Quando la zoologia incontra il fantastico

Newt Scamander crepa d’invidia! Sì, perché alle volte la realtà supera l’immaginazione. Sembra una frase fatta (in effetti lo è), ma talvolta madre natura riesce a creare delle creature degne della zia Rowling in un momento di forte ispirazione dovuto agli eccellenti alcolici scozzesi. Se credete che draghi, goblin e chimere esistano solo nella fantasia, dopo questa lista dovrete ricredervi. Pronti a un tuffo nella zoologia? Facciamo partire la sigla di Superquark e andiamo. Ma non prima di aver letto la nostra recensione di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

10 – Diavolo Spinoso (Moloch horridus).

L’intera Australia non doveva sembrare molto accogliente ai primi esploratori bianchi, se appena ne avevano l’occasione additavano gli esponenti della sua faida come “diavoli”. Nonostante il nome demoniaco, l’unico membro della famiglia Moloch conosciuto è un animale assolutamente pacifico, dedito solo a mangiarsi qualche formica di tanto in tanto. Di sicuro, non sembra essere l’animale da compagnia ideale, né potrebbe facilmente intenerire con i suoi occhi a palla…

9 – Squalo Goblin (Mitsukurina owstoni).

E possiamo solo immaginare la soddisfazione dei vecchi giocatori di carte Magic alla notizia che, a questo mondo, esistano davvero dei goblin! Contrariamente a quelli che abbiamo imparato ad amare per la loro tendenza a farsi esplodere e sacrificare in varia misura, lo squalo goblin è un predatore temibile, capace di creare un vortice d’acqua con le poderose mascelle per risucchiare il nemico verso le proprie fauci e dilaniarlo. Si tratta di un pesce abissale, anche se raramente si incontrano esemplari anche a 1300 metri di profondità, con una maggiore distribuzione nelle acque giapponesi e australiane.

8 – Talpa dal muso stellato (Condylura cristata).

L’incubo di tutti i giocatori di D&D: trovarsi di fronte un Mind Flayer in carne, ossa e tentacoli facciali! Tipica del nord America, la talpa dal muso stellato usa i tentacoli del suo naso per sopperire alla cecità, riuscendo a utilizzarli, secondo qualcuno, per rilevare l’elettricità delle sue prede, piccoli invertebrati, insetti e molluschi, e divorarli.

7 – Tanuki (Nyctereutes procyonoides).

Difficilmente i lettori di Naruto si saranno dimenticati di Shukaku, il demone Monocoda del Villaggio della Sabbia, sigillato nel corpo di Gaara. Ebbene, se da un lato i lettore del manga di Kishimoto potrebbero apprendere con una certa paura che i tanuki, o cani procione, esistono effettivamente, dall’altro possono consolarsi pensando che questo particolare canide, contrariamente alla sua controparte fumettistica, è un animale docile ed estremamente schivo, che preferisce gridare e scappare piuttosto che combattere. Diffusi in Siberia Orientale, Manciuria e Giappone, hanno fatto nascere attorno a loro una serie di miti secondo cui sarebbero degli abili mutaforma, forse proprio per la loro capacità di battere in ritirata a una velocità tale da dare l’impressione di sparire!

6 – Dragone Foglia (Phycodurus eques).

Se vedendone l’immagine sentite uno strano desiderio di prendere una Poké Ball e cercare di catturarlo, non dovete sorprendervi. Il Dragone Foglia è un esemplare della famiglia dei cavallucci marini dotato di numerose escrescenze che lo aiutano a confondersi con le alghe del fondale marino e, recentemente, ha ispirato Ken Sugimori nella creazione dei Pokémon Skrelp e Dragalge.

 

5 – Calamaro Gigante (Architeuthis Dux).

Scoprire che l’incubo del capitano Nemo è una realtà, può causare qualche smottamento emozionale ai lettori di classici come 20000 leghe sotto i mari. Nei fatti, l’esistenza del calamaro gigante è sempre stata discussa. Da un lato, la leggende del kraken, mostro mitologico che affondava le navi malvagie, sono sempre state vive e presenti nelle menti dei pescatori scandinavi. Dall’altro solo raramente era possibile vedere esemplari di questi veri e propri mostri marini spiaggiati e in fin di vita, cosa che ha contribuito ad aumentare le leggende attorno a questi animali.

 

4 – Aye aye (Daubentonia madagascariensis).

Madagascar! Terra di re Julian dei Lemuri e del suo fidato consigliere, Maurice, un aye aye prestato alla causa dei lemuri. Come sarebbe a dire “cos’è un aye-aye?”. Ci troviamo di fronte a una scimmietta, lontanissima parente dell’homo sapiens e dotata di pollici opponibili, che si nutre di larve e insetti ricercandole negli  alberi. Certo i suoi occhi a palla alla Gizmo risultano un po’ inquietanti, ma di sicuro è un animale che non possa inosservato. Considerato per circa cento anni una mera leggenda, la sua esistenza fu infine certificata nel solo nel XIX secolo.

3 – Pesce blob (Psychrolutes marcidus).

Nominato l’animale più brutto del mondo, già dal nome potete ben immaginare quanto sia difficile descrivere questa creatura, essendo semplicemente informe! Il nome ricorda la creatura dell’omonimo film del 1958, ma contrariamente all’orrido alieno è grande al massimo trenta centimetri. Difficilmente qualche studioso si dedica a questa creatura, viste le profondità a cui vive, ma nonostante questo l’animale è attualmente minacciato per colpa dell’uso di reti a strascico.

2 – Clamidosauro (Chlamydosaurus kingii).

Quanti di noi si ricordano di quella scena di Jurassic Park in cui un dilofosauro decisamente fantasioso accecava e dilaniava Wayne Knight? Di certo è rimasta negli incubi di molti ragazzini (e di molti paleontologi). Difficile non associarlo a questo animale che, come la sua controparte hollywoodiana, ha la capacità di far fuoriuscire una cresta per intimorire i propri avversari, nonostante sia in realtà molto pacifico e timido. Popola i deserti australiani e, tra le sue caratteristiche, c’è quella di riuscire a correre sulle zampe posteriori.

1 –  Drago Volante (Draco).  

E i draghi esistono! Esistono e non c’è nemmeno bisogno di buttarsi su una pira funeraria Dothraki per poterli vedere! D’accordo, non sono giganteschi, non sputano fuoco, ma sono a tutti gli effetti dei piccoli rettili dotati di membrane per volare! Diffusi in Asia, non superano i venticinque centimetri di lunghezza, e sono dotati, contrariamente alla maggior parte degli altri sauridi, di piccoli denti simili a quelli dei mammiferi.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.