Non solo grandi saghe da centinaia di episodi: sette anime su Netflix brevi e con qualcosa da dire

Siete alla ricerca di anime un po’ insoliti e particolari da guardare su Netflix? Non temete: ce n’è per tutti i gusti. Di seguito una piccola lista di proposte per andare oltre i nomi arcinoti di serie ancora in corso da anni ed estendere i propri orizzonti. Se preferite, ne ho parlato anche via podcast su Japan Wildlife. Fatta questa precisione, cominciamo questo viaggio tra gli anime di Netflix un po’ diversi dal solito.

Great Pretender

Great Pretender, prodotto da Wit Studio (già apprezzato per l’ottima trasposizione anime di Attack on Titan) è un anime dal respiro internazionale. Partiamo in Giappone, con un piccolo imbroglione di nome Makoto Edamura. Nella sua ingenuità non poteva certo immaginare di essere ingannato a sua volta da Laurent Thierry, esperto truffatore francese che si fingeva un turista. Rivelando la sua identità, invita Makoto a unirsi al suo gruppo di truffatori specializzati e, quasi senza pensarci, il ragazzo accetta. Comincerà una serie di missioni dai metodi poco convenzionali, volte a raggirare solo ricchi criminali. E quando la situazione si farà complicata, Laurent darà sempre fondo alle proprie risorse per la riuscita dell’inganno. Tantissimi riferimenti alla cultura pop e a opere cult come Lupin III, Cowboy Bebop, il film Prova a prendermi, la serie Breaking Bad, coronati da “The Great Pretender” cantata dal sempiterno Freddie Mercury.

Kotaro abita da solo

In Giappone, i bambini imparano molto presto ad autogestirsi, pur mantenendo quel lato infantile che naturalmente può bloccarli e farli sentire in difficoltà. Se però uniamo a questa immagine il tropo del “ragazzo/a che vive da solo”, molto comune in anime e manga, avremo come risultato l’anime di Kotaro abita da solo.
Kotaro è protagonista di questo slice of life ed è un caso molto particolare: è fondamentalmente lasciato a sé stesso, nonostante sia seguito dai servizi sociali a causa di difficili vicissitudini familiari, ma possiede già un’autonomia fuori dal comune, tanto che a volte sembra esser lui a educare gli adulti che lo circondano a essere più responsabili. Nonostante le atmosfere leggere e simpatiche, tenetevi pronti a un velo di tristezza che potrebbe aleggiare nei momenti in cui il tema della genitorialità e della cura dei bambini si fa più incisivo.

Your Lie in April

Da bambino Kosei Arima si era subito rivelato un prodigio del pianoforte ma, dopo la morte della madre, sua severa insegnante, subisce un trauma psicologico talmente pesante che non riesce più a sentire il suono dello strumento. Solo incontrando Kaori Miyazono, violinista allegra e dal cuore appassionato, Kosei torna a suonare e addirittura si convince a partecipare a un’esibizione come pianista insieme a lei. Il ricordo della madre è sempre molto pressante ma grazie alla vicinanza di Kaori, Kosei ritrova finalmente la sua dimensione nella musica. Purtroppo, però, ci sarà da piangere su questo anime, quindi siete avvisati.

Romantic Killer

Anzu Hoshino conduce la vita che sognano molti di noi: ogni santo giorno gioca ai videogiochi, mangia cioccolata e si coccola col suo gatto. Un giorno, però, da un nuovo otome game appena iniziato, compare uno strano folletto che la costringe a iniziare una nuova vita in cui le sue cose preferite sono sequestrate e i suoi genitori partono lasciandola sola, tutto per potersi concentrare solo sulla ricerca di un fidanzato! Il problema è che Anzu non è assolutamente interessata ai ragazzi, vuole solo dedicarsi alle sue passioni e perciò cercherà di ribellarsi in tutti i modi ai cliché da shojo manga che le capiteranno, rimanendo sempre fedele a sé stessa ma anche iniziando ad apprezzare le nuove esperienze e amicizie.

La via del Grembiule

In 15 minuti, ogni episodio de La Via del Grembiule ci mostrerà la quotidianità dell’ex yakuza Tatsu, che ha deciso di abbandonare la vita criminale per abbracciare quella – spesso altrettanto rischiosa – del casalingo a tempo pieno. La particolarità di questo anime sono le scene spesso composte da immagini statiche, come slide di una presentazione, a sottolineare il susseguirsi delle vicende giornaliere di questo protagonista atipico, che tra una spesa al supermercato, una festa e una passeggiata al parco, pur venendo ancora riconosciuto, dimostra la sua nuova vocazione in modo divertente e singolare.

Kakegurui

In un liceo per rampolli di famiglie facoltose vige una gerarchia basata su un giro continuo di scommesse. Se si vuole avere una vita scolastica serena all’accademia Hyakkao, l’importante è vincere, altrimenti i debiti si accumuleranno fino a trasformare i malcapitati in “bestiame”, o peggio. Ryota Suzui è appena diventato bestiame ma, grazie all’intervento della misteriosa Yumeko Jabami, protagonista di Kakegurui, il suo debito sarà estinto. Questa ragazza sembra solo spinta da un intenso desiderio, quasi carnale, e dal puro piacere del rischio che il gioco d’azzardo le provoca e la sua presenza comincerà a farsi scomoda nella scuola, specialmente per il Consiglio Studentesco, che detiene il controllo di tutta la scuola proponendo giochi che sono vere e proprie sfide d’intelletto e furbizia, nelle quali vince chi bara meglio. Pronti a scoprire chi tra di loro è il più pazzo di tutti?

Little Witch Academia

Atsuko Kagari, per gli amici Akko, è un’umana senza poteri poiché non proviene da una famiglia di maghi, ma desidera seguire le orme del suo idolo, Shiny Chariot, e per questo si iscrive all’Accademia di Luna Nova. Insieme alle amiche e compagne di studi Sucy, Lotte e tante altre, ognuna con caratteristiche uniche e particolari, intraprenderà il suo percorso di formazione sulla magia e di crescita, con sottotrame che si svilupperanno non senza guai e qualche disastro, contornati dai toni bizzarri che assumono spesso i prodotti che escono dallo Studio Trigger.

Alessia Trombini
Torinese, classe '94, vive dal 2014 a Treviso e si è laureata all'università Ca' Foscari di Venezia in lingua e cultura giapponese, con la fatica e il sudore degni di un samurai. Entra in Stay Nerd nel luglio 2018 e dal 2019 è anche host del podcast di Stay Nerd "Japan Wildlife". Spende e spande nella sua fumetteria di fiducia ed è appassionata di giochi da tavolo, tra i quali non manca di provare anche quelli a tema Giappone.