Rising rappresenta per molti giocatori il figlio proibito di una coppia ritenuta fino a qualche tempo fa del tutto impossibile: in fondo, non accade tutti i giorni di assistere ad un connubio simile a quello tra la saga di Metal Gear ed il gameplay frenetico e fuori di testa di Platinum Games, in stile Bayonetta. Moltissimi, però, ignorano lo sviluppo eccessivamente travagliato del titolo, quello che avrebbe potuto essere, nonché i frammenti più nascosti di ciò che è stato. A due anni e mezzo dalla release, diamo quindi uno sguardo alle curiosità più peculiari che caratterizzano Metal Gear Rising: Revengeance.
1) Metal Gear Rising è stato inizialmente pensato come open world ambientato tra Metal Gear Solid 2 e Metal Gear Solid 4. Passò parecchio tempo da lì alla pubblicazione del titolo, ed il gioco ebbe modo di cambiare radicalmente, fino all’hack ‘n’ slash che tutti conosciamo. Nonostante ciò, Kojima non abbandonò l’idea di espandere Metal Gear al genere dell’open world: tirò nuovamente in ballo il concept nelle prime fasi dello sviluppo di Metal Gear Solid V. Come si dice, il resto è storia.
2) Durante le primissime fasi del concepimento del titolo, Kojima intendeva utilizzare Gray Fox come protagonista. Rivelò ad IGN che fu il primo team di sviluppo di Rising a scegliere invece di introdurre Raiden. Alla fine, Fox riuscì comunque ad “apparire”, come menzione -non diretta- durante un dialogo, e come skin ottenibile tramite preorder o dlc. La sua spada, la Fox Blade (usata sull’isola di Shadow Moses), è utilizzabile come arma durante il gioco.
3) Rising avrebbe dovuto spiegare l’evoluzione di Raiden nel cyborg ninja visto nel quarto capitolo della saga. Come sappiamo, finì invece col rappresentarne una sorta di sequel diretto, nonostante l’epilogo di Raiden visto in MGS4.
4) Il titolo non nasce da un’idea di Kojima, bensì del suo team. Essendo un genere a lui sconosciuto, pensò di poter lasciare le decisioni più importanti ai 200 giovani membri di Kojima Productions, come occasione per farli crescere in quanto gruppo. Durante lo sviluppo comunque, Kojima dovette ricredersi, finendo col prestare ugualmente supporto.
5) Il team a cui venne affidato il titolo fu frammentato da divergenze interne riguardanti la visione dei singoli membri dello sviluppo. Il supporto di Kojima fu marginale, ed il titolo faticava a risultare coerente con sé stesso. Quello della lama capace di tagliare ogni cosa su schermo, come visto nel trailer del 2010, era un concept interessante, ma difficile da tramutare in un modello di gameplay convincente.
6) Kojima era convinto che il progetto non sarebbe mai stato completato. Dare al giocatore una lama in grado di affettare qualunque modello in-game andava a contrastare praticamente qualunque scelta di game design, in quanto la libertà concessa al giocatore sarebbe risultata eccessiva e totale. Nonostante la fisica in-game sviluppata appositamente per permettere agli oggetti di subire uno sword-cut convincente, qualche tempo dopo l’annuncio del gioco Kojima lo cancellò segretamente.
7) Nonostante questo, lo script ed i concept del gioco erano già stati completati, al pari di diversi modelli e character design. Sarebbero poi stati ripresi successivamente, proprio come l’uso della lama inizialmente pensato come fulcro del gameplay.
8) Alla fine, Kojima decise di salvare il progetto in extremis chiedendo aiuto ad un amico.
Chiamò dunque gli uffici di Platinum Games, chiedendo alla software house di sviluppare il titolo. Dopo aver appurato che non si trattasse di uno scherzo, Platinum divenne il developer del gioco, ma i filmati, la storia ed il setting vennero comunque supervisionati da vicino da Kojima Productions.
9) Rising venne ovviamente pubblicato da Konami. Insomma, non era difficile prevedere che in qualche modo il publisher avrebbe inserito il Codice Konami all’interno del gioco. Infatti, se nella schermata iniziale (prima di premere start) si inserisce “↑↑↓↓←→←→BA”, Raiden pronuncerà il titolo di Rising e tutte le difficoltà verranno sbloccate.
10) Nelle prime fasi dello sviluppo di Rising era possibile correre sulle pareti e parare automaticamente i proiettili correndo verso i nemici (similmente a quanto visto in Star Wars: il Potere della Forza): tali funzioni vennero rimosse poiché rendevano il gioco troppo semplice.
11) Quando Raiden incontra George, il bambino rapito e conseguentemente fuggito nelle fogne, vengono citate le Tartarughe Ninja. Il ragazzino dice infatti “Un ninja? Cowabunga!”, celebre frase di Michelangelo. Le Tartarughe Ninja vivono nelle fogne, dunque anche la location è parte della citazione.
12) Nel gioco appare per due volte un gatto bianco, che se attaccato schiverà tutti i colpi di Raiden. La prima volta compare sulla spiaggia nel File 1, la seconda nel File 3. Platinum ha rilasciato il video di un prototipo del gioco in cui appaiono però una dozzina di gatti; evidentemente, furono rimossi tutti tranne uno. Nel File 3 è visibile come easter egg durante un filmato: spostando la telecamera, potremo osservare un soldato nemico giocarci insieme.
13) Nel gioco compaiono gruppi di Dwarf Gekkos (quelle scure sfere con tre braccia smontabili, nel caso vi foste dimenticati) che, in determinate situazioni, si disporranno a coppie in modo da ricordare una sagoma antropomorfa. In quello stato sono conosciuti come “Humanoid Dwarf Gekko”.
14) Sarà possibile osservare la sagoma dell’Humanoid Dwarf Gekko, noto anche come “Double Tripod”, replicare il taunt di Old Snake direttamente preso da Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots.
15) Rispetto agli altri Metal Gear, la soundtrack di Rising è più incline all’hard/techno rock, principalmente per enfatizzare i ritmi tendenti all’action del gioco di Platinum. Nella classifica dei 9 giochi con la migliore soundtrack della storia ad opera della celeberrima rivista Rolling Stone, compare anche Rising. Ma solo al quinto posto, dopo Super Mario Bros, The Elder Scrolls V: Skyrim, Tetris e Red Dead Redemption.
16) Nella versione spagnola del gioco, oltre ai numerosi errori di traduzione, ci si imbatterà in sezioni inspiegabilmente in tedesco, non tradotte.
17) Replicare il taunt di Old Snake non è abbastanza per Platinum, che evidentemente aveva altre idee per sfruttare i Dwarf Gekko in modo creativo. Apparentemente, hanno deciso di provare con un approccio autocelebrativo. Se nella missione VR numero 5 Raiden aspetta, invece che uccidere i Dwarf Gekko, essi si disporranno in modo da formare la tipica “P” del logo di Platinum Games.
18) Quando si soccorrono i civili, provando ad affettarli si ridurranno solo a brandelli i loro vestiti. Non è l’unico effetto anomalo della spada di Raiden sui vari elementi del gioco.
19) Infatti, durante la missione 3 è possibile imbattersi in due poster raffiguranti una donna. Provando ad affettarli, le ragazze verranno ridotte in bikini. Non fu la prima (né l’ultima) volta che qualche ragazza in bikini appare nei Metal Gear come easter egg. Rising però, in questo aspetto forse esagera: oltre ai poster, troviamo delle sagome nelle VR missions (anch’esse spogliabili usando la spada), dei cartonati fuori da un’edicola, una rivista letta da una guardia, nonché svariate immagini di pin-up appese in giro.
20) Nella versione giapponese del DLC delle missioni VR, è possibile trovare una spada di legno chiamata “Spirito di Snake”. Se usata al posto della propria tipica katana, la spada “parla” in sottofondo con la voce di Snake, commentando le azioni di Raiden e la situazione in generale.
21) Per ragioni ignote, la spada venne rimossa nella release internazionale del DLC. Qualcuno specula ipotizzando che il motivo possa essere la dipartita –non per sua volontà- di David Hayter (storico doppiatore di Snake) da Kojima Productions: dopotutto, non è stato coinvolto nello sviluppo di Metal Gear Solid V (che probabilmente era già iniziato ai tempi dello sviluppo del DLC di Rising).
22) In termini di gameplay, Rising è il Metal Gear dai ritmi più rapidi. Come risultato, anche la fase narrativa risulta estremamente più concisa rispetto agli altri giochi della serie. Stando alle parole di Kojima, il gioco è pensato per regalare divertimento “stupido e sconsiderato”, in netto contrasto con i toni regolari della serie.
23) La stanza dei server in cui ci si imbatterà durante il gioco ha la forma di un cervello. È possibile notarlo tramite il radar.
24) La versione giapponese del gioco per Xbox 360 venne annunciata, ma cancellata prima della release. Probabilmente, la scelta è dovuta alla scarsissima popolarità di Xbox nel Paese del Sol Levante: durante la fase avanzata della scorsa generazione, le vendite della console hanno toccato minimi storici in Giappone, ed il disastroso lancio di Xbox One non ha fatto che confermare la cosa.
25) Stando a Yuji Korekado, il produttore del gioco, la storia di Rising è canonica all’interno dell’universo di Metal Gear, ambientandosi quattro anni dopo Metal Gear Solid 4. Insomma, rappresenterebbe cronologicamente di fatto l’ultimo capitolo della saga di Metal Gear.
26) Hideo Kojima invece la vede come una continuazione parallela della saga. Ha dichiarato infatti come non sia esattamente il futuro che aveva immaginato dopo a MGS4, dato che Platinum ha comunque avuto un’influenza profonda rispetto ad alcune scelte chiave del titolo. Essendo però uno spin-off, il creatore della saga ha lasciato parecchie libertà al team di sviluppo.
27) Il gioco venne annunciato all’E3 del 2009 sotto il nome “Metal Gear Solid (lighting bolt action): Rising”. Avvenne durante la conferenza Microsoft, il che confuse parecchio i fans: in primis, perché il brand di Metal Gear è sempre stato associato a Playstation, ma anche perché alcuni pensavano si trattasse di un’esclusiva. Il che è ironico considerando come il gioco non sia nemmeno uscito su 360, in Giappone.
28) Una demo del gioco venne inclusa nella HD Collection di Zone of the Enders. Zone of the Enders è prodotto da Kojima e pubblicato da Konami; presenta inoltre il character design dello stesso artista di quelli visti in Metal Gear. Sfortunatamente, la collection di ZotE fu afflitta da una moltitudine di problemi tecnici, e la demo di Rising non bastò a salvare il titolo.
29) Non è la prima volta che accade una cosa analoga: il primo Zone of the Enders conteneva infatti una demo di Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty. È ritenuta ancora oggi come una delle ragioni principali per il successo commerciale del titolo: il secondo capitolo, privo di demo di un Metal Gear pur essendo migliore del proprio prequel, venne quasi del tutto ignorato dal grande pubblico. Kojima crede ancora che si tratti di un errore nei calcoli riguardanti il momento più ottimale per la release.
30) Kojima ha rivelato che il tema di Rising è quello della vendetta. Tra i temi precedenti troviamo quello del “gene” (Metal Gear Solid), “meme” (Metal Gear Solid 2), “sensi” (Metal Gear Solid 4), e “pace” (Peace Walker).
31) Metal Gear Rising è il primo gioco della saga dai tempi di MGS3: Snake Eater che permette di salvare tramite Codec/radio.
32) Il gioco uscì un mese dopo Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge e nello stesso periodo di DmC: Devil May Cry. God of War: Ascension uscì qualche settimana dopo. Rispettivamente, i titoli totalizzarono un punteggio di Metacritic di 58, 86 e 80, mentre Rising riuscì a piazzarsi tra l’80 e l’83 (a seconda dell’edizione), risultando – stando alla critica – il secondo action migliore dell’anno.
Un anno indubbiamente florido per gli hack ‘n slash!
33) In Malesia la versione PC non è disponibile su Steam. L’unica spiegazione fornita riguarda come il gioco risulti acquistato da Sony in quanto esclusiva PS3 (per quanto riguarda l’Asia), anche se la cosa non giustifica di fatto la mancanza del titolo sullo store.
34) Prima della controversia con Konami, Kojima dichiarò la possibilità della realizzazione di un sequel, in futuro, ma solo se sviluppato da Platinum Games.
35) A riguardo, Hideo giustificò la scelta dicendo che “Nessun altro potrebbe farlo”.