Brividi e misteri con la regina del giallo
Siamo certi che Agatha Christie non abbia bisogno di grandi presentazioni: autrice prolifica nonché vera e propria regina del mistero, seconda sola all’immortale Jessica Fletcher, la scrittrice britannica è universalmente nota per le indagini delle sue creature: Miss Marple e Hercule Poirot.
Proprio quest’ultimo, interpretato da Kenneth Branagh, sarà il protagonista della più recente trasposizione di uno dei classici dell’autrice britannica. Stiamo parlando ovviamente di Assassinio sull’Orient Express, produzione dal cast spaziale uscito nei cinema italiani il 30 Novembre.
Con l’occasione noi di Stay Nerd vi consigliamo le 5 migliori storie di Agatha Christie; preparate la lente di ingrandimento e venite a indagare con noi!
C’era una volta (Death Comes as the End)
Iniziamo con un romanzo che spicca nella produzione di Agatha Christie per la sua particolarità rispetto al canone. Niente tazze di tè, niente baffi brillantinati, niente arcigne signore e maggiordomi colpevoli in questa storia: siamo a Tebe nel 2000 a.C. e una serie di morti misteriose funestano la famiglia di Renisenb, fresca vedova tornata a vivere nella casa paterna. Ispirata dai viaggi nel Medio Oriente intrapresi col secondo marito, l’archeologo Max Mallowan, in queste pagine l’autrice infonde tutto il suo amore per la storia antica, senza dimenticare, ovviamente, di farcire il tutto con un gran numero di morti e una romantica storia d’amore. Questo romanzo del 1944, vero e proprio precursore del giallo storico, è l’unico dell’autrice a non essere ambientato nel ventesimo secolo, nonché una delle poche opere della Christie a non essere mai stata adattata sullo schermo, ma non temete: BBC ha già annunciato di essere al lavoro su una miniserie dall’omonimo titolo.
L’assassinio di Roger Ackroyd (The Murder of Roger Ackroyd)
Un giallo costruito con la minuzia di un meccanismo da orologio, nonché uno dei più sconvolgenti plot-twist nella bibliografia della Christie. L’assassinio di Roger Ackroyd è la terza avventura del detective belga Hercule Poirot, o come viene chiamato in quest’opera Porrot, reclutato per scoprire la verità dietro la morte del facoltoso Mr. Ackroyd. Rifacendosi all’illustre esempio di Conan Doyle, il caso ci viene raccontato dal Dr. Sheppard, amico della vittima e assistente del detective in questa intricata e sconvolgente vicenda dal finale sorprendente. Vorremmo dirvi di più, davvero, ma rovinarvi la lettura sarebbe un vero crimine.
Ritratto incompiuto (Unfinished Portrait)
Secondo dei sei romanzi pubblicati nell’arco della carriera con lo pseudonimo di Mary Westmacott, Ritratto incompiuto si contraddistingue per la sua componente autobiografica: la protagonista del romanzo si trova, come la Christie alcuni anni prima, nel bel mezzo di un divorzio, divorata da episodi depressivi e pensieri suicidi.
La regina del mistery, infatti, è a sua volta protagonista di un mistero, quello della sua sparizione nel dicembre 1926, dopo la richiesta da parte del primo marito, Archie, di concedergli il divorzio. Dopo l’ennesimo litigio e l’abbandono del tetto coniugale da parte del marito, Agatha sparisce per dieci giorni, abbandonando l’auto e i documenti vicino a una cava di gesso. Niente di tutto ciò viene menzionato nell’autobiografia dell’autrice e due dottori dell’epoca le hanno diagnosticato un’amnesia dovuta al carattere psicotico di quella che può sembrare a tutti gli effetti una fuga dissociativa, ma un’altra opinione piuttosto diffusa all’epoca riguardava un sordido piano della donna per scomparire facendo ricadere la colpa della propria morte sul fedifrago compagno di vita. Probabilmente non scopriremo mai la soluzione di questo mistero, anche se ci piace immaginare che quell’amnesia sia dovuta a un incontro con il Dottore, come raccontato nell’episodio The Unicorn and the Wasp di Doctor Who.
Dieci piccoli indiani (Ten Little Niggers / And Then There Were None)
Il romanzo giallo più conosciuto al mondo, nonché uno dei libri più venduti di tutti i tempi, a questo capolavoro del 1939 non manca nessuno degli elementi necessari a catturare l’attenzione del lettore: un’isola tagliata fuori dal mondo, una filastrocca macabra (più volte modificata nel corso delle edizioni, fino alla definitiva sostituzione degli indiani ai negretti del testo originale di Frank J. Green), dieci criminali riuniti attorno alla stessa tavola. Dubitiamo che non abbiate mai sentire parlare di questa storia, ma anche se avete già letto il romanzo, non manchiamo di consigliarvi la miniserie in 3 episodi prodotta da BBC nel 2015, che pur discostandosi dalla traccia del libro, coglie alla perfezione l’atmosfera delle storie di Agatha Christie.
Sipario (Curtain)
Ultima avventura di Hercule Poirot e ultimo romanzo pubblicato in vita da Agatha Christie, alla fine del 1975, il cerchio si chiude con il ritorno del detective e del suo assistente Hastings a Styles Court, teatro della prima indagine su suolo britannico di Poirot. Questa avventura, scritta dalla Christie nel 1940 e inizialmente programmata per una pubblicazione postuma, segna la morte del protagonista più famoso dell’autrice, da lei stessa definito “un pesante fardello”, che passerà alla storia come l’unico personaggio immaginario a ricevere un necrologio sul New York Times: in prima pagina, il 6 agosto 1975 (subito dopo la fine della pubblicazione sulla rivista Ladies Home Journal), si legge della scomparsa di “Hercule Poirot, detective belga […] la cui carriera, come raccontata nei romanzi della signora Agatha Christie, sua creatrice, è una delle più illustri nel mondo della narrativa”.
Tuttavia l’eredità del grande investigatore non è andata perduta e, come già successo a Sherlock Holmes, protagonista di svariati apocrifi, nuove avventure degli anni d’oro di Monsieur Poirot sono state narrate nei romanzi The Monogram Murders e Closed Casket, commissionati alla scrittrice britannica Sophie Hannah dagli eredi della famiglia Christie.