Piovono trailer e congetture

Anche quest’anno il Super Bowl è andato. Dio solo sa quanto diamine me ne freghi della pacchianata americana condita da patatine, hot dog e palloni ovali. Eppure ormai anche noi italiani, nonostante si veneri un altro tipo di pallone, abbiamo imparato ad attendere il Super Bowl. Non tanto per il costosissimo show danzereccio che divide la partita, ma per la presenza, durante lo stesso, di una moltitudine di trailer relativi ai più attesi film e serie TV dell’anno a venire.

In tal senso non siamo rimasti delusi. Il Super Bowl del 2017 ha lanciato in rete diverse bombe, ma anche diversa roba del tutto glissabile… Che cosa abbiamo fatto allora? Ci siamo andati a spulciare i trailer più interessanti, e abbiamo cercato di trovare in ognuno di essi almeno un buon motivo, un indizio, per giustificarne la visione. Non che la visione di un trailer debba essere giustificata… è che dopo aver passato la notte svegli il cervello va in pappa e scrivi un po’ quello che capita. Sto divagando. Beccatevi ‘sti trailer.

7 – Fast & Furious 8 – Bu bu bu bu bu bullshit!

Fast 7 mi era piaciuto. Lo ammetto. Il brand sembrava pronto a riconfigurarsi verso il suo futuro per un’ultima – si sperava – trilogia. Le carte c’erano tutte, complice la tenerezza degli ultimi scorci su strada, salutando affettuosamente il compianto Paul Walker. Ci si aspettava allora che Fast 8 seguisse quella linea, e invece il trailer è un’accozzaglia ridicola di situazioni paradossali. I vecchi nemici sono i nuovi amici, gli amici (Dominic Toretto) sono ora i nemici. E tutti corrono sulle loro auto in luoghi e situazioni improbabili, tipo sul ghiaccio dell’antartico inseguiti da un sottomarino nucleare. La versione tarocca di Mercenari, senza il suo lo stile citazionistico. Il bellissimo indizio da notare qui è che il trailer si conclude con una scena alquanto incredibile, mentre la colonna sonora grida “bullshit!”. Geni.

6 – Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar – Un pirata dall’aspetto importantemente deteriorato

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Arriva, ovviamente annunciato, il trailer del quinto capitolo di Pirati dei Caraibi che, diciamocelo, si era da un po’ di tempo svaccato nella sua stessa popolarità. Sarà per questo, ossia per i brutti ricordi legati alla fine della serie, che l’attesa per questo trailer era la più bassa in assoluto, eppure dobbiamo ammettere che qualcosa di bello c’è, e val la pena parlarne un po’. Su tutto si nota il netto cambio di regia, ora nelle mani di Joachim Rønning e Espen Sandberg, il duo norvegese che con il lungometraggio Kon Tiki si beccò anche una nomination come “Miglior film straniero”. Il richiamo alle atmosfere spettrali del primo, indimenticabile, capitolo della serie ci sono tutte. I personaggi sono spiritati, mostruosi e tutto il trailer gioca sul fatto che i morti siano tornati per rivendicare il mare, similmente a quanto accadeva ne La Maledizione della Prima Luna con i suoi pirati fantasma. Ma al di là di tutto, il trailer è la prima occasione per rivedere i due beniamini del pubblico: Will Turner e Jack Sparrow. Né DeppBloom erano ancora stati mostrati nelle vesti dei loro personaggi per questo quinto episodio, e benché le apparizioni siano fugaci, possiamo dare comunque un’occhiata. Se del Capitano Jack non c’è, per ora, molto da dire (se non che Depp non è nelle sue più recenti ed imbolsite vesti… per fortuna), di Will possiamo ammirare la sua versione da Capitano dell’Olandese Volante. Sostituitosi a Davy Jones alla guida della nave maledetta, Turner mostra i primi segni della sua mostruosa trasformazione. Il make up ha evidentemente cercato di tenere “scoperto” il più possibile del suo volto. Ma ammettiamolo, fa schifo uguale.

5 – Life – Una amalgama interessante

Life non è un film facile da capire. Non che lo si abbia già visto, o che nasconda chissà quale segreto. Semplicemente parliamo di una pellicola che ha come protagonisti Ryan Reynolds, Jake Gyllenhaal, e Rebecca Ferguson, scritta dai tizi che hanno fatto Zombieland e Deadpool, ma senza le cazzate che hanno condito la (poca) serietà di questi ultimi. Life è un film di fantascienza nudo e crudo, che richiama alla memoria le sensazioni di paura della vecchia scuola. Quelle a base di sfigati equipaggiamenti spaziali e forme di vita molto ostili. Il trailer è stato una sorpresa. È teso, cupo e in effetti non mostra un cavolo, ma crea la tensione giusta e l’attesa che servono ad un film per portare le persone in sala. La cosa più curiosa è che è forse l’unico trailer di questa lista a non aver mostrato nulla di effettivamente sbalorditivo, ma poiché realizzato veramente bene, un posticino se lo meritava eccome. Plus, Jake Gyllenhaal con il lanciafiamme in mano e la faccetta disperata ci ha ricordato una delle migliori scene de La Cosa di Carpenter. E questo è bene.

4 – Logan – ci sono un mucchio di bambini qui!

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Il marketing per il nuovo film su Wolverine sta lavorando bene. Lo abbiamo detto sin dal primo trailer con Hurt (nella versione di Cash) e continuiamo a dirlo anche adesso. Siamo però ormai vicini al film, ed ecco che le informazioni cominciano a ristagnare. Nessun nuovo spunto, se non la riproposizione dello stesso hype precedentemente montato ad hoc. Il nuovo trailer di Logan è questo: nulla più che un rimescolone di quanto visto precedentemente. Un vecchio Professor X dall’aspetto contrito, un vecchio Logan dall’aspetto incazzato, una giovane X-23 dall’aspetto sbruffoncello. Poi zac, volano artigliate e schiaffi in nome dell’ignoranza. Eppure c’è una cosa che ci ha incuriosito in questo trailer, che è poi il motivo per cui è in questa lista. Non tanto la presenza sempre più consistente di Calibano (e di quella che sembra la sua macchina succhia-poteri mutanti) quanto quella di una frotta di ragazzini. Se n’erano già visti nel precedente trailer, ma la loro presenza qui sembra più “importante”, quasi volesse suggerirci qualcosa. In redazione sono partiti i dibattiti: carne da cannone? Comparse per fare colore? Secondo l’opinione di chi vi scrive quelli altro non sono che giovani mutanti. I rimasugli di una razza che ormai non esiste più. La curiosità è alle stelle a questo punto. Perché i mutanti si stanno estinguendo? Che cosa farà Logan per salvare la sua razza? Si immolerà per questo?

3 – Il Racconto dell’Ancella – Distopia a go go

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Avrei personalmente stima di chiunque di voi conoscesse il bellissimo romanzo “Il racconto dell’Ancella”. Forse l’opera più bella di Margaret Antwood e, non a caso, quella che più ha fatto incetta di premi nel corso della carriera della straordinaria autrice canadese. Il Racconto dell’Ancella o The Handmaid’s Tale in originale, è un romanzo distopico ambientato in un futuro in cui gli sconvolgimenti dovuti all’inquinamento hanno causato una lunga guerra tra i sopravvissuti del pianeta Terra. In questo clima di morte e sofferenza, il Nord America viene ben presto soggiogato dal gruppo politicamente più forte e religiosamente fervente di conservatori di matrice cattolica, instaurando la Repubblica di Galaad. Una teocrazia che vede nella donna un mero oggetto del concepimento da sottomettere e punire. La repubblica di Galaad diviene ben presto un incubo per le donne, e tra queste il romanzo racconta la storia di Dipred, una ragazza che vari motivi finirà per diventare la schiava di uno dei gerarchi della sua comunità. Ebbene basandosi sulla storia (che caldamente vi consiglio di leggere), Hulu ha ordinato una serie TV che vedrà il suo debutto il prossimo Aprile. Siamo rimasti sorpresi dal trailer non solo perché amiamo il racconto distopico, ma soprattutto perché la serie sembra prendere le distanze dai precedenti adattamenti del romanzo i quali, specie per ciò che riguarda l’omonimo adattamento del 1990, non riuscirono a ricreare il tesissimo clima che serpeggia nello scritto della Antwood. Lo show sembra non voler risparmiare su nulla, e questo è un bene. Perché nonostante la violenza, Il racconto dell’Ancella è una bellissima storia sulla libertà, sulla parità e sul diritto delle donne di professare la loro identità.

2 – Guardiani della Galassia Vol 2 – Lei e… lui

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Il trailer di GDG Vol 2 non mi ha impressionato. Ed anzi, mi sembra manchi del mordente che mi aveva fatto innamorare a prima vista del primo capitolo. Ma ha dalla sua un bellissimo indizio: lo spot comincia offrendoci subito uno sguardo ad uno dei nuovi personaggi “spaziali” che verranno introdotti nel film, Ayesha. La particolarità è che si tratta del primo vero scorcio sul personaggio, interpretato tra l’altro dalla talentuosa Elizabeth Debicki, e fino ad oggi mai mostrato. Ma chi è Ayesha? Nota anche come Paragon, Kismet, Lei e un’infinità di altri nomi, Ayesha  è un’entità artificiale, ideata nel 1977 da Len Win, David Kraft e Herb Trimpe in occasione di un annuale dedicato all’Incredibile Hulk. Ayesha è potente e gode del pacchetto di abilità standard per i supereroi americani, quali volo, super forza, possibilità di emettere scariche energetiche e via dicendo. Si tratta del secondo esperimento dell’Enclave, alla ricerca della creazione di una forma di vita perfetta, il cui primo tentativo (considerato un fallimento) portò alla nascita del celeberrimo Adam Warlock. Riprendere le redini sia della biografia di Ayesha/Kismet che di Adam Warlock è un lavoro francamente titanico, che in questa sede non possiamo affrontare. Vi basti sapere che Ayesha non ha mai militato nei guardiani, ma ne ha partorito uno… o per lo meno lo ha fatto la sua versione di una realtà alternativa (quella della fu Terra-691) dove diede alla luce il cazzutissimo Starhawk. Per quel che concerne il film, pare che Ayesha sarà uno dei villain. In questa storia è la papessa (High Priesstess in inglese) della razza dei Sovereign, esseri geneticamente modificati dalle capacità estremamente letali. Andando a scartabellare i database Marvel, non ci risulta nessuna razza con questo nome e “Sovereign” è stato associato ad oggi solo all’Eterno Ikaris, in un periodo di tempo mooolto breve. Il fatto che non siano emersi, ad ora, riferimenti aperti all’Enclave che – fumettisticamente – l’ha creata un po’, ci stranisce. Al di là di tutto, la presenza di Ayesha solletica non poco la nostra curiosità per un altro motivo. Alla fine del primo GoG, si poteva assistere a quella che era la collezione del Collezionista (personaggio interpretato da Benicio Del Toro). Ebbene tra i vari “pezzi”, oltre ad Howard il Papero, potrete ricordare la presenza di una sorta di larva, un guscio, che i fan subito identificarono come quello di Adam Warlock. Che oltre ad Ayesha stia per fare il suo debutto anche l’amatissimo “Lui”?

1 – Stranger Things 2 – Undici e il mostro

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Inutile girarci intorno. Il trailer più atteso di questo show del Super Bowl era certamente quello di Stranger Things, ormai prossimo alla sua seconda stagione! Dovremo aspettare il 31 Ottobre di quest’anno per poter scoprire cosa accadrà ai ragazzi, ma il trailer, pur striminzito, ci ha dato la possibilità di scorgere due importanti indizi: il primo è il ritorno di Undici, il secondo è il ritorno del Sottosopra. Che Undici sarebbe tornata lo sapevamo un po’ tutti, e del resto la sua giovane interprete, Millie Bobby Brown, non ha mai fatto mistero della sua partecipazione allo show. Quello che invece lascia di stucco è la presenza pressante del mondo del Sottosopra, visibile nel trailer per mezzo di alcune inquietanti visioni. Un mostro sembra popolare i sogni del povero Will Byers… sogni terribili che sembrano promettere un “capovolgimento” della realtà, così come la conosciamo.