I nostri film sulla truffa preferiti
I film sulla truffa hanno sempre avuto un fascino particolare, sul grande schermo: colpi di scena, ingegnosità strabiliante, attori e attrici con la faccia da schiaffi o l’ingenuità di un bambino, assi nelle maniche come se piovesse, scenari sempre diversi. Insomma, un calderone cui hanno attinto i più diversi registi nel corso della storia del cinema, per fornire a noi spettatori storie sempre più interessanti: a volte ci hanno fatto schierare dalla parte dei truffatori, a volte abbiamo empatizzato per i poveri truffati, ma in un modo o nell’altro siamo sempre rimasti attaccati alle poltrone fino alla fine del film.
Abbiamo deciso di scegliere per voi e consigliarvi, i migliori film sulla truffa che il cinema abbia mai partorito. Buona lettura e, in caso ve ne manchi qualcuno, buona visione!
Film sulla truffa – La stangata – 1973, regia di George Roy Hill
Cominciamo con IL grande classico a tema: gli ingredienti ci sono tutti, dai truffatori con la faccia da canaglie e il cuore d’oro, al cattivo che merita solo di essere punito, passando per una colonna sonora che ha fatto la storia. Il film di Roy Hill è un capolavoro grazie al perfetto mix di tutti questi elementi. Vi basti pensare che i protagonisti erano i giovanissimi e talentuosi Robert Redford e Paul Newman, che la colonna sonora è stata riarrangiata da Marvin Hamlisch e che il film ha vinto ben 7 Premi Oscar. Da vedere, anche perché così finalmente capirete da dove viene quel motivetto che avrete sicuramente sentito fischiettare (e fischiettato) in giro.
Film sulla truffa – Prova a prendermi – 2002, regia di Steven Spielberg
Facciamo un balzo in avanti di quasi quattro decenni per suggerirvi un altro film. Ma anche in questo caso i talenti si sprecano, con Spielberg che dirige due ottimi Tom Hanks e Leonardo Di Caprio. La storia – basata su fatti realmente accaduti – non parla di una singola truffa, ma segue le avventure di Frank Abagnale Jr., un genio del raggiro che nel corso della sua breve ma fruttuosa carriera di imbroglione è riuscito a fingersi pilota, medico, avvocato e agente dell’Fbi, ingannando i poliziotti per anni. Alla fine è stato catturato, ha scontato la sua pena ed è stato assunto dai suoi inseguitori come analista. Uno dei rari casi in cui il crimine effettivamente ha pagato. Da vedere perché Tom Hanks, Leonardo Di Caprio e Steven Spielberg, insieme, sono un trio imperdibile.
Film sulla truffa – The wolf of Wall Street – 2013, regia di Martin Scorsese
Rimaniamo sul filone Di Caprio per un film che ha tutto un altro tono: a essere truffati, in questo caso, saranno i piccoli risparmiatori – ingannati dall’eloquio insistente e convincente di Jordan Belfort, che vende loro le cosiddette penny stock, azioni dal valore bassissimo, guadagnando cifre astronomiche grazie alle commissioni di vendita. L’ascesa e la caduta di questo truffatore e dei suoi complici – anche in questo caso, tutti ispirati a personaggi realmente esistiti – si snoda tra droghe, sesso, ostentazione di ricchezza ed eccessi di ogni tipo. Una storia in cui la truffa passa quasi in secondo piano, perché riesce a raccontare, in tono leggero e scanzonato, il marcio che si annida dietro le mura del mercato azionistico. Da vedere perché la storia è vera e vi farà mettere il naso dietro le quinte di una ricchezza senza confini.
Film sulla truffa – Wall Street e Wall Street, il denaro non dorme mai – 1987 e 2010, regia di Oliver Stone
Rimaniamo nei confini di Manhattan per raccontare ancora l’avidità dei broker: Michael Douglas, nei due film usciti a distanza di più di 25 anni l’uno dall’altro, veste i panni di Gordon Gekko, vero e proprio squalo della finanza alle prese con affari poco trasparenti. In entrambi i film, le informazioni – o meglio, l’asimmetria informativa – risultano al centro della trama. Nel primo caso, l’accesso ad alcune informazioni riservate permetterà a Gekko di concludere alcuni affari milionari, prima, e di essere arrestato, poi; nel sequel, invece, essere a conoscenza dello stato finanziario di alcune grandi industrie gli permetterà di prevedere la crisi del mercato del 2008. Entrambi i film sono girati con lo stile asciutto e pulito di Oliver Stone e valgono più di una visione. Soprattutto il primo, secondo noi, che ha avuto il merito di consegnare all’Olimpo dei personaggi cinematografici il cinico Gordon Gekko. Da vedere perché capirete da dove arriva un certo stile di vita – lavorativo e umano – degli operatori di borsa.
Film sulla truffa – American Hustle – 2013, regia di David O. Russell
Uno dei film più belli degli ultimi anni, secondo noi: un cast stellare (Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams, Jeremy Renner e Jennifer Lawrence, solo per rimanere sui protagonisti) e una storia ambientata negli anni ’70 che vede l’intreccio di politica, affari, mafia e tradimenti. Anche in questo caso, il materiale di base nasce da un’indagine reale che l’FBI mise in piedi per smascherare la corruzione tra i membri del Congresso statunitense: il supporto di due noti truffatori – interpretati da un irriconoscibile Christian Bale, alle prese con una delle sue più straordinarie modifiche corporee, e da una meravigliosa Amy Adams – fu fondamentale per le tecniche di raggiro, coercizione e inganno necessarie per svelare gli sporchi affari della politica del tempo. Da vedere perché non c’è un momento in cui la tensione scende in tutto il film.
Film sulla truffa – Luna di carta – 1973, regia di Peter Bogdanovich
Torniamo agli anni ’70 per chiudere questo elenco di film a tema. L’ambientazione, stavolta, è quella del Kansas della grande depressione, in cui si muove il protagonista, un giovane Ryan O’Neal (che ritroveremo anni dopo nei panni di Barry Lindon) che impersona un predicatore con un dente d’oro che prova a vendere bibbie di lusso alle neo-vedove. Il sorriso smagliante gli permette di chiudere ben più di un affare, ma alla lunga dovrà cambiare strategia: gli arriverà in soccorso una bambina, orfana e già fumatrice a nove anni, Addie, che mostrerà un vero e proprio talento per l’arte della truffa. Da vedere perché se c’è una cosa che questi film hanno insegnato allo spettatore è non fidarsi mai di nessuno, nemmeno dei bambini.