C’è qualcosa nella serie Gotham che proprio non abbiamo digerito. Saranno le tipiche impressioni post episodio pilota (che poi magari verranno ampiamente confutate in futuro), ma ci sono diverse cose che ci hanno lasciato un tantinello “meh” e che, come saprete, abbiamo ampiamente discusso nel nostro apposito articolo. Tuttavia, non lo neghiamo, c’è una fascinazione verso il progetto Gotham cui difficilmente un bat-addicted riesce a resistere. Che si faccia parte di chi è riuscito a farsi mandare giù la caratterizzazione dei personaggi, o di chi invece la sta criticando, quel che è il fulcro dell’attenzione dello spettatore è Gotham… l’oscura, bellissima città che fa da sfondo alle vicende e che ormai si è ampiamente radicata nell’immaginario collettivo. C’è qualcosa in Gotham che non può essere ignorato, come il canto di una sirena che richiama l’attenzione e rapisce i sensi. Qualsiasi sia la sua veste, città gotica o moderna, “burtoniaia” o “nolaniana” la città di Gotham resta sempre matrice di un fascino irresistibile, fatto di quartieri malfamati, vicoli bui ma anche tantissimi luoghi ormai impressi nella memoria. Ecco perché, nonostante tutto, ci siamo fatti un giro per la Gotham dell’omonimo telefilm. Perché avevamo il bisogno intrinseco di scoprirne i segreti e, metti, confidarvi qualcosa che forse non avevate percepito! Largo allora a “6 cose che forse non hai percepito di Gotham”. Potete anche chiamarli easter egg se vi va…

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Wayne Manor

Da che mondo è mondo non c’è Bruce Wayne (e Alfred) senza un Wayne Manor, aka – per i non anglofoni – magione Wayne. Come è ovvio anche in Gotham è presente una sontuosa villa per la famiglia Wayne per le cui riprese esterne il telefilm ha optato per il Webb Institute, un college privato di ingegneria in quel di Glen Cove (New York). Il Webb, con la sua architettura così squisitamente retrò è una scelta più che perfetta per dare “corpo” all’immaginario della villa dei Wayne e questo è evidente per tutti. Pensate, è così evidente che quella di Gotham non è l’unica produzione legata a Batman che ha fatto del college la scelta “giusta” per la famiglia Wayne. Forse non ve ne sarete accorti ma lo stesso edificio è stato utilizzato anche per i bat-film di Joel Schumacher! In Batman Forever, in particolare, ci sono diverse scene che comprovano la cosa.

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Gotham Central

A qualcuno il nome di cui sopra rimanderà semplicemente all’arcinoto distretto di polizia di Gotham. Male… molto male, perchè Gotham Central è una serie a fumetti di incredibile spessore in cui si incastra una storia (Una vita a metà) veramente, ma veramente bella. La serie, neanche a dirlo, si incentrava sulla vita del commissariato di Gotham e, per la precisione, di quella della sezione “Grandi Crimini”, un ramo della omicidi che si interessa ai crimini commessi dai “freak” ossia da gentaglia in costume. Ideata dagli sceneggiatori Greg Rucka e Ed Brubaker, la serie si poneva l’obiettivo di parlare di Gotham attraverso le indagini della polizia evitando il più possibile le apparizioni dei personaggi di rilievo (Batman in primis). E questo cosa vi ricorda? Esatto! La serie Gotham! Ecco perché i fan duri e puri si aspettavano dalla serie tv tutta una serie di influenze prese di peso dalla serie a fumetti di cui sopra. La risposta più corretta è: bho?! Con un solo episodio alle spalle è difficile dirlo ma ci sono due o tre indizi importanti che, se confermati, potrebbero portare a grandi storie sul piccolo schermo. Su tutto, infatti, abbiamo visto due importanti personaggi come Montoya e Allen (evitiamo possibili spoiler in merito…) ma sappiate che per quanto riguarda Allen, egli è morto nella serie a fumetti a causa di un mezzo casino che implica diversi poliziotti corrotti del dipartimento. Alla sua morte, tuttavia, il suo corpo divenne ospite di un’entità della vendetta nota come Lo Spettro diventando, a tutti gli effetti, un supereroe. Ora… non sappiamo se le cose andranno così ma la supposizione di per sé è già interessante.

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Renee Montoya

Quello di Montoya è un personaggio molto più profondo di quanto si aspetterebbe uno spettatore alle prime armi, e quindi a digiuno del bat-universo. Creata nella bellissima serie degli anni ’90, Montoya è poi confluita nell’universo fumettistico avendo un ruolo fondamentale nella serie Gotham Central in un cui è protagonista del miglior arco narrativo in assoluto a tema “gotham police”. Montoya è inoltre un personaggio saffico, che nei fumetti ha bazzicato per qualche tempo Batwoman! Ma cosa c’entra tutto ciò con Gotham? Visto che ci siamo… vi sarà sicuramente saltata la pulce al naso quando, nel corso dell’episodio, il detective Renee Montoya si presenta in tarda serata a casa di Barbara Kean (moglie di Jim Gordon) per redarguirla proprio su Jim. Nel corso di un rapido scambio di battute Montoya dice alla donna “lui ti conosce? Quanto ti conosco io?”. La cosa non solo evidenzia un evidente retroscena che certamente sarà approfondito, ma anche un certo “feeling” tra le due donne.

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Why so serious?

Come saprete/intuirete/vedrete molti dei personaggi presenti in Gotham altro non sono che i villain di domani. Alcuni di essi sono pericolosamente connessi alla polizia della città… il che ci fa pensare che i dubbi di chi crede sia corrotta sono più che legittimi (guess what?!)… come che sia c’è qualcuno che gli spettatori stanno sicuramente aspettando con ansia e parliamo ovviamente del Joker. Ora, vogliamo essere sinceri: ci sono almeno un paio di motivi per cui non crediamo che il Joker si vedrà. In primis è perché è un villain così profondamente radicato nella vita di Batman che quasi non avrebbe senso mostrarlo al mondo se tra i piedi non può avere altro che un piccolo e fregnone Bruce Wayne. In secundis c’è lo spettro di un Joker culturalmente pop che ancora aleggia nell’aria, quello di Heath Ledger, cui ogni confronto sarebbe una partita persa. Eppure ci sono tanti indizi anche solo nel pilot che suggeriscono che un Joker (uno in divenire magari) sia già in giro per Gotham. Tra questi alcuni graffiti sui muri, taluni sempliciemente presenti con la scritta “SMILE”, senza dimenticare la scena in cui Fish Mooney sta facendo un’audizione per un comico e il suo candidato è un tizio magrolino, nevrotico e nervoso con una particolare predilizione per le battute vecchie… ora, non vi si sta dicendo che costui potrebbe (come no) essere il Joker. Vi si sta dicendo solo di stare attenti… tutto qui.

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Sarah Essen

Compara solo per una manciata di secondi, ma tipo così pochi che non l’avranno manco pagata, Sarah Essen è un personaggio del bat-universo discretamente “minore” ma importante nell’economia del personaggio di Jim Gordon. Il personaggio del serial è il capitano di Jim e Harvey, tant’è che la vediamo assegnare loro il primo caso importante della loro carriera e, soprattutto, è di qualche anno più grande (se non coetanea) dei due. Quella del fumetto invece non da ordini a Gordon, ma ne prende essendo un tenente del dipartimento del Commissario ed è di 12 anni più giovane di Jim. Ma perché questa spiegazione, e perché è importante? Perché il personaggio, almeno nei fumetti, ebbe una relazione extra-matrimoniale con Gordon, creando non pochi problemi al matrimonio del Commissario. Non sappiamo se le cose andranno così anche nello show, certo è strano che si sia scelto di introdurre nel plot (ma in forma diversa) un personaggio così specifico nell’economia di un telefilm che fa proprio di Gordon il protagonista.

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Chi è l’assassino dei Wayne?

Ma Gotham non è solo trame sottese e nuovi status quo per personaggi ben noti (metti, il Pinguino) ma è soprattutto la riscrittura (o parte di essa per meglio dire) di un momento fondamentale nella storia della città: l’omicidio dei Wayne. Perché? La cosa non è semplice. In origine, come saprete, la coppia di Thomas e Martha Wayne fu uccisa da un ladruncolo da quattro soldi, l’archetipo del ladruncolo da vicolo per antonomasia: Joe Chill. Nonostante qualche parziale riscrittura, la storia era sempre stata abbastanza semplice: Chill alla ricerca di un furto facile, rapina a mano armata i Wayne e li fredda sul posto davanti agli occhi di Bruce. Il risultato è che da quel trauma nascerà Batman e bella lì, il risultato non cambierà certo con Gotham. Il punto è che il serial sottende che dietro alla morte dei Wayne non ci sia un semplice ladruncolo, ma qualcosa di più… una sorta di cospirazione o sort of che per qualche motivo ha causato la morte dei coniugi più celebri di Gotham. Del resto, ad essere sinceri, serviva per forza una motivazione più profonda dietro al caso Wayne, o non si sarebbe avuto un pilot degno di nota e che giustificasse in qualche modo un’indagine lunga tale da giustificare una stagione tv… perché il solo Joe Chill non avrebbe avuto lo stesso effetto. Benché sia ancora tutto allo scuro, c’è un dettaglio nella vicenda che solletica non poco i nostr bat-neuroni. Quando viene interrogato in merito all’aspetto dell’assassino, il piccolo Bruce dice che indossava una “maschera nera”. Ora, se è ovvio che un assassino non indosserebbe altro colore che il nero, è quanto meno singolare la scelta delle parole ed ammettiamo che la nostra fantasia non può che rimandare a un certo villain con la passione per le maschere…

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