Non osate cervare gli uccisi del re! (cit.)

Il gioco da tavola / RPG con grafica fiabesca Armello, dopo le versioni su console e PC e dopo essere approdato sul mercato mobile prima su iOS e poi su Android, sbarca anche su Nintendo Switch: vediamo insieme come se la cava il titolo di League of Geeks sulla console ibrida della Grande N.

Prima di passare all’azione vera e propria, diamo alcuni cenni preliminari sul gioco: si tratta di una sorta di ibrido tra un RPG e un gioco da tavolo, ambientato appunto ad Armello, un regno fantastico governato da un Re Leone, colpito, ahilui, dalla cosiddetta Putrefazione, una sconosciuta forza malvagia che sta corrompendo gran parte del reame.

Eravamo quattro amici al bar…

Le quattro principali fazioni presenti nel regno, tutte costituite da animali antropomorfi quali lupi, ratti, orsi e conigli, dovranno dunque darsi da fare affinché il trono venga conquistato da un esponente del proprio clan.

Comincia dunque la lotta per il trono, e ogni clan userà la propria strategia pur di accaparrarsi la vittoria finale: alcune fazioni prediligono la forza bruta, altre la strategia, o ancora le manipolazioni, o la magia, dando vita a scontri, episodi e partite sempre più variegate (e con quel pizzico di imprevedibilità dato dall’IA del Re Leone, che ogni giorno emette un editto che avrà conseguenze per alcuni, o tutti i giocatori, che mischia ancora di più le carte in tavola), che poi è uno dei principali punti a favore del gioco.

I giocatori dovranno muoversi sul tabellone utilizzando i propri punti azione e giocando le proprie carte, facendo attenzione sia alle azioni degli avversari, sia agli elementi presenti sul terreno di gioco.

Fermarsi su una montagna, ad esempio, darà un bonus difesa, ma vi farà consumare un punto azione in più, e dunque potrete muovervi di meno all’interno del vostro turno, laddove invece sostare su una palude vi farà perdere un punto vita, e fermarsi all’interno di un bosco vi renderà invisibili, ammesso che un avversario non abbia la carta o l’incantesimo giusto per aggirare il vostro bonus.

Conquistare un accampamento farà guadagnare una moneta d’oro, utile per utilizzare la carte, mentre raggiungere uno dei cerchi di pietra presenti nella mappa, guarirà i vostri punti ferita.

La fortuna aiuta gli audaci… ma non solo

I combattimenti e le quest si risolvono sì con un semplice lancio di dadi, ma l’esito non dipenderà soltanto dalla vostra fortuna, quanto dalla vostra abilità nel costruire le vostre statistiche nei turni precedenti, e dal corretto utilizzo delle carte a vostra disposizione.

Una volta terminato lo scontro, in caso di parità i giocatori torneranno nelle rispettive caselle, altrimenti il giocatore sconfitto tornerà al punto di partenza perdendo tutte le carte in suo possesso, ma non l’equipaggiamento.

Al termine delle quest invece, in caso di esito positivo, si potrà scegliere se accontentarsi della ricompensa, o tentare la fortuna con un altro tiro di dadi, per ottenere un bottino ancora maggiore, o in caso di insuccesso, un malus (generalmente la perdita di un punto vita).

Ad ogni turno che passa, il Re Leone perderà un punto vita, al termine dei quali, il clan col punteggio maggiore sarà dichiarato vincitore della partita.

Un porting di tutto rispetto

Insomma le meccaniche di gioco non sono cambiate, e chi ha già familiarità col gioco non farà fatica ad abituarsi anche ai comandi di Switch, su cui Armello, vista anche forse la sua natura di boardgame, si trova perfettamente a suo agio.

Giocare i vari turni di gioco in modalità portatile, magari sbragandosi sul divano quando si ha un po’ di tempo libero, si è infatti rivelato un buon modo di godersi il gioco, nonostante la sua anima non esattamente da “casual gamer”.

Armello è infatti un gioco tosto da padroneggiare, a volte anche troppo vista la quantità di carte e le varie strategie da imparare per poter avere la meglio sui propri avversari, viste le peculiarità di ciascun clan, risultando alla fine un gioco ancora piuttosto “di nicchia”, se questo può considerarsi un difetto.

Aiuta però, e molto, il completo tutorial all’inizio del gioco, grazie al quale è possibile imparare in relativamente poco tempo le varie meccaniche di gioco e i punti di forza delle quattro fazioni in gioco, per cui non lasciatevi intimorire.

Verdetto

Il porting di Armello su Nintendo Switch è veramente ben fatto: ben realizzato tecnicamente e con quel tocco in più che la modalità portatile (che i fan del gioco avranno già apprezzato nelle versioni mobile del gioco) sa dare. Non è però un gioco “per tutti”, vista la difficoltà nel padroneggiarlo e le numerose ore di gioco che dovete mettere in conto, ma l’efficace tutorial all’inizio e un po’ di costanza da parte vostra, riusciranno a sistemare tutto. Se l’ambiente fiabesco vi piace, e siete appassionati di giochi da tavola e giochi di ruolo, dovete assolutamente dargli una chance.

 

Se vi stuzzica Armello…

In realtà non è che ci siano una moltitudine di giochi simili al titolo di League of Geeks. Se vi piacciono gli strategici a turni, per quanto molto più improntati all’azione, potete dare un’occhiata a Mario Rabbids, per quanto riguarda il genere cartoonesco, oppure al bellissimo XCOM 2, decisamente su un’altra strada.

 

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.