ferite non possono essere ricucite, soprattutto se il nostro stilista del cuore è stato imprigionato nelle celle di Capitol e torturato fino alla morte. Addio Cinna, insegna agli angeli a portare l’eyeliner dorato con stile.

4. Vero o falso.

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“Così quando mi sussurra: «Tu mi ami, vero o falso?» io gli rispondo «vero».

Ok, se vogliamo fare i pignoli puristi della lingua, in inglese è Real or not real e ci piace di più, fatto sta che mentre il resto delle persone pensa ai test della patente, o alla canzone di Paolo Meneguzzi, i fan di Hunger Games vedono in queste due parole il coronamento di un amore sofferto (a meno che non siano del team Gale, in quel caso la sofferenza è doppia).

3. Chi è Madge?

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Ebbene sì, Madge Undersee è il discrimine tra chi ha letto i libri e chi ha visto i film. Perché?
Perché nei film non esiste (un po’ come Pix, il poltergeist di Hogwarts) e Katniss compra la spilla da Sae la Zozza al Forno. Certo, dopo la strage che hanno fatto di altre storie (qualcuno ha detto Percy Jackson? Chi offre di più? Shadowhunters? Arriviamo a Eragon?), non ci lamentiamo di questi piccoli cambiamenti, ma ogni volta che a un lettore viene chiesto da un non lettore chi è Madge, si sente risuonare un colpo di cannone in lontananza.

2. Hunger Games 2, 3, 4!

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Mai, mai, mai dire a un fan di Hunger Games di aver visto Hunger Games 2, o 3, o ancora peggio, 4. Così come la fortuna possa non essere a vostro favore se storpiate i nomi dei protagonisti in maniera fantasiosa (Pita, ma anche Peter, Gail, Hemich). Katniss vi osserva.

1. Zolletta di zucchero.

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Signore e signori, ecco il re del fandom. Finnick Odair. Che siate team Peeta o team Gale, se non vi siete disperati sull’addio (terribilmente poco emotivo e dannatamente troppo rapido) di questo personaggio, andate in pellegrinaggio alla Città di Smeraldo e chiedete un cuore al Mago di Oz perché non ne avete uno.

Angela Bernardoni
Toscana emigrata a Torino, impara l'uso della locuzione "solo più" e si diploma in storytelling, realizzando il suo antico sogno di diventare una freelancer come il pifferaio di Hamelin. Si trova a suo agio ovunque ci sia qualcosa da leggere o da scrivere, o un cane da accarezzare. Amante dei dinosauri, divoratrice di mondi immaginari, resta in attesa dello sbarco su Marte, anche se ha paura di volare. Al momento vive a Parma, dove si lamenta del prosciutto troppo dolce e del pane troppo salato.