L’E3 di Los Angeles è ormai ai nastri di partenza e noi ci siamo già sfogati in un breve e rapido articolo sulle aspettative. Ma aspettative stringate, che non si può certo scrivere sempre e solo papiri. Un po’ perché è facile rendersi conto di come ci sia ormai una certa disillusione attorno all’evento losangeliano, un po’ perché oggettivamente questa nuova generazione di console stenta decisamente a prendere il via. Con l’aggravante di un gap tecnologico che spesso non si avverte (come invece era evidente quando arrivò la precedente… tipo oltre 10 anni fa ormai) ci siamo resi conto di avere sì entusiasmo verso le future novità, ma che in fin dei conti guardiamo ancora al passato con una certa nostalgia. Ma non divaghiamo. Il punto è che c’è tanta roba che verrà annunciata, che è già stata annunciata ma anche tanta roba che… probabilmente nessuno annuncerà mai. Ecco perché ci siamo spremuti le meningi e ci siamo interrogati su quei brand che ci piacerebbe rivedere in un annuncio all’E3! Largo allora a 7 serie di videogame che dovrebbero ritornare in vita! Che se magari almeno uno di essi tornasse in occasione dell’E3 sai che figata?! Pronti per un viaggio sulla ruota dei ricordi?
Onimusha – Capcom
Status: Missing in Action
Partiamo da un qualcosa che si è amato così tanto che quasi si fatica a credere che non sia più in giro. Parliamo infatti di Onimusha, il meraviglioso titolo Capcom nato da una costola di Resident Evil, e poi andato ad occupare un posto più che dignitoso nell’Olimpo degli action game, specialmente con lo splendido e stravagante Onimusha 3 in cui, come saprete, te ne potevi andare in giro per il Giappone feudale nei panni di un cazzutissimo Jean Renò… e mica cazzi! In effetti Onimusha ha occupato per un bel po’ un posto di tutto rispetto, affiancato da alcuni esponenti della mazzata videoludica non da poco come God of War, Devil May Cry, Ninja Gaiden più una lunga sfilza di emuli più o meno dimenticati. Lo abbiamo amato Onimusha, è inutile negarlo. Le sue meccaniche precise e pulite, apparentemente lente (quasi bibliche se paragonate allo stile “stilish” di suo “fratello” DMC), unite a tutto quello che è il mito del feudalesimo nipponico contribuirono a costruire un videogame appassionante e ben diretto, in cui la storia andava a fondersi con aberrazioni, cospirazioni, demoni e trasformazioni varie, il tutto a fil di katana. La serie è finita nel dimenticatoio ufficialmente con il quarto capitolo, uscito al di là di quelle che erano le aspettative e i progetti della serie originale che doveva coprire solo una trilogia di giochi e che invece, grazie soprattutto alle vendite sempre crescenti, portò alla creazione di un quarto capitolo pur comunque divertente e dignitoso. Del resto non dobbiamo dimenticare che per vendite totali, Onimusha è il quarto titolo in seno a Capcom in termini di copie piazzate e profitti, e condivide la classifica solo con “mostri” come per l’appunto Devil May Cry e Street Fighter. Ma che fine ha fatto Onimusha? Nonostante le vendite positive la serie fu archiviata per anni salvo poi tornare molto in sordina con l’annuncio di un browser game (o simile) in uscita nel 2012 e, successivamente, con un titolo (probabilmente una conversione del gioco di cui sopra) per PS3 entro il 2014. Per motivi oscuri tale progetto è stato archiviato e nonostante i profitti e l’attesa dei fan, Onimusha si è perso negli uffici di Capcom dove attende di essere ridestato.
Legacy of Kain – Crystal Dynamics
Status: Sputtanato col multiplayer
Ora io non so voi, ma quando un po’ di tempo fa sono girati i video del progetto cancellato Legacy of Kain: Dead Sun, io ho avuto tipo un tufo al cuore. Legacy of Kain e, in particolare, il suo strepitoso spin off Soul Reaver, sono di quei giochi che sono rimasti dentro a tantissimi di noi, non solo per delle oggettive qualità artistiche, ma anche per le trovate ludiche, per la bellezza dei personaggi e per tutta quella serie di fattori che sono in grado di consacrare un titolo alla storia. Prima con Kain e poi con Raziel, abbiamo scoperto le gioie e i dolori del mito di Nosgoth, tra sacrifici umani, viaggi nel tempo, cavalieri seraphan e vampiri. Dead Sun, che doveva corrispondere ad un nuovo capitolo, ed al contempo ad un rilancio della serie con un nuovo personaggio, sembrava sin da subito promettente, grazie soprattutto ad una grafica veramente niente male già solo nella sua alpha build. Purtroppo, probabilmente a causa dei problemi economici della società, il progetto è stato cancellato e non ci sono notizie certe di un suo recupero o di un possibile investimento da parte di Square Enix (che come ricorderete ora possiede gli studios) per un progetto inedito. La serie è quindi accantonata, forse morta, anche se siamo sicuri che prima o poi qualcosa si muoverà. Square Enix, come CD sono al corrente dell’interesse del pubblico, tant’è che come saprete è giocabile in rete un titolo in arena online basato proprio sull’universo di Legacy of Kain e chiamato Nosgoth. Verrebbe da chiedersi perché investire in una cagata simile piuttosto che in un gioco che almeno il 90% di noi avrebbe comprato… ma vabè, sperare non costa nulla. Certo… semmai all’E3 qualcuno si facesse uscire qualcosa… bhe.
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Shinobi – Sega
Status: non è diventato hokage
Un ninja cazzutissimo, un platform duro e puro, un livello di difficoltà spesso assurdo. Shinobi è stato uno dei giochi più belli della nostra infanzia di “segaroli”, un titolo che negli anni ’80 ha goduto di un lungo momento di celebrità salvo poi finire disperso, essere riesumato e poi di nuovo archiviato. Indubbiamente a Shinobi (al suo stile, ed alla sua filosofia per lo meno) si devono alcuni discendenti indiretti che pure hanno avuto il loro momento di gloria. Come che sia Shinobi ebbe un breve momento di revival nel 2002 quando su PS2 arrivò un capitolo reboot pieno di stile e classe da vendere. Lo Shinobi del 2002, come l’originale, era un gioco difficile e apparentemente macchinoso, ma che regalava tantissime soddisfazioni sia nelle sessioni di piattaforme che nei combattimenti. Purtroppo, nonostante delle vendite perfino decenti, il gioco è ben presto finito a prendere polvere sugli scaffali, così come l’intera IP che non gode ormai da anni neanche di un rumor da corridoio fugace. Per la serie: ormai non fotte più un cazzo a nessuno di sta roba, andiamo avanti! Eppure immaginate: un nuovo Shinobi, con una grafica graffiante e stilosa, un protagonista di poche parole ed un gameplay messo su da gente come Platinum Games… e poi niente, finito, possiamo pure morire felici.
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Prince of Persia – Ubisoft
Status: “Assassinato”
Quando uscì Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo fu difficile trattenere l’entusiasmo, soprattutto per chi, come noi, era cresciuto a botta di caricamenti interminabili su Commodore 64. Le Sabbie del tempo fu uno splendido modo da parte di Ubisoft di reboottare il brand e di renderlo “presente”, senza troppo sovvertire le meccaniche delle piattaforme, ma anzi riaggiornandole seppur con delle ovvie semplificazioni che potessero avvicinare al gioco anche chi non fosse purista dei platform. A guardarlo oggi Le Sabbie del Tempo è un gioco pieno di difetti, e forse invecchiato anche non benissimo, tuttavia diede il via ad una trilogia di successo i cui strascichi, come saprete, diedero poi vita al brand di Assassin’s Creed che, almeno nel suo concept originale, altro non doveva essere che uno spin off di PoP, o forse un nuovo reboot. Ma che fine ha fatto Prince of Persia? Dopo una parentesi del 2010 avuta in concomitanza del film (PoP: Le Sabbie Dimenticate), il Principe dei platform game si è preso una lunga, lunghissima pausa che parrebbe ormai più un pensionamento anticipato. Due sono probabilmente i fattori di ciò: in primis lo stra-potere del brand Assassin’s Creed su cui Ubisoft certamente si sente di investire con maggior cognizione di causa, in secundis lo scarso successo del capitolo del 2010, che uscì a metà tra un titolo su licenza cinematografica ed un sequel della trilogia originale. Insomma, una mezza cagata. Ma noi ci speriamo ancora fortissimo che Ubisoft smetta di copia/incollare l’assetto ludico di Assassin’s Creed e si dedichi, come si conviene, al platforming duro e puro!
Warcraft – Blizzard
Status: è andato online
Blizzard, ti prego, smettiamola di fare cagate multigiocatore e fai per Warcraft quello che hai fatto per Starcraft: regalaci un capolavoro! Dopo Warcraft 3 e la sua espansione “The Frozen Throne”, ci è rimasta una voglia di giocare tale da avviare partite su partite del bellissimo strategico/gestionale/fantasy di Blizzard. Una voglia che prima ha cercato una sua dimensione in World of Warcraft, e poi… niente. Almeno per quel che ci riguarda non l’ha trovata. In realtà, a voler essere onesti, siamo anche un po’ irritati nei confronti di WoW poiché è in esso, e non in un ipotetico Warcraft 4, che molte delle trame che ci hanno fatto innamorare (come quella di Arthas) hanno trovato il loro compimento e la loro fine. La domanda che uno dovrebbe porsi è: perché? Perché diamine concludere certe storie in un mondo online, invece di metterle a disposizione di un capitolo di una serie che si sa già venderà di default? A questa domanda, ad ora, non c’è risposta e Warcraft sembra ormai destinato al solo usufrutto di roba online, a prescindere che sia ancora un mercato interessante o meno. I fasti di WoW sono finiti, mettiamoci una pietra sopra. Su!
Wipeout – Sony
Status: Schiantato
Con la chiusura dello studio Liverpool, che tanto bene aveva fatto in anni ed anni di pubblicazioni, Sony ha messo in via quasi del tutto definitiva un freno alla serie Wipeout, mandando al pit stop un autentico campione di incassi, nonché un marchio che da solo, quasi sin da subito, ha saputo spingere persino le vendite del marchio PlayStation.Ora, se non avete idea di cosa sia Wipeout vi dovreste mettere in un angolino a riflettere sui vostri errori. Si tratta di un racing game squisitamente arcade in cui più che auto, si pilotavano navicelle velocissime, capaci di correre ad un palmo da terra, mentre la vostra tv spara luci al neon e musiche techno dal potente feeling futuristico. Una gioia per gli occhi e per le orecchie, Wipeout è uno di quei giochi ha significato moltissimo sia in termini tecnici che ludici per almeno 2 generazioni console made in Sony per poi… PUFF! Sparire del tutto dai nostri radar. E dire che con quell’uscita del 2012 su PS Vita siamo rimasti tutti speranzosi verso un possibile futuro “casalingo” per la serie, che è assente dai nostri schermi tv ormai dal lontano 2008, anno in cui arrivò su PS3 il galvanizzante Wipeout HD. Ora, Wipeout HD aveva tutto quello che un fan della serie Wipeout poteva desiderare ed il fatto che non abbia manco venduto malissimo ci ha fatto credere che la serie avrebbe avuto ancora vita lunga e invece nulla, Wipeout pare essere stato irrimediabilmente archiviato in virtù di altre robe, di altri progetti e chissà se mai tornerà.
Jak & Daxter – Sony
Status: Disperso
Naughty Dog, si sa, è una società che ama fare le cose per bene e con i tempi giusti. Prima della stra-popolarità di Uncharted il team era addirittura così piccolo da non potersi dedicare che ad un progetto alla volta, ma poi arrivò la consacrazione e le cose cambiarono. Ma in tutto ciò che fine ha fatto Jak & Daxter? Persosi tra una battutaccia di Nathan Drake ed un’infezione fungina, lo straordinario ed amatissimo platform di ND si è praticamente eclissato dopo il terzo capitolo (e annesso spin off racing) per restare nel dimenticatoio. La situazione qui è quanto mai strana perché ad un certo punto c’era nell’aria l’idea, percepibile da tutti, che il team stesse effettivamente lavorando al brand ma poi questa ipotesi non si concretizzò mai, lasciando dietro di sé solo un fitto riserbo. Fu poi nel 2013 che durante la promozione di The Last of Us, il team ammise di essersi messo a lavoro su di un titolo PS3 (Jak 4) che avrebbe previsto anche un totale ri-design dei personaggi per dar loro un look più realistico e maturo. Naughty Dog, che ha diffuso i concept art disponibili in occasione del suo trentennale, ammise però che l’idea “avrebbe potuto non funzionare” e così Jak 4 fu cancellato. Il punto è: tornerà mai?!
Menzione D’onore
MediEvil – Sony Computer Entertainment
Status: In decomposizione
Si lo so cosa state pensando (o almeno lo starà facendo una buona parte di voi): perché diamine MediEvil non è in classifica?! Il punto è che dopo il recente casino generato da quel finto trailer, che però sembrava così maledettamente vero da farci saltare dalle sedie, si è già più che manifestata la nostra (mondiale) voglia di rivedere MediEvil. Abbiamo scritto articoli, approfondimenti, editoriali su MediEvil e vi abbiamo già detto tutto quel che ci andava di dire in merito. Le speranze che Sony lo riesumi (BATTUTONA!) sono purtroppo molto basse e tutto quel che ci resta da sperare e che la recente ondata mediatica abbia aperto gli occhi alla società. Non è poi da sottovalutare il fatto che gli studi che (ri)diedero vita (RI BATTUTONA) a Sir Dan sono ormai stati chiusi e ri-assorbiti dalla divisione londinese di Guerrilla Studio (quelli di Killzone) il che seppur non drasticamente, abbassa comunque di moltissimo le possibilità di una rinascita del brand. Che poi in realtà non è mai detto in questo campo… o forse siamo solo noi che vogliamo tenerci stretti ai nostri sogni.