I momenti dell’E3 2015 che ci hanno lasciati interdetti.

“SÌ! SÌ CAZZO!” Questo è più o meno il riassunto dell’E3 di quest’anno. Un riassunto che, ne siamo sicuri, non sarà solo la sintesi di un pensiero staynerdiano ma anche comunemente diviso, a maggior ragione se siete di quelli che seguono questo genere di eventi da un po’ e se, soprattutto, non ve lo fate venire duro per qualsiasi cazzata si racconti nel settore. Perché con una certa lucidità è doveroso ammettere che gli ultimi appuntamenti di Los Angeles sono stati decisamente deludenti. Ciò soprattutto a causa di alcune software house che, col tempo, hanno preferito concentrare le proprie attenzioni verso la fiera di Colonia (la GamesCon) che negli anni ha acquistato sempre più fascino e spessore, tanto che alcuni ormai glissano direttamente l’E3 per concentrarsi su Colonia e, se proprio gli va, sul Tokyo Game Show. Ecco perché i risultati ottenuti da questo E3 2015, di per sé mirabili, ci sembrano ancor più incredibili ed ecco perché, sin dalla conferenza Bethesda, abbiamo tutti seguito le restanti conferenze con il cuore gonfio di gioia e buoni propositi. Molte volte siamo saltati dalla sedia per i motivi giusti, altre volte le nostre palle sono rovinosamente cascate al suolo. Nessuno si è esentato dal gridare, genuinamente: WHAT THE FUCK! Ed ecco perché con un certo spirito di sintesi abbiamo deciso oggi di offrirvi: 25 momenti WTF?! dell’E3 2015.

Il nuovo Pad per One


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E cominciamo subito con una cosa ovvia: il nuovo controller Xbox One chiamato “Elite”. Presentato durante la conferenza Microsoft, il nuovo controller ha costituito un doppio WTF. Il primo per la sua presentazione poiché il nuovo controller è, oggettivamente, una figata. Nuova croce direzionale, nuovo analogico, la possibilità di settare i tasti e di aggiungere ben quattro levette posteriori (utilissime, ad esempio, per i giochi di guida). Insomma, il pad Elite è stato sviluppato per i Pro Gamer, ed è come tale che si comporta. Tutti felici, tutti contenti ma poi ecco il secondo WTF… costerà ben 130 Euro. Un fottuto pad da 130 Euro. Ok per i pro, ok tecnologicamente avanzato, ok fanculo… sta bene dove sta.

Uncrashed 4

 

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Niente, Uncharted 4 non ha fortuna con le presentazioni pubbliche. Già alla prima presentazione il gioco fu affetto da un po’ di problemi tecnici. Uno si augurerebbe che un gioco con un’attesa simile sia sempre perfetto in ogni aspetto della comunicazione e invece… ZACK! Uncharted 4 crasha di nuovo alla presentazione E3 2015, tanto che ormai la gente lo chiama Uncrashed. Ok, tutto si è risolto, il gioco è stato riavviato e i problemi tecnici spariti però… WTF Naughty Dog?! Se è una strategia di marketing ti prego, spiegacela!

I pupazzi di Nintendo

 

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Non sappiamo cosa si stia fumando di preciso Nintendo in questi ultimi tempi, ma a vedere il Nintendo Direct dell’E3 2015 ci sono pochi dubbi: è roba maledettamente buona. Non c’è altra logica infatti dietro il genuino WTF generato da una presentazione quasi totalmente fatta con dei pupazzi in stile Muppets di Shigeru Miyamoto, Satoru Iwata e Reggie Fils-Aime. Il top del teatrino si è avuto quando poi, alla presentazione del nuovo Star Fox Zero, non solo i tre si sono trasformati in Fox, Peppy e Falco, quando poi in questi panni Satoru e il buon Reggie hanno invitato Miyamoto a fare una barrell roll. Il resto dello show è stato una vera schifezza ma questo momento ci ha ripagato di ogni sofferenza!

La petizione anti-Metroid

 

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Le petizioni online non sono una cosa nata oggi, e non sono una cosa che per noi ha molto senso (del resto ne abbiamo parlato nel nostro video su Konami dello scorso mese) ma diamine… stavolta siamo pienamente d’accordo. Non che fare una petizione cambi qualcosa, ma qui siamo tutti a domandarci perché diavolo Nintendo stia lavorando ad un Metroid Prime che, di fatto, non è un Metroid Prime, e perché tutto ciò stia avvenendo su Nintendo 3DS. Metroid Prime: Federation Force è un gioco multiplayer con una pessima visuale, un brutto character design ed il peso di un nome sulle spalle che, semplicemente, questa cagata digitale non si meriterebbe. Ecco allora che neanche dopo un’ora dall’annuncio è partita la petizione online su change.org affinché il gioco venga cancellato. Anche stavolta non cambierà nulla, perché il gioco è quasi completo e Nintendo non butterà nel cestino i soldi investiti nel progetto ma… WTF! WHAT! THE! FUCK!

Square e il concetto di “gameplay”


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E cominciamo a parlare di Square. La società nipponica è stata autrice di ben più che un WTF in questa listuccia ma tra alterchi vari e giochi annunciati, un sincero e genuinamente negativo WTF si è stagliato nella nostra mente all’annuncio del “trailer gameplay” di Deus Ex: Mankind Divided. Qual è il problema direte voi? Ebbene è la parola “gameplay” il problema perché l’intero render, salvo non sia stato sviluppato nel futuro, è PALESEMENTE e INTERAMENTE renderizzato. In circa 2:40 minuti, circa 30 secondi sono stati dedicati al gameplay, mentre tutto il resto è la solita fuffa in computer grafica che ormai lo fa venire duro solo a chi vive ancora nella pia illusione che il mondo sia un bel posto in cui vivere. E che cazzo Square-Enix, ma smettila di pigliarci per il culo!

Il mare di Sea of Thieves

 

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Non si sa ancora molto sul prossimo titolo Rare, l’ambiziosissimo Sea of Thieves, se non che sarà un open world e che sarà a tema piratesco. Dotato di una palette cromatica stile cartoon, con annessa direzione artistica, Sea of Thieves ci ha in realtà stupito per una cosa, ed una soltando: IL MARE. Cioè gente andatevi a rivedere il video di presentazione e siamo sicuri che, come noi alla diretta direte: WTF?!

La presentazione di Unravel

 

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Nella serie dei WTF da ridere, ci piazziamo con annesso apprezzamento il povero Martin Sahlin, il Creative Director della nuova IP EA: Unravel. Ora, non siamo qui per parlare del gioco in sé (che francamente non ci entusiasma granché) ma proprio per il povero Sahlin. Il tizio era infatti chiaramente pietrificato dalla platea E3, creando così un involontario siparietto comico. Dopo un’iniziale calma, il buon Martin ha cominciato a parlare di fretta, a respirare pesantemente, a muoversi in modo inconsueto, forse gli si sono anche pezzate le ascelle ed ha cominciato a scorreggiare a chiappe strette, fatto sta che era evidente la sua assoluta incapacità di comunicare in modo chiaro e pulito come ci aspetterebbe da chi deve fare presenza su di un palco internazionale. Di sicuro quel che traspariva era la sua passione per il gioco che stava presentando, ma il risultato è stato quanto mai comico.

La chat di The Division


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Restando in tema ridicolaggine: un momento sinceramente idiota ci è stato offerto anche da Ubisoft che ha mostrato (di nuovo) un momento di gameplay per il suo hypatissimo Tom Clancy’s The Division. Il problema qui non è stato il gioco in sé, quanto la fasullissima serie di dialoghi che i giocatori si sono scambiati all’interno della chat in-game. I giocatori si sono infatti lanciati in una serie di discorsi palesemente imparati a memoria e evidentemente scritti da qualcuno che non era Tom Clancy (la buonanima), né un suo parente prossimo, né qualcuno che in vita sua ha preso almeno la licenza media.

Il mondo se ne fotte di PvsZ

 

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Ancora sulla scia dei WTF causati dalla tristezza senza limiti e confini troviamo la presentazione di Piante Contro Zombie: Garden Warfare 2. Al di là di tutte le dissertazioni che si possono costruire attorno al perché EA abbia fatto un sequel di questo gioco (no sul serio… perché?!), un momento di assoluta pochezza è scaturito dall’arrivo sul palco di un poveraccio vestito da zombie super eroe che sulle note di Danger Zone (Kenny Loggins… Top Gun… troppo vecchio per voi?) si è dato da fare in una serie di mossette per inneggiare ad un pubblico che… che… se ne fotteva. Tranne tre (SOLO 3!) sfigatissimi ai piedi del palco. E poi quel siparietto che ne è seguito con il creative director… la gente immobile. Hashtag #Amarezza.

La presentazione di No Man’s Sky

 

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Sulla falsariga della presentazione di Unravel, nel corso del panel Sony abbiamo assistito ad un altro risibile momento WTF fatto di puro gameplay. Stavolta parliamo dell’interessante No Man’s Sky, titolo in cui, come saprete, l’universo di gioco viene generato in modo procedurale. Ciò significa che effettivamente l’universo sarà così grande, con così tanti pianeti, che probabilmente sarà impossibile esplorarli tutti! Ebbene, per dimostrare questa cosa, il creatore del gioco Sean Murray, pad alla mano, si è lanciato in una esplorazione planetaria di un pianeta a caso. Murray non sapeva dove si trovasse, è si è barcamenato sul planetoide almeno per dare prova al pubblico di alcune funzioni di gioco. La situazione è stata a metà tra il goffo e il sorprendente, con una spruzzata di ridicolo ed un certo senso di WTF?!

Nathan Fillon in Halo (di nuovo)

 

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Era già successo, ed ecco che succede ancora: Nathan Fillion torna nei panni di Edward Buck in Halo 5: Guardians. Il bello è che Fillion non sarà una semplice comparsa, poiché Buck sarà uno dei protagonisti del team Osiris, la squadra sulle tracce di Master Chief. Fillion che finalmente ha un volto decente (visto che su 360 non era proprio riconoscibilissimo) va a unirsi a quel trend recentissimo di piazzare una star nel main cast di un videogame con pretese da big money. Una sorpresa comunque gradevole… e non è stata neanche l’unica!

Angela Bassett in Rainbow Six

 

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Eh già, non solo Nathan Fillon in Halo 5, ma anche la talentuosa Angela Bassett si è unita al mondo dei volti da videogame. Angela, che ricorderete per almeno un paio di stagioni di American Horror Story, è stata infatti reclutata da Ubisoft per fare da modello a Six, il boss del team Rainbow Six dell’omonimo gioco. La Bassett, che è intervenuta anche brevemente di persona sul palco, è stata una piacevole trovata per quella che è una serie che ha decisamente bisogno di tornare alla ribalta nel modo giusto. Ci ha ricordato un po’ la recente manovra di Activision per CoD in cui, come ricorderete, è comparso un Kevin Spacey in gran lustro. Certo lì la cosa, col senno di poi, ha significato ben poco…

Pelé… perché?

 

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Pelé: grande calciatore, uomo controverso. In ogni caso un autentico MITO. Ok, ci sta, applausi ma… perché diamine affidargli buona parte della presnetazione di Fifa?! Possiamo capire che utilizzare l’immagine di un mito calcistico per un gioco di calcio sia suonata a molti come un’idea vincente e, per certi versi, logica. Ma tutto va a farsi benedire se suddetto mito calcistico non ha alcuna capacità di orazione o se, peggio, non ha alcuna presenza sul palco. Per dirla brevemente: la presentazione di Pelé è stata una rottura di coglioni di serie A. Il che è doppiamente terribile perché, come sempre, i momenti fieristici dedicati ai giochi sportivi sono già di default una rottura di palle… palle che Pelé non ha dribblato ma su cui si è bellamente seduto. Peccato fossero le nostre.

Il Grunt nella demo di Halo 5

 

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Un momento fantastico, che è passato inosservato a tanti spettatori. All’inizio della demo gameplay di Halo 5, nel corso della caccia a Master Chief, il team Osiris si è infatti imbattuto in un grunt che, scappando dal fuoco, gridava “Aiuto! Aiuto! Aiuto! Mi pento di tutto!”. Ora, noi non sappiamo il perché di questo siparietto, né ci stiamo domandando se esso sarà effettivamente parte del codice finale ma… fa ridere ed è un autentico WTF?! Con tanto di XD

Gatti e unicorni per Trial Fusion

 

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Uno dei momenti più WTF dell’intero E3 2015, non in cima a questa lista perché… bhe perché questa è una lista e non una classifica of course… anyway, sfido chiunque a non essere rimasto positivamente interdetto dalla presentazione/annuncio di un DLC per Trial Fusion a base di gatti che cavalcano unicorni. Trial Fusion, ovviamente, fa il verso alla cultura più scema di internet che nella combo gatto+unicorno ha trovato una sorta di leader spirituale e guida. Come che sia il trailer in computer grafica è uno spasso ed è la più genuina definizione di WTF che possiate trovare in una fiera del genere da qualche tempo a questa parte. Il pack Awesome Level Max, tra le altre cose, conterrà 40 nuovi tracciati e uscirà il 14 luglio.

Il ritorno di Dishonored

 

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Quando il primo Dishonored uscì (prendendo anche a calci in culo il ritorno di Thief tra le varie), il mondo si gustò un autentico capolavoro. Un’esperienza ludicamente appagante, artisticamente valida ed anche narrativamente interessante. Dishonored 2 era quindi un obbligo, ma mai ci saremmo aspettati uscisse fuori così, all’improvviso, senza un minimo di leak o cagatine varie. Arkane, di nuovo a lavoro sulla sua IP, ha anche rincarato la dose annunciando un nuovo personaggio, Emily Kaldwin, una pulzella che già dovreste conoscere e che assume ora il ruolo di co-protagonista dallo sguardo truce. Emily infatti non si andrà a sostituire all’amato Corvo Attano, ma vi si affiancherà anche se, lì per lì, l’annuncio di un cambio di protagonista ha generato un bel WTF?!

Il ritorno di Mirror’s Edge


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Ebbene si! Dopo tanto attendere Mirror’s Edge torna finalmente a farsi giocare con il sequel che questo gioco meritava. Non avendo venduto un cazzo all’uscita, ed essendosi consacrato solo postumo (la profilassi tipica del cult autentico), EA, da sempre amante dei dobloni, è stata a lungo in dubbio sulle potenzialità economiche del brand il che vi spiega brutalmente il perché ci sia voluto così tanto per ME2. Anyway la cosa più bella dell’annuncio del ritorno di Faith è che EA ci ha già detto che il gioco dirà quasi del tutto “fanculo” ad ogni forma di gunplay. Quindi SÌ! SÌ! Non ci saranno pistolettate in Mirror’s Edge 2, ma solo corse, parkour, arti marziali e tanto stile. La notizia ci fa felici, perché esiste al mondo gente che ha giocato a Mirror’s Edge solo raccogliendo pistole e sparando alla gente, lamentandosi poi che il gioco fosse un pessimo FPS. A questa gente, quasi certamente abbonata alle uscite di COD, vogliamo solo dire questo: andate a cagare. Peace.

Il protagonista di Fallout

 

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Ok, già il solo Fallout 4 ci ha letteralmente fatto fare le capriole per la gioia, ma tralasciando annuncio, gameplay e cani immortali quello che ci ha fatto “whatfakkare” di cuore è stato l’annuncio relativo al protagonista del gioco che – udite udite – avrà ben 200 anni! DUECENTO ANNI! La spiegazione più logica è che il tizio del Vault 111 sia stato per qualche ragione ibernato e sia stato poi risvegliato per qualche oscura ragione, tuttavia Bethesda ci ha tenuto a precisare che questi 200 anni saranno un punto fondamentale della trama così come tutta la storia sarà un qualcosa di molto importante nell’economia di gioco. Insomma Fallout 4 punta alla profondità narrativa e noi siamo “whatfukkamente” felici.

It’s a Trap!

 

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Qui c’è poco da dire gente. Nel corso del panel Sony, è partito un video gameplay di Star Wars Battlefront e la prima cosa che il giocatore si è trovato davanti (seppur in forma di avatar digitale) è stato lo splendido, meraviglioso, ittico Ammiraglio Ackbar. Lui, l’alieno divenuto celebere per il meme “It’s a Trap” palesemente introdotto nel pastone di Battlefront per far felici i giocatori. Non che Ackbar non sia un personaggio importante nell’universo espanso, ANZI! Ma dai… è ovvio che l’introduzione del personaggio stringe l’occhio ad un certo fan service, a maggior ragione delle diverse linee di dialogo presenti nel trailer e che, a sentire EA, saranno presenti nel codice finale. E lo sappiamo che lo dirà… prima o poi lo dirà! IT’S A TRAP!

Guerrilla fancula Killzone?

 

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Ok, non sappiamo se effettivamente Guerrilla ha messo da parte il brand Killzone. Ma quel che ci fa riflettere è che era dal 2004 che il team non si dedicava ad altro che all’FPS per PlayStation e c’è anche da dire che, nonostante gli sforzi e l’ottima grafica, era un po’ che Killzone non era più un prodotto capace di restare a lungo nei pensieri dei giocatori. Come che sia, è stata una sorpresa enorme (con relativo WTF?!) quando nel corso dell’E3 Guerrilla se n’è venuto fuori non solo con una nuova IP, ma con un titolo che sostanzialmente non riprende NULLA dal passato bellico del team. Horizon è infatti un titolo in terza persona, dalla forte componente survival e ambientato in un futuro a metà tra il tecnologicamente evoluto e l’assolutamente primitivo (sì lo so, è un ossimoro…). Ora siamo onesti: ALLELUJA! Ne avevamo le palle piene di Killzone ed era ora che un team talentuoso e tecnologicamente all’avanguardia come Guerrilla si mettesse alla prova con qualcosa di nuovo!

Niente data per Kingdom Hearts 3


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In Square-Enix quest’anno si è lavorato all’E3 2015 all’insegna della trollata. Il primo lampante esempio di questa nuova filosofia della comunicazione è stato il nuovo trailer di Kingdom Hearts 3 che, non felice di essere lontano dalle scene con qualsiasi notizia da eoni, si è poi spicciolato in un trailer che… che ha… no niente, non ha detto un cazzo. Una scenetta di gameplay, un paio di personaggi nuovi, la torre di Rapunzel e basta. Ora, nel pieno del nostro WTF di fine trailer quel che ci è venuto spontaneo chiederci è stato: “e quindi?!”. E quindi Square? Dove vuoi andare a parare? Questo gioco quando diamine esce? Non si sa… Square-Enix ha infatti ben pensato di concentrare tutto il discorso KH sul mercato mobile e quindi su Kingdom Hearts Unchained, l’ennesimo spin off di cui non fotte un cazzo a nessuno.

One diventa retrocompatibile

 

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Un WTF di notevoli dimensioni lo ha segnato Microsoft, e speriamo che la cosa sia indubbia. One diventa retrocompatibile e nel farlo allarga il suo parco titoli a tutta la robetta uscita negli anni su 360… e non è poco. Il servizio, per ora disponibile solo agli utenti statunitensi “Premium” non darà una vera e propria retrocompatibilità fisica, ma sarà piuttosto una sorta di emulazione. Ficchi il disco nella console, lei si legge il software, lo carica e lo emula su One, con migliorie, achievement e così via. Il tutto dovrebbe essere gratuito in fase finale. Si tratta di una strategia a dir poco magnifica, soprattutto se si paragona, invece, alla mentalità di Sony intenzionata più che mai a venderci, DI NUOVO, la roba già uscita su PS3.

Final Fantasy VII Remake


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Ma Sony non se n’è stata con le mani in mano, e sul suo palco ha incassato tre colpi non da poco, forieri di altrettanti WTF. Quello che forse a voi interessa di più, ma che a ben vedere non è né il primo, né l’unico, è stato quello relativo al remake di Final Fantasy VII che dopo quasi 20 anni tornerà in una nuova veste (e non nell’ennesimo porting del cazzo). Era dal lancio di PS3 (e relativa tech demo) che la gente si stava masturbando sull’idea di un remake di FF VII e ben presto la cosa sarà realtà. Un WTF notevole, non c’è che dire, su cui abbiamo già ampiamente discusso.

The Last Guardian è ancora vivo

 

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Se FF VII è stato un bel WTF, un qualcosa di ancor più inatteso è stato, almeno per noi, il ritorno in gran spolvero di The Last Guardian. Lo sappiamo che per molti di voi questo gioco non significa nulla (no sul serio, ci sono commenti sulla nostra pagina FB che fanno INORRIDIRE), ma per chi si è goduto Ico e Shadow of The Colossus su PS2, e tutto quello che i titoli hanno significato, un annuncio per The Last Guardian è stato qualcosa di ASSOLUTAMENTE “whathefuckoso”!

Shenmue 3!


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Ma la vera bomba, il vero ritorno non dei redivivi ma del redimorto (cit.) per eccellenza è stato lui: SHENMUE! Un WTF enorme, mastodontico, elefantiaco che ha generato un’eco tale da entrare sin da subito nel Guinness World Record. E così, in seguito all’annuncio sul palco Sony di Yu Suzuki (che ad oggi era tipo nelle campagne nipponiche a cogliere il riso dopo l’epoca d’oro Dreamcast), Shenmue 3 non è solo tornato sulla bocca ti tutti, ma ha anche raccolto circa 2 milioni di dollari in meno di 24 ore. Un record ASSURDO che può farvi capire la reale proporzione e l’eco di quello che il WTF più clamoroso dell’E3 2015, e probabilmente uno dei WTF più grossi di sempre nell’industria videoludica.