Come ricorderete, abbiamo dedicato Maggio ai fumetti, ed a tutto quello che ci gira intorno, comprese un mucchio di curiosità e cazzata “easy to read”, comode da leggere sulla tazza. Ma Maggio è fondamentalmente il mese di Batman, che tra i suoi 75 anni (smaglianti e ben portati) ha dato annuncio del suo ritorno grazie alla faccia “solare” di Ben #SadBatman Affleck, una faccia che io vorrei già dimenticare ma che, purtroppo, non potrò archiviare fino all’uscita di Batman Vs Superman. Ma sapete… forse #SadBatman non è l’unica cosa che l’umanità (o parte di essa) vorrebbe dimenticare! Di bat-cazzate negli anni se ne sono viste parecchie e senza dover per forza citare i capezzoli di gomma di Batman & Robin (ops! Già fatto!), eccovi una carrellata de: “le 5 cose da dimenticare su Batman”! Enjoy!
Batman è uno stronzo
Ricordiamo Frank Miller per il suo celeberrimo ciclo de: “Il Ritorno del Cavaliere Oscuro”, su cui frotte di nerd (molti dei quali Nolan addicted) si staranno ammazzando di pippe nello stesso momento in cui state leggendo questa roba. Al di là di ciò ricordiamo Frank Miller anche per aver creato uno dei Batman più stronzi in circolazione, quello del del ciclo All Star Batman & Robin ambientato, ovviamente, fuori continuity e facente da prequel proprio alla storia di cui sopra (secondo la numerazione canonica, quindi, su Terra-31). La serie “All Star” fu una trovata del 2005 in cui la DC metteva nelle mani degli autori le storie dei personaggi, lasciando che loro facessero e scrivessero il cazzo che gli pare. Il Batman di cui parliamo qui è, nella mente di Miller, un bastardo patentato (più che “goddammed”!) che in pratica rapisce Dick Grayson poco dopo la morte dei genitori (“sei stato arruolato per una guerra”, gli dice al ragazzino mentre ancora si piscia nei pantaloni) e lo costringe a pane e cipolle nella Bat-caverna. Ma la cazzimma non finisce qui, perché quando poi Alfred tenterà di aiutare il giovane Grayson portandogli un hamburger, Batman rifilerà al povero, vecchio, maggiordomo pesanti coppini perchè oh! È il fottuto Batman che comanda! Tu fila a pulire la Bat-mobile che è sporca di guano! A causa dei ritardi nei disegni di Jim Lee (e mica cazzi) All Star Batman & Robin non è stata mai terminata, e purtroppo non sapremo mai se il povero Dick è sopravvissuto al trattamento da schiavo riservatogli dal Pipistrello. Nonostante fosse stato promesso un secondo ciclo di albi, All Star Batman & Robin è tipo sparita dalla circolazione, i segni dei coppini sulla scoccia di Alfred invece no, quelli ci sono ancora.
Batman spara alla gente
Elenchiamo rapidamente le caratteristiche fondamentali di Batman: c’ha i soldi, c’hai muscoli, c’ha i genitori morti, ha un’identità segreta, ha un costume bellissimo, una macchina uber cafona e la tana piena di cacca di pipistrello e, ovviamente, non spara alla gente… no spetta, questa non è proprio giusta! La storia vorrebbe che, essendo stati i suoi genitori vittime di un’arma da fuoco, Batman non usi armi da fuoco, il che ha un bel significato e anche una discreta logica. Eppure negli anni diversi autori hanno dimenticato questa caratteristica fondamentale del Pipistrello, tanto che Batman ha impugnato le pistole (facendo anche fuoco, of course) diverse volte, ed ha persino impugnato ed usato la stessa pistola con cui furono uccisi i suoi genitori (era il ciclo Year Two)! Prima che quest’ultima notizia faccia crashare le vostre menti in un WHAT THE FUCK di proporzioni bibliche, sappiate che tutte le storie in cui Bats impugna armi da fuoco sono ormai fuori continuity (grazie ai numerosi “reset” tipici di casa DC), come anche la storia in cui, tra le altre cose, ha sparato a Dracula. Dai le pistole a Batman e ti combina un macello… bha(tman)!
Batman si fa di steroidi
In verità più di una volta ci è venuto il dubbio… che dai! Come fa uno a mantenersi così scolpito e muscoloso se fondamentalmente passa il poco tempo libero che ha a cazziare Alfred e andare a fare il ringalluzzito? Scherzi a parte, Batman è stato effettivamente vittima della cosiddetta “roid rage”, ossia la “rabbia da steroidi”, di cui fu affetto per un periodo quando, dopo aver miseramente fallito nel tentativo di salvare una tizia, cominciò a testare su sé stesso gli effetti del “venom” che, come saprete, si spara Bane nelle vene per spezzare le spine dorsali della gente (ROTFL!). Ma cos’è il venom se non, fondamentalmente, una bomba di steroidi? E così il mondo assistette ad un Batman schizzato e paranoide, vittima di allucinazioni e forse anche con le pallette mosce. La situazione si fece così assurda che Bruce chiese ad Alfred di chiuderlo in casa per un mese, così da non poter uscire per farsi la dose… una roba da liceo, siamo onesti, ed anche molto pezzente per uno che dovrebbe prendere a calci in culo i super criminali. Come che fu, Batman ne uscì e del venom si riparlò solo in stretta connessione a Bane, cosicché la gente mai ricordi che il suo super eroe, il più ligio tra tutti, è stato, per un po’, un tossico del cazzo!
Batman non è proprio una roba originale
Come forse (non) saprete, Batman è stato creato da Bob Kane e Bill Finger, sebbene Kane (rinomatamente stronzo) abbia fatto in modo, negli anni, da essere accreditato come unico padre del Pipistrello. Come che sia, si è sempre detto che Kane non era proprio una cima ed anzi, è abbastanza appurato che questi abbia avuto diversi ghost writer che lavoravano per lui, manco fosse il Kingpin del fumetto USA. Al di là di Kane, e di quanto fosse stronzo, la sua poca fantasia (e pure Finger, comunque, non era un genio) ci porta a una questione spinosa: che vi piaccia o no Batman non è una roba originale. Cioè: sì, l’idea di un uomo vestito da pipistrello lo è, ma le caratteristiche fondamentali del personaggio, finanche le sue abilità e il suo modo di fare, sono una frullata di diversi tizi più o meno celebri negli anni ’30 e ’40 tra cui: The Phatom, Doc Savage, Dick Tracy e L’Uomo Ombra (o “The Shadow” se siete anglofoni). Proprio quest’ultimo (di cui c’è anche un film discreto con Alec Baldwin), era un personaggio amatissimo grazie a fumetti e radio-racconti che spopolavano nell’America degli anni ’30. Tra le caratteristiche di The Shadow ricordiamo: l’essere un miliardario, ammantarsi di nero per nascondersi nelle ombre, combattere il crimine instaurando nei villanzoni il terrore psicologico, avere dei nemici bislacchi e dotati di abilità sovrumane, avere ottime doti investigative e, infine, avere ricevuto un addestramento specializzato nel combattimento. Ora fermatevi un attimo: chi vi ricorda?
TRIVIA: fanculo ai Nolan addicted, la trama di Batman Begins è sputata quella delle origini di The Shadow. Non ci credete? Recuperati il film, pirletti!
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Batman è incontinente
Ogni nerd che si rispetti deve voler bene a Kevin Smith, non fosse altro perché è uno dei pochi nerd di successo (mediatico) degli anni ’90 e perché, siamo onesti, la diatriba su Star Wars di Clerks è scolpita nella memoria di tutti i fan della Forza (e pure qualcuno dello Sforzo). Ma Kevin Smith, per quanto sia piacione, pacioccone e amabilmente coglione, ha avuto l’ardire, giusto qualche anno fa, di dirigere alcune trame di Batman su cui hanno tutti rapidamente messo una pietra sopra. La prima era stata Batman: Cacophony in cui un (neanche troppo) velatamente Joker ricchione scambiava con Batman alcuni dialoghi niente male e lì, un po’ per fiducia, un po’ per affetto, a Smith si era dato credito, il problema è che qualche anno dopo è arrivato Batman: The Widening Gyre (titolo che suona più o meno come “roteare in giro” o “roteare nel giro”), e le cose sono andate male. La storia di cui sopra, infatti, è forse una delle peggiori storie del Pipistrello, nelle cui battute finali Bats intasca anche un’epica figura di merda. Tutto comincia con Poison Ivy che, rintanatasi ad Arkham, ha messo su un enorme giardino di super maria, con cui Batman finisce anche per sballarsi. Nel corso della storia in sei albi, tra le altre, il Bat pesterà la povera Silver St. Cloud la quale altra pretesa non aveva che una trombatina e, in un tripudio di figure di merda, nell’albo 6, Batman confesserà persino che, nel corso di una delle sue primissime missioni, in seguito ad un’esplosione troppo forte, finì per farsela letteralmente nei pantaloni. Per fortuna l’intera serie non risulta canonica e, ad essere onesti, non è neanche mai stata conclusa, tant’è che dopo anni la storia è ancora ferma al volume 6… e probabilmente così resterà per sempre, che un Batman incontinente non piacerebbe manco alla lega pensionati uniti.
MENZIONE D’ONORE
Bat-Mite
Che nel corso della cosiddetta “Silver Age” (gli anni che vanno più o meno dal ’50 al ’70) la situazione nei fumetti fosse leggermente sfuggita di mano è cosa arci-nota. Quel che la DC vorrebbe farci dimenticare è però uno dei personaggi più scemi e fondamentalmente inutili della bat-storia: Bat-Mite. Ma chi o cosa è Bat-Mite? Trattasi di una creaturina extradimensionale che, similmente a Mr. Mxyzptlk non corrisponde a un vero e proprio villain, ma solo a un orrido cagacazzi. Bat-Mite è come un ragazzino che fa scherzetti ai vicini, è in pratica il Dennis la minaccia (extradimensionale) della Bat-famiglia. Insieme a robe come Asso, il Bat-cane, rappresenta uno dei punti più tristi della storia del Pipistrello ma, a differenza di quest’ultimo, Bat-Mite è – per fortuna – fuori dalla continuity, è appare occasionalmente solo nel ciclo Elseworlds. Unico momento in cui è effettivamente apparso in una storia canonica è durante il corso di Grant Morrison: Batman R.I.P. In cui Bruce, ormai prossimo alla morte ha, tra le varie allucinazioni, anche una visione di Bat-Mite. Lì la critica dice che il personaggio sarebbe una metafora dello stato mentale alterato di Batman nell’attimo pre-morte, e blablablabla… secondo noi Morrison voleva solo levarsi uno sfizio del cazzo. E chi siamo noi per privarlo di tale sfizio?! Bella per te Grant!