In arrivo inedite opere della nuova sci-fi, tra afrofuturismo e space opera
La casa editrice Mondadori, negli ultimi anni, ha deciso di rinforzare il rapporto con il proprio pubblico con una serie di attività dedicate a questo scopo: maggior presenza sui social, interazioni più frequenti con le community di fan ed eventi di presentazione delle novità del catalogo.
Proprio in quest’ultima direzione andava l’incontro organizzato al megastore Mondadori di via Marghera, a Milano, martedì 16 ottobre.
L’evento, moderato dal giornalista Lorenzo Fantoni, ha visto alternarsi sul palco i rappresentanti della Mondadori – tra responsabili delle collane e addetti dei singoli uffici – insieme ai traduttori, ai grafici e a altre figure sempre poco visibili al grande pubblico, protagonisti di una presentazione interessante e varia che ha permesso ai presenti di scoprire, oltre ai principali titoli in uscita tra le fine del 2018 e tutto il 2019, una serie di aspetti molto peculiari del grande mondo dell’editoria.
La serata era dedicata a tre collane molto particolari, dedicate a nicchie di pubblico sempre attente e presenti: Oscar Fantastica, Oscar Ink e Oscar Draghi, i libri giusti per chi ama fantasy, fumetti e fantascienza.
Sono stati Dario Tonani e Franco Brambilla ad aprire le danze: il primo è uno degli autori di punta della fantascienza italiana, autore della saga di Mondo9 e del romanzo uscito a fine settembre Naila di Mondo9; il secondo, storico copertinista della collana Urania, ha collaborato alla creazione dell’universo narrativo di Tonani dando vita a Mondo9 con illustrazioni e sketch che trovate dentro e fuori quello che è il primo volume di Oscar Fantastica a portare ai lettori una storia inedita italiana di sci-fi.
Tonani ha brevemente esposto la trama di questo ulteriore tassello di Mondo9, un universo in continua espansione, Brambilla, invece, interrogato sulle sue fonti d’ispirazione non ha potuto che citare gli universi di Mad Max, Dunem ma anche Macchine mortali, il film di cui Peter Jackson è produttore, in uscita nei prossimi mesi.
Il momento successivo ha visto protagonisti Marco Rana, editor della saga di Terra Infranta di Nora Jemisin, e Alba Mantovani, traduttrice per l’Italia dell’autrice statunitense.
La Jemisin è stata la prima scrittrice afroamericana a vincere un premio Hugo (e non si è certo fermata qui, visto che ha portato a casa anche il Locus e il Nebula) ed è considerata uno dei pilastri della fantascienza internazionale, anche se relegarla solo all’ambito sci-fi, vista la complessità dei temi trattati nei suoi romanzi (razzismo, rifiuto del diverso, distinzione del mondo in caste, ecc.), può essere limitante.
Nelle parole di Alba Mantovani, incaricata da Mondadori di tradurre la saga: il linguaggio di Nora Jemisin è spesso molto specialistico, legato al mondo post apocalittico in cui è ambientato il romanzo e riuscire a tradurlo senza diventare pedanti può essere complesso.
Sempre sull’argomento della traduzione, è quindi salita sul palco Francesca Mastruzzo, che si è occupata della saga di Ancillary di Ann Leckie. La saga torna in Italia nel 2019 dopo un grosso lavoro legato proprio alla ritraduzione. Si tratta di una trilogia con caratteristiche inedite: nel mondo della saga, tutto l’universo conosciuto è dominato da un’intelligenza artificiale che pervade ogni cosa, dagli uomini alle astronavi, e che – per questo motivo – ha un unico genere, sia che si tratti di esseri di sesso femminile che maschile. In inglese, a parte i pronomi, la cosa ha poco impatto: ben diverso è il discorso in italiano, in cui anche gli aggettivi vanno necessariamente declinati in base al genere. Solo un contatto molto stretto tra autrice e traduttrice ha permesso di dirimere le tante questioni nate in questo caso… e a incuriosirci maggiormente!
È stato quindi il turno dei fumetti, con ospiti d’eccezione.
Il primo, Giuseppe Camuncoli – autore in forza alla Marvel da svariati anni – ha avuto l’incarico non solo di rimaneggiare le copertine di tutti i fumetti dell’universo di Star Wars ma anche immaginare uno standard per l’intera collana, che potesse applicarsi a tutti i futuri volumi di questa serie.
Il secondo, Giuseppe Lippi, ha introdotto Lo spiacevole ritorno di Zio Tibia, un volume che raccoglie il meglio dei tre volumi usciti negli anni ’60 del fumetto cult. Il target di questo prodotto, a differenza di quelli dedicati a Star Wars, è un pubblico più adulto, capace di apprezzare sia l’umorismo nero e cinico tipico di questa opera ma anche il tratto in bianco e nero particolarmente raffinato.
Il terzo è stato Giuseppe Palumbo, che si è confrontato con il restyling di uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano: Diabolik. La nuova veste parte da alcuni punti cardine dell’opera delle sorelle Giussani per modernizzare il personaggio e rendere più attuali le sue storie. Un’operazione che non intende stravolgere il mondo del criminale più famoso della nona arte ma solo aggiungere ulteriore adrenalina e azione all’elegante pacchetto chiamato DK.
A metà serata, Mondadori ha calato quindi il pezzo grosso: George R.R. Martin.
Purtroppo per i fan, non si tratta del tanto atteso sesto volume de Le cronache del ghiaccio e del fuoco, anche se l’ultima fatica dello scrittore – in uscita a fine novembre – è ambientata comunque a Westeros.
Siamo però ben trecento anni prima dei fatti conosciuti ai più anche grazie alla famosissima serie tv: Martin ha voluto concentrarsi sulle origini di alcuni degli aspetti solo accennati nella saga principale. Conosceremo il vero significato della danza dei draghi e le origini di molte delle religioni che dominano i sette regni e non solo. Non un semplice romanzo ma una storiografia narrata dalla mano di uno dei maestri della cittadella.
Purtroppo di più non è stato possibile sapere, visto lo stretto riserbo necessario in questi casi. Ci toccherà aspettare il venti novembre, data di uscita a livello mondiale dell’opera.
Sul palco è quindi arrivato Franco Forte, editor della collana Urania per presentare Binti, di NNedi Okorafor: con questa storia potentissima e la sua protagonista femminile, l’autrice prova a mandare un messaggio molto chiaro legato all’importanza delle proprie origini e al superamento dei pregiudizi. Considerato un pilastro dell’afrofuturismo, Binti racchiude due romanzi brevi, un racconto e una piccola chicca che per gli appassionati del genere.
Prima della grande chiusura, sono stati presentati: Millennials del collettivo La Buoncostume, un romanzo ambientato nel 2023 in un mondo in cui chiunque sia più grande di diciassette anni è rimasto come congelato nel tempo, dando agli adolescenti la possibilità di costruire una società a loro immagine e somiglianza; L’uomo delle rune di Peter Brett, il primo volume di una tetralogia crossover tra epic fantasy e horror; e la nuova veste grafica di tutti i racconti di Sherlock Holmes, La Fanta-Scienza di H.G. Wells, e Guida Galattica per gli Autostoppisti di Douglas Adams, tutti appartenenti alla collana Oscar Draghi, a opera del collettivo Malleus ROCK ART LAB.
Il gran finale è stato affidato alle parole di Gabriele Giorgi, traduttore e grande appassionato di Brandon Sanderson, uno degli scrittori più prolifici della sua generazione, con ben ventisette libri all’attivo: Giuramento, in uscita ad aprile 2019 è il terzo della saga della Folgoluce – composta secondo le intenzioni dell’autore da dieci romanzi – e, come gli altri romanzi dello stesso autore contiene anche moltissime illustrazioni.
Gabriele Giorgi ha raccontato di come sia spesso difficile tradurre un autore come Sanderson, capace di infarcire le sue storie di neologismi e giochi di parole: in svariate occasioni è stato necessario affidarsi all’autore per l’esatta comprensione di una data espressione, scavare a fondo nell’etimologia di una parola per poterla rendere al meglio anche in italiano oppure ancora affidarsi alla rete di fan dello scrittore statunitense, molto attenta a ogni dettaglio.
Le cronache della Folgoluce – e quindi Giuramento – si svolgono all’interno del Cosmoverso, l’universo narrativo in cui convivono anche altri personaggi nati dalla mente di Sanderson, in un mosaico di storie e luoghi in continua evoluzione.
In chiusura, a sorpresa per i fan presenti all’evento, sono stati mostrati una serie di contributi degli autori citati: Peter V. Brett, N. K. Jemisin, Ann Leckie, George R.R. Martin, Nnedi Okorafor e Brandon Sanderson, a testimonianza della crescente importanza che il mercato italiano di genere – fantasy e fantascienza – sia sotto la costante attenzione degli scrittori e della case editrici di tutto il mondo.