Siamo onesti, di listoni come questi se ne cade l’internet, che Batman di per sé già è un personaggio amatissimo, figurarsi con tutte le robe di ottima qualità che sono uscite negli ultimi anni, tra i videogame di Rocksteady e i film con la raucedine di Nolan. Listoni come questi, quindi, ne avrete già letti ma noi vogliamo andare in controtendenza e pertanto vi proponiamo con sommo gaudio, una classifica dei “8 dei migliori nemici di Batman che non sono mainstream” ma senza menate da hipster e senza il Joker, che tanto so bravi tutti a metterlo al primo posto. Tzè! Ciò detto, perché 8? Perchè le liste da 5 e da 10 so bravi tutti a farle! Ma 8?! Chi diamine fauna lista con 8 posti?! NESSUNO! Ciò detto basta fare la facce da #SadBatman e si dia inizio alla lettura!
8 – Man Bat – 1970 – Detective Comics 400
Facile inserire in classifica, senza troppe sorprese, un Killer Croc a caso, che un campionario di villain non si può dire tale se all’interno non ha il suo uomo bestia. Più o meno carnivoro, più o meno brutto, più o meno efferato, assolutamente stronzo. Avremmo potuto pure ficcarcelo dentro Killer Croc ma, dopo la fortunata serie di videogame “Arkham”, Mr Crocodile Dundee è diventato abbastanza mainstream da essere usato come modello per cosplay (che è sempre un buon metro per capire quanto una cosa sia inflazionata o no) e quindi via, diamoci al gotico con Man Bat. Robert Kirkland “Kirk” Langstrom nasce nel 1970 e subito sembra, almeno nel nome, l’antitesi perfetta di Batman… come se si servisse il lato oscuro di un personaggio già abbastanza dark per i cazzi suoi. Vittima del tipico esperimento fatale® che fotte più o meno tutti gli scienziati dei fumetti che hanno un minimo di malattie degenrative o arti mancanti, Langstrom (affetto da sordità degenerativa… tiè! Vedete che ho ragione!) si trasfomerà ben presto in un gigantesco pipistrello antropomorfo. Brevemente diventato un giustiziere, quando per una serie di motivi più o meno a cazzo è riuscito a controllare la sua trasformazione, è uno di quei personaggi al limite dello stato brado, tant’è che spesso si è sottolineato il suo comportamento da animale smarrito e la necessità di cambiargli i giornali sul pavimento. Una vittima degli eventi sfigata, così sfigata che manco nei giochi della serie Arkham ce l’hanno messo… ma tipo nemmeno come profilo da leggere tra i vari personaggi. Qualche autore ha tuttavia spesso evidenziato il lato più fragile del personaggio, rendendolo partecipe di storie in cui si evidenzia il forte contrasto tra uomo e bestia.
Lo abbiamo inserito perché: evidenzia il lato umano di Batman in ogni modo possibile… e perché un pipistrello gigante fa figo nella lista.
7 – Mr. Zsazs – 1992 – Batman: Shadow of the Bat 1
Un uomo, ma dall’indole da “mostro”, come forse lo concepirebbe la mente di un Tiziano Sclavi a caso, Zsazs oltre ad avere un cognome impronunciabile è anche un efferato serial killer il cui feticismo per il dolore si sublima con l’intacco sulla propria pelle di una piccola cicatrice, una per ogni vittima. Figlio degli anni ’90, con la loro concezione del fumetto dark e oscura, e i suoi personaggi, per qualche motivo, spesso solo con i pantaloni strappati, Zsazs si è dimostrato molto più che un minchiello con un coltello, ma piuttosto una mente fine e machiavellica. Ha messo i bastoni tra le ruote a Batman diverse volte, ed alcuni dei suoi monologhi sul dolore sono forse i momenti più belli del fumetto anni ’90. Mistero della fede è come riesca a fare il suo lavoro con un solo coltello e come, seminudo, riesca nel bene o nel male a sopravvivere a Batman ed ai rigidi inverni di Gotham. Originariamente era di uno zingaro immane, con tanto di occhiali da sole a punta alla Gurren Lagan, per fortuna è recentemente diventato una persona “seria”.
Lo abbiamo inserito perché: stima per un criminale che cerca di menare Batman in mutande e con un coltello… in una città dove il più stronzo c’ha minimo un’arma ai raggi gamma.
6 – Il ventriloquo – 1988 – Detective Comics 583
Ogni supereroe hai suoi nemici basati su di un tema. Almeno i supereroi classici. E non lo diciamo noi, lo dicono le magiche regole della scrittura fumettistica. Ora, se c’è una cosa che accomuna i nemici di Batman, questa è ovviamente la follia, talvolta incontrollata, insubordinata e anarchica, altre volte raffinata e lucida. Il tema della pazzia, del resto, è uno dei fulcri fondamentali della narrativa dell’Uomo Pipistrello, e forse se non fosse stato per le cinquine di Alfred, Padron Bruce sarebbe venuto su matto come un cavallo… ovvero più matto di com’è adesso. Anyway, tornando in tema (i matti, per l’appunto), Il Ventriloquo è un folle di Serie A ed anche un villain veramente, ma veramente cazzuto. Arnold Wesker è infatti un omino infimo e inutile. Un omuncolo con la paura di respirare e il timore della propria ombra, ma con un’invidiabile abilità nel confezionare burattini. Pazzo e intrinsecamente ambizioso, Wesker diviene quindi Il Ventriloquo, riversando le sue ambizione da gangster nel suo pupazzo: Edward J. “Scarface” Robinson. Un bambolotto dall’aspetto di un gangster degli anni ’50 e dai modi spiccioli e sbrigativi. E così Wesker è, e al contempo non è Scarface e viceversa, in un continuo gioco delle parti in cui spesso non si comprende chi sia il burattino e chi il burattinaio. Uno degli ultimi bellissimi villain degli anni ’80, e contemporaneamente quello meno vezzeggiato da ogni altro media che non sia i fumetti. Winning loser per antonomasia.
Lo abbiamo inserito perché: è un adorabile perdente, ma anche un tostissimo gangster!
5 – Cappuccio Rosso – 2005 – Batman Vol. 1
“Ma come? Non lo sai che Cappuccio Rosso è nato nel 1951?!” Eh no! Maledetti precisini dei miei coglioni! Il Cappuccio Rosso di cui parliamo noi è quello del 2005 alias Jason “evviva il respawn” Todd. Secondo Robin della storia, morto ammazzato dal Joker nel corso della serie “Una Morte in Famiglia”, questo Cappuccio Rosso qui è molto diverso dalla prima goffissima incarnazione (sebbene sia poi il motivo fondamentale della genesi del Joker). Questo qui è un villain/anti-eroe di tutto rispetto, date le sue abilità derivate dall’addestramento ricevuto da Batman e dalla cazzimma® accumulata per la propria ehm… “non”morte. Cappuccio Rosso è molto di più dell’ennesimo personaggio che torna in vita, è una nemesi fondamentale che mette a dura prova Batman: pestare di botte il suo ex pupillo, o lasciare che faccia il cazzo che gli pare in giro per Gotham? Che poi… ma quanti cacchio di criminali c’ha sta Gotham City?!
TRIVIA: una volta si diceva nel settore: tutti possono tornare dalla tomba tranne Bucky, Jason Todd e Zio Ben”. I primi due sono entrambi tornati in vita come nemesi dei loto “padrini”, rispettivamente Batman e Capitan America, Zio Ben, per fortuna, è ancora nella tomba.
Lo abbiamo inserito perché: è un cafone con tutti i crismi e mena come un dannato!
4 – Spaventapasseri – 1944 – World’s Finest Comics 3
Che non siete voi il sabato sera quando vi date aree da ringalluzziti (e in quel caso meglio cambiare la “i” con una “e”), ma piuttosto uno dei più vecchi nemici del Pipistrello. Utilizzato in una mezza infinità di media, e forse per questo non degno di questa lista, lo abbiamo inserito per amore, e per la figura da povero stronzo che gli rifila Nolan nella sua trilogia (se se… dite pure il contrario ma è la verità!). Spaventapasseri nasce, come avrete letto, nel 44 e la versione originale, nonostante gli anni, è già di per sé abbastanza disturbante e disturbata. Come tutti i nemici più “cerebrali” di Batman, il bello di questo villain è la sua capacità di modificare la psiche del nostro eroe, tirandone fuori delle interessanti introspezioni, nonché tutta una serie di timori, paure e devastanti pippe mentali! Il personaggio ha avuto fortune alterne all’interno dei bat-media, pur distinguendosi sempre per un certo gusto nel look e nella cattiveria… tranne nei film di Nolan dove, pur comparendo in tutta la trilogia è, come detto, un povero stronzo.
Lo abbiamo inserito perché: Ma lo leggi l’articolo o no?! “lo abbiamo inserito per amore, e per la figura da povero stronzo che gli rifila Nolan nella sua trilogia”.
3 – Il Cappellaio Matto – 1948 – Batman 49
Jervis Tetch è il tipico villain che, almeno inizialmente, si delinea con il profilo criminologico del povero stronzo (si, pure lui. Che è tipo una bat-maledizione se non ti chiami Joker). Prendete un episodio della leggendaria serie degli anni ’60 (si quello dello squalo di gomma) e quest’idea si farà così solida nel vostro cuore che scapperete via piangendo al passo di bat-boogie. Succede però che, con il progressivo “inoscurimento” della serie, Tetch sia passato da ragionier Filini, a schizzato, a folle pseudo-pedofilo. Ossessionato da tre cose: cappelli, Lewis Carroll e fregna, Il Cappellaio Matto, come Spaventapasseri, è uno di quei nemici che si diverte con le sostanze psicotrope, che è tipo una regola di quelli nati negli anni ’40 a quanto pare. Ospite fisso del manicomio di Arkham, questo criminale colto è negli anni riuscito a mettere in difficoltà anche la Justice League al completo, salvo poi ovviamente prendere cinquine da chiunque si trovasse a passargli accanto. Lo inseriamo perchè le storie che lo vedono protagonista negli ultimi anni sono prodotti allucinati e bellissimi, che si rifanno anche esteticamente a citazioni lugubre e intelligenti (*coff* Donnie Darko *coff*). Lo spazio dedicatogli nel videogame Batman: Arkham City scalcerà poi, definitivamente, dalle vostre menti, gli ultimi remasugli di anni ’60… grazie a Dio!
Lo abbiamo inserito perché: ha smesso di ballare il bat-bogie e non usa più il bat-repellente per squali.
2 – Hush – 2002 – Batman 609
Criminale piuttosto recente, ma non per questo da sottovalutare, Hush è stato protagonista di un arco narrativo di ben 12 episodi, intitolato… ehm… Hush. Certo, dopo averlo visto in Batman: Arkham City siete tutti li a menarvela dicendo che lo conoscete, ma il personaggio, quello originale, è meritevolissimo di questa bella listuccia. Amico di infanzia di Bruce Wayne, Thomas “Tommy” Elliot è un ricco rEgazzino che, stanco di prendere cinquine dal padre ubriacone decide di uccidere la sua famiglia (drrrrastico il ragazzo!). Morto il padre, la madre si salva miracolosamente grazie al Dottor. Thomas Wayne, padre di Bruce. Tommy comincia così a nutrire odio per la famiglia Wayne, odio che culminerà in età adulta in una follia cieca, tale che finirà per auto operarsi per intervenire chirurgicamente sul suo aspetto pur di mettere i bastoni tra le ruote a Batman. Che Batman si sa, è sensibile alle serie tv sui medici (tranne Scrubs) e alle cicatrici da operazione. Perchè si, Tommy è un chirurgo bravissimo, tanto bravo che una volta si è rimosso un pace maker da solo! Tanto bravo che ha curato la faccia di Due Facce, così super bravissimo che con il bisturi in mano manco Rei di Ken il Guerriero e Chef Tony messi insieme saprebbero ottenere fette così perfette con “il pane fresco come piace a mia madre” (cit.). È quasi l’archetipo del pazzo perfetto, una nemesi di tutto rispetto che al suo interno incarna alcune delle principali caratteristiche dei villain di Batman: pazzia, sociopatia, abilità belliche, scrupolosa organizzazioni, completino tattico e ghigno malefico. Nonostante ciò, spesso fa la fine del fesso. Spesso, ma non sempre.
Lo abbiamo inserito perché: “non taglia pezzi di pane come si fa da 50 anni” (cit.)
1 – Joe Chill – 1939 – Detective Comics 33
Ed eccoci qui, dove tutto ha avuto inizio! Chi è Joe Chill? Joseph “Joe Chill” Chilton è, in ogni versione canonica, l’omicida dei signori Wayne, e pertanto il motore (non tanto) immobile che innesca la trasformazione di Bruce in Batman. Senza Joe Chill, la sua pistola e la sua faccia da pirla (soprattutto nei film di Nolan), non ci sarebbe stato Batman e, pertanto, forse neanche i bat-villain di cui abbiamo appena parlato. Negli anni si sono scritte decine di storie sul destino di Joe Chill dopo l’omicidio della famiglia Wayne, tra le quali anche quella del celeberrimo ciclo di Year Two, in cui Chill e Batman si uniranno nella ricerca del criminale noto come il Mietitore. Come che sia, come da tradizione DC, ad ogni nuovo corso il destino di Chill è mutato per adattarsi all’autore che ha preso in mano le storie del Pipistrello dove, seppur con sorti diverse, è sempre e comunque stato l’uomo dietro la genesi di Batman.
Lo abbiamo inserito perché: è il criminale alfa, quello senza la cui (faccia da) pistola nulla sarebbe iniziato!