“I don’t want to set the world on fire”
Siamo in un periodo storico particolare. Il domani sembra sempre più buio. E l’Orologio dell’Apocalisse è ad 1 minuto dalla mezzanotte.
Forse le cose si risolveranno al meglio e questo momento sarà presto dimenticato, o forse, nella più tetra delle possibilità, verrà ricordata dai sopravvissuti come l’inizio della fine della civiltà come la conosciamo.
Vi abbiamo messo abbastanza paura?
Stiamo sdrammatizzando, naturalmente. Allontaniamo i pensieri cupi e proseguiamo con il black humour che ci caratterizza.
Vi siete mai chiesti: “riuscirei a sopravvivere in una realtà post-atomica?”
Probabilmente la vostra risposta dipenderà da quanto, come e con quali giochi avete sfruttato le vostre console.
Se c’è un videogioco che incarna più di tutti l’essenza di un mondo post-atomico, infatti, è sicuramente la serie di Fallout.
Cosa ci insegna quindi Fallout sulla sopravvivenza post-apocalittica? Cosa possiamo imparare da una realtà che ha visto i funghi atomici esplodere qua e là?
Vediamo insieme cosa possiamo apprendere dal mondo della Vault Tec; vediamo cosa ci insegna Fallout.
Quando il gioco si fa duro, è meglio mangiare
Siete stati feriti da quelle fastidiose pallottole? Il vostro ventre è stato squarciato da un’artigliata di quei bulli dei Deathclaw? Sanguinate dopo le orrende ferite? Siete ustionati in seguito ad un’esplosione? Sentite forse la vostra vita scorrere via secondo dopo secondo? Beh, non c’è problema. Cominciate ad ingozzarvi come se non ci fosse un domani! Ebbene sì, come è risaputo in certi ambienti, mangiare qualsiasi schifezza farà miracolosamente ricucire ogni ferita, cessare le emorragie e sanerà tutte le ustioni. State morendo? Aprite quelle patatine e dateci sotto col masticare, ragazzi! Ah, ovviamente, mentre mangiate il tempo si fermerà, permettendovi di finire qualsivoglia cibo e bevanda senza che quei noiosi nemici vi possano attaccare. Il cibo è vostro amico.
Zaini, questi superflui amici
Come Fallout ci insegna, nel mondo post-atomico non c’è bisogno di zaini, borse né tanto meno tasche. Semplicemente possederemo le cose. Così, ce le hai e basta. Evidentemente ogni persona ha una sorta di luogo ultradimensionale dove può riporre e prendere oggetti magicamente. Eta Beta? Doreamon? Tsk, di meglio. Potrete infatti stipare qualsiasi oggetto, dal più piccolo tappo di bottiglia, fino all’enorme Fatman e un martello da demolizione. Tutto questo con dei semplici gesti delle mani.
OPLA’, SIGNORI. Lanciamissili c’è, lanciamissili non c’è.
Gli oggetti semplicemente spariranno e riappariranno a vostro piacimento. Tuttavia, per qualche strana legge della fisica (che, a quanto pare, a volte trova ancora una vaga applicazione) raggiunto un limite di peso prestabilito, sarete impossibilitati a correre. Attenti, perché non il rallentamento non sarà graduale, ma all’improvviso vi piantonerete sul posto. Sgradevole qualora dobbiate scappare a gambe levate da quella Regina Mirelurk. Male che vada, curerete le ustioni da acido trincando una buona e vecchia Nuka Cola… O una normale Cola, qui da noi.
La scadenza… La scadenza non arriva mai
Un’altra cosa che ci insegna Fallout è che l’olocausto atomico fa smettere di girare le lancette. No, non nel senso che gli impulsi elettromagnetici delle detonazioni nucleari disabilitano anche gli orologi…
A quanto pare il tempo si ferma del tutto per alcune cose. Quindi, non preoccupatevi volenterosi sopravvissuti! Se troverete una carota, o perché no, un hamburger in un congelatore spento ormai da mesi, questi cibi non avranno il benché minimo segno di avaria. E ovviamente potranno essere fatti sparire nel vostro zaino (o inventario?) magico. Perché – come già detto – è importante mangiare, non per mantenersi in forma, ma per curarsi. Ovviamente anche nella dimensione fantasmagorica in cui conservate armi, oggetti, armature e cibo, il tempo non ha effetti deleteri. Potrete quindi gustare la vostra carne cruda pure dopo settimane dal giorno in cui ve ne siete impossessati. Mh… Sì. Succosa e radioattiva.
Perché usare il denaro, quando ci sono i tappi?
Dopo lo scoppio delle bombe, il denaro perderà valore, ovviamente, saranno importanti altre cose come cibo, medicine, arm… No, questo in un mondo sensato. Se Fallout ci insegna qualcosa è che i tappi saranno il nostro futuro. Ebbene sì, saranno questi la moneta del futuro. Perché? Beh, ovviamente non lo so. Ma guardate il lato positivo, quando vostra madre o il vostro partner si lamenterà perché bevete troppe schifezze, ecco, in quel momento, scuotete la testa con un sorriso quasi di compassione. Avvicinatevi al vostro caro e sussurrategli: “Un giorno mi ringrazierai di tutta questa ricchezza.” Abbiate cura dei tappi e i tappi avranno cura di voi. Dato che da noi non esiste la Nuka Cola, nel dubbio tenete da parte ogni tappo di metallo che trovate. Mal che vada, se il mondo non scoppia, potrete sempre finire su un programma di Dmax.
I bambini sono esseri divini
Ad una prima occhiata un bambino sembra svantaggiato nella lotta alla sopravvivenza. Biologicamente meno resistente, meno forte e con meno esperienza, un ragazzino potrebbe perire facilmente in un mondo post-atomico. E invece… Vi sbagliate. Sì, le radiazioni o forse il cambiamento dell’aria renderanno gli individui che vanno dagli 1 ai 16 anni delle specie di divinità scese in cielo. Come ci viene chiaramente mostrato in Fallout, i bambini rinvigoriti dalla tragedia apocalittica sfoggiano una resistenza kryptoniana a tutti gli attacchi convenzionali. Non battono ciglio neppure se bombardati con colpi pesanti come quelli del lanciamissili o addirittura del Fatman. Quindi, se dovrete difendere il vostro insediamento, o la vostra piccola fortezza, trovate dei bambini e armateli. Naturalmente ironizziamo, in questi casi è meglio specificare…
Le persone non useranno più le macchine
Penserete che in una landa nucleare, sarebbe ancora più importante utilizzare un’auto, vero? Come fanno in quel film lì… Quello che non ha visto nessuno… Uhm, Mad Max mi pare. Ecco vi sbagliate di nuovo. Ovviamente Fallout ci mostra un mondo dove le persone schifano gli autoveicoli. Vertibird volanti, robot alti 6 metri, addirittura aerei della seconda guerra mondiale. Le persone viaggiano con tutto, tranne con i mezzi più comuni prima del disastro. Quindi no, non potrete avere la vostra versione della V8 Interceptor. A piedi, barboni. Che poi diciamocelo, tutto sommato è comodo, non vi stancherete mai, e qualora attorno a voi non ci sia nessun elemento ostile, potrete concentrarvi e teletrasportarvi magicamente nel luogo prescelto, a patto che l’abbiate visitato arrivandoci… A piedi, naturalmente.
La fisica prenderà una strana piega
Non possiamo sapere se siano gli effetti delle bombe o chissà cosa, ma le leggi della termodinamica verranno stravolte. Non solo, come dicevamo prima, saremo in grado di alterare lo spazio e la materia di alcuni oggetti, ma nel post-apocalisse altre cose varieranno, le munizioni ad esempio, non avranno peso. Un 9mm quindi non peserà nulla, ma neanche un missile. Granate, esplosivi e mine, invece, per qualche buffa ragione sì. Quindi non temete, comprate un sacco di munizioni, che tanto ve le potrete portare tutte dietro, complice il vostro infinito zaino virtuale. Non solo. Anche la gravità generale verrà alterata. Sarà infatti possibile cadere da discrete altezze semplicemente spezzandosi una gamba. Che poi… Spezzare è una parola grossa. Menomare, diciamo. E nonostante tutto, riuscirete comunque a muovervi, giusto accennando un’andatura zoppicante nel peggiore dei casi. Sarà inoltre possibile, anche per i più piccoli di voi, manovrare con agilità enormi pesi. Pure la vostra amica, quella di un metro e cinquanta per quaranta kg, infatti potrà girare brandeggiando una mitragliatrice a canne rotanti. E ovviamente non ci sarà bisogno di preparare i caricatori, si autoassembleranno nel magico zaino intra-dimensionale. A patto che abbiate le munizioni.
Quando tutto il resto fallisce, dormite
Avete finito il cibo? Non sapete come far passare quei dolori? La vostra testa è aperta in due da un impatto con una barra di ferro? O forse avete le ossa del braccio destro in briciole? Un qualsiasi medico vi darebbe per spacciati, ma non nel mondo post-atomico! Infatti, se siete messi male, basterà trovare un letto. Ma che dico, un qualsiasi giaciglio vagamente accogliente! Trovato? Bene! Ora basterà riposarsi ANCHE SOLO un’oretta, e al vostro risveglio i malanni, le gravi ferite e persino l’avvelenamento sarà solamente un lontano ricordo. Purtroppo il cibo di cui parlavamo prima non è in grado di ricomporre le ossa o rimettere a posto quell’occhio spappolato. Ma una bella dormitina sì! Quindi non abbiate timore a farvi male, basterà farsi una sana dormita in seguito.
Le persone si comporteranno in maniera particolare
L’apocalisse non è cosa da poco, ok, ma vi assicuro che la gente diventerà davvero fuori di testa. Ad esempio le guardie cittadine saranno estremamente irascibili. Basterà infatti rubare un pezzo di cibo per richiamare su di sé una possibile fucilazione istantanea. Ma se invece, sarete accovacciati dietro di loro e abbastanza bravi nel farlo, potrete persino rubargli l’arma che hanno in mano. O perché no infilargli una granata innescata in tasca… (Quindi si usano le tasche?).
Le persone sapranno far sparire gli oggetti in pochi istanti. Se spenderete tutti i vostri preziosi tappi da un negoziante, e quest’ultimo venisse per caso… Ahm, ucciso, state pur sicuri che dei tappi non ci sarà traccia. Allo stesso modo, se vi farete mostrare la mercanzia e poi sempre malauguratamente, il Signore decidesse di chiamarlo a sé, scoprirete che spariranno anche tutti gli oggetti in vendita. Inoltre, per qualche motivo, molte persone si limiteranno a ripetere delle frasi uguali per tutta la loro vita. Deve avere sicuramente a che fare con la sindrome da stress post-traumatico.
Fino ad adesso, abbiamo riso e scherzato, perché se proprio dovessimo andare incontro all’annichilimento nucleare, sarebbe tanto meglio farlo con un sorriso in più. Però Fallout ci insegna, a parte gli scherzi, una vera lezione di vita. Qualcosa che faremo meglio a non scordarci mai. Ovvero…
La Guerra, La Guerra Non Cambia Mai
Sembra una frase fatta, ormai diventata mainstream e ripetuta come un mantra da folle adorante un videogioco. Ma Fallout contiene tutti gli elementi per farci capire a fondo cosa si intende con questa frase. Innanzitutto l’incipit iniziale di Fallout 4, che ci mostra il contesto storico da cui è iniziata la fine in quell’universo narrativo, ricorda terribilmente il nostro tessuto sociale. Una società così opulenta, così priva di problemi reali e così ricca che sta finendo per marcire al suo interno. Nazioni talmente impegnate a capire cosa fare tra di loro e per loro stesse, che non si chiedono se ciò che fanno sia davvero giusto. Troppe persone che abitano in una realtà fin troppo bella, che hanno scordato cosa sia la guerra. Perché è vero, Staynerdiani, che la guerra non cambia mai. Che sia combattuta per i più disparati motivi e con i più disparati ideali tirati in ballo. Che sia combattuta con le spade lunghe e le asce, con i bastoni e con le pietre, con i Garand e con i Kar 98, con missili ICBM e lanci HALO… Beh, la guerra non cambia mai. E noi, purtroppo, sembriamo non accorgercene. Gli orrori che l’umanità ha evidentemente già dimenticato sono tornati a bussare alla nostra porta. E forse più potenti che mai. Quello è il monito di Fallout, un eterno avviso a rimanere vigili sulla nostra stessa natura bellicosa. Che deve essere tenuta a bada, prima che ci porti alla distruzione totale. Un nemico che non cambia mai veramente, ma che maschera il proprio volto con bandiere, ideali e armi diverse. Ma sotto sotto, c’è sempre lei, la guerra, antica passione dell’umanità, che rischia di diventare anche la nostra condanna.
Ora però rallegriamoci un po’ e torniamo a giocare a Fallout, che tanto la guerra, la guerra non cambia mai.