Curiosità scientifiche: quante ne conoscete?

Diciamocelo: una buona sintassi, magari condita con un po’ di terminologia scientifica, ci fa sempre fare bella figura. Ci posso mettere la mano sul fuoco, tutti almeno una volta nella vita abbiamo provato l’ebrezza di poter sfoggiare tutto il nostro sapere, soprattutto davanti a persone che ci stanno sulle scatole. Non c’è nulla di cui vergognarsi, è un sentimento squisitamente umano, che accresce per un po’ il nostro ego e ci fa sentire meglio. In tal senso sarebbe meglio dedicare più tempo agli studi piuttosto che leggere le cavolate che scriviamo su Stay Nerd ma in ogni caso e a prescindere dalla vostra media scolastica, un’occhiata veloce a queste 5 curiosità scientifiche la dovreste dare. Non sia mai che vi lasciate sfuggire l’occasione di sembrare più colti.

Miodesopsie: questi strani filamenti trasparenti

Miodesopsia

Avete presente quei filamenti trasparenti visibili, di tanto in tanto, quando guardate il cielo? Sono alieni? Sono dei parassiti? O qualsiasi altra ripugnante forma di vita intenta a colonizzare il vostro occhio? Nulla di tutto questo! Intanto iniziamo ad usare la terminologia adatta: stiamo parlando delle Miodesopsie. Benché il fenomeno sia per lo più casuale, ci sono un buon numero di persone che, vista la frequenza della cosa, devono ricorrere a trattamenti medici specifici. Per tanto se vi capita solo di raro, o non vi è mai capitato, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Ma cosa sono, in parole povere, queste Miodesopsie? Questi filamenti sono causati dal deterioramento del corpo vitro (una sostanza che di fatto riempie la maggior parte dell’occhio) la quale perdendo parte della sua integrità (o meglio la denaturazione di sostanze in esso contenute), ha come risultato finale la sovrapposizione di questi filamenti all’interno del campo visivo.

Pareidolia: immagini e volti sacri ovunque

curiosità scientifiche

A prescindere dal vostro credo, vi sarò capitato di riconoscere immagini o volti sacri nei posti più disparati. La silhoutte di Gesù Cristo su del legno, il volto della madonna all’interno di una macchia di pomodoro e così via. Per un numero sempre più crescente di invasati, qualsiasi avvenimento del genere è da ritenersi come manifestazione della volontà divina. Nulla di più sbagliato, la scienza ha da tempo risposto a questo quesito, solo che nessuno si è preso la briga di spiegarlo all’interno delle scuole. In realtà la Pareidolia è un fenomeno abbastanza semplice: il nostro cervello è abituato a vivere in un mondo in cui i segnali visivi sono per lo più riconoscibili, quand’esso si trova di fronte a forme disordinate, automaticamente cerca (ingannandovi) di far combaciare queste forme con un’immagine conosciuta. Nulla di complicato, o di divino: semplicemente un interessante fenomeno scientifico.

Perché il Pop Corn scoppia? 

7015753-popcorn-food

I Pop Corn, golosissimi snack che da anni accompagnano le nostre serate passate al cinema o sul divano di casa. Prepararli è facile, persino Homer Simpson ci riuscirebbe però, a differenza di molti altri cibi al momento della cottura questi scoppiano. Non è insolito vedere “trasformazioni” durante la preparazione di qualsiasi pietanza però, a memoria, penso solo i Pop Corn siano così atipici. Perché succede tutto ciò? Iniziamo dalle basi, i chicchi di mais sono composti essenzialmente da amido e acqua, racchiusi in un involucro giallo chiamato pericarpo. Questo guscio è sia molto resistente e al tempo stesso un ottimo conduttore di calore. Riscaldandosi, il pericarpo si comporterà né più né meno come una piccola pentola a pressione. L’acqua all’interno diventerà subito vapore e di conseguenza, raggiunta una certa pressione, esploderà facendo gonfiare verso l’esterno l’amido contenuto nel pericarpo.

Come mai i serpenti fanno la muta?

solid_snake_by_kojiro39-d4mz55s

Tutti sanno che i serpenti sono famosi per essere letali grazie al loro veleno (non tutti ovviamente). Alcuni sapranno anche che questi rettili in alcune fasi dell’anno compiono la muta, ovvero cambiano completamente la loro pelle. Perché? Per motivi igienici? Per essere più “fighi” per il rituale dell’accoppiamento? Nulla di tutto questo ovviamente. La pelle dei serpenti a differenza di quella umana, la si potrebbe definire “fissa”, nel senso che questa non si rigenera col tempo né si adatta ai cambiamenti fisiologici del serpente; in poche parole l’animale crescendo di dimensioni finirà per avere una pelle troppo piccola, un po’ come se noi dovessimo indossare lo stesso abito per tutta la vita. Ecco quindi l’importanza della muta.

Perché non riusciamo realmente a capire perché piangiamo?

tear

Ammetto che il “titolo” suona male e leggermente contorto eppure è così, la scienza, anche a seguito di tanti studi, non è riuscita a dare una risposta certa e incontrovertibile sul “Perché piangiamo?”. Ciò che è certo, è che nelle prime fasi di vita il pianto rappresenta per il neonato un mezzo comunicativo indispensabile, attraverso il pianto il neonato può esprimere diverse condizioni dal dolore, passando anche per una semplice richiesta di essere in contatto con la madre alla più ovvia e umana delle sensazioni: la fame. Con l’età adulta i motivi per piangere sono molteplici e variegati, eppure nonostante alcune teorie non riusciamo a spiegare come mai l’uomo sfoghi e manifesti emozioni profonde attraverso il pianto. Per alcuni il pianto, offuscando la vista, crea una sorta di “barriera bianca” e al tempo stesso un modo per esprimere sottomissione, il che ovviamente va in contrasto con tutti i “pianti di gioia” e via dicendo. Altri ipotizzano che attraverso le lacrime l’uomo si depuri da alcune sostanze prodotte durante i momenti di forte emozione che hanno scatenato il pianto. Sui i tipi di pianto c’è stato anche uno studio scientifico-fotografico che ha dimostrato che a seconda del tipo, le lacrime assumono forma e dimensioni diverse. Insomma ci sono molti studi, provenienti da più campi, eppure non sappiamo ancora rispondere alle più semplice e interessante delle domande: perché?