Un Saint incompreso.

Signore e signori. Gli atti di accusa nei confronti del nostro cliente vi sono stati presentati per molto tempo, opera di una campagna denigratoria che non ha conosciuto ostacoli negli ultimi trent’anni. Death Mask, Cavaliere d’oro di Cancer e Guardiano della Quarta Casa, da tempo viene dipinto come un folle sanguinario, un uomo malvagio per cui il fine giustifica i mezzi e disposto a tutto pur di far prevalere la fazione più forte.

Niente di più falso! Oggi dimostreremo, al di là di ogni ragionevole dubbio, che quest’uomo, questo Cavaliere, è in realtà un Santo! Per la precisione un Gold Saint. Ma non ci fermeremo qui: prova dopo prova, mostreremo a ognuno di voi come sia stato costruito un castello di menzogne volto a vilipendere un uomo, solo per la sua origine italiana, meridionale e, soprattutto, siciliana, dando corpo a insulsi stereotipi nei confronti del nostro paese!

Cancer

Tanto per iniziare tralasciamo l’evidente crudeltà mentale dei genitori, i quali hanno deciso di chiamare un bambino innocente Death Mask, segnandone così la psiche già nella più tenera età. Nessuna sorpresa che un infante con questo nome scelga come hobby la tassidermia umana. Concentriamoci sulla sua vocazione, quella di Saint di Atena, poiché nessuno di voi può realmente comprendere quanto sia difficile la vita di un Cavaliere d’Oro.

Sin dalla più tenera età il giovane Death Mask fu affidato a un uomo dalla dubbia moralità e costretto ad apprendere le basi del cosmo e a risvegliare il suo Settimo Senso, al punto da essere investito cavaliere alla tenera età di dieci anni. Di fronte a una simile infanzia rovinata, di fronte “a prove di rara crudeltà”, quale essere umano non verrebbe segnato? In tutta sincerità siamo solo sorpresi che il nostro cliente abbia scelto di tappezzare la sua abitazione del Grande Tempio con delle teste umane.

Eppure Cancer non ha perso completamente la sua empatia. Anzi, negli anni successivi si prenderà cura di un orfano giapponese, prendendolo a calci quel tanto che basta per fargli capire le basi del Cosmo, tale Mei Kido (Saint Seiya: Gigantomachia), il quale per ringraziare il suo maestro di tanta generosità si scorderà completamente del suo addestramento! Capite qual è il vero problema nella vita del signor Cancer? L’ingratitudine! Una vera e profonda ingratitudine che lo segnerà per tutti gli anni a venire, costringendolo a indossare una maschera (perdonateci il gioco di parole) per non essere ulteriormente ferito.

Cancer

Quanti dei presenti si ricordano del suo fondamentale contributo nella lotta contro i Titani (Saint Seiya: Episode G)? Ovviamente nessuno, eppure fu lui a sconfiggere uno dei Giganti invasori del Grande Tempio. Tanta irriconoscenza lo ha forse dissuaso dal continuare la sua crociata idealistica per Atena e, in maggior misura, per il Grande Sacerdote? No! E qui, signori, si cela il vero e profondo valore dell’animo umano, avere nell’azione compiuta la propria ricompensa

Infatti negli anni Death Mask è sempre stato in prima linea, pronto a uccidere chiunque osasse intralciare il cammino della giustizia. E per chiunque intendiamo proprio chiunque. Soldati e cavalieri nemici, ma anche passanti innocenti, donne, bambini, nonni, nonni in carriola, le carriole dei nonni, cani, gatti, fiorai (categoria da lui sempre amata) e parroci. Si può forse fargli una colpa di tanto zelo? Come si può accusare un uomo per aver scelto di concludere nel migliore dei modi una missione? In circostanze normali al nostro connazionale sarebbe spettata una medaglia!

Certo, può non sembrare una bella cosa, ma il nostro cliente non ha mai dimenticato le proprie vittime! Anzi, nel corso degli anni scelse di tagliare loro la testa e per porne i volti nella casa del Cancro, tenendo con sé le loro anime erranti in cerca di pace. Qualcuno vuole davvero fargliene una colpa? La propaganda giapponese a favore di Cavalieri di Bronzo ha negli anni successivi dipinto questo gesto come un abominio, distorcendo la realtà dei fatti, ovvero l’immensa bontà insita nel voler accogliere sotto il suo stesso tetto, nella sua stessa Casa degli spiriti privi di pace, incapaci di trovare la via dell’aldilà. Che poi ne fossero incapaci per colpa sua sono solo dettagli!

Cancer

Ma è stata la guerra contro i Cavalieri di Bronzo quella che ha portato ai maggiori fraintendimenti e a macchiare la figura del nostro cliente di sadismo. La realtà è ben diversa! In tutto lo svolgimento della guerra il fine ultimo del signor Cancer è stato il conseguimento della pace: poco importa che per raggiungerla si dovesse ricorrere ad “atti di giustizia necessari dovuti alle circostanze e al bisogno”.

Tra i suoi primi atti in effetti c’è quello di parlamentare con l’anziano Maestro dei Cinque Picchi, Doko di Libra. Par-la-men-ta-re! Forse non è chiara a tutti i signori “Bronzisti” questa parola: non ci sono prove che Death Mask fosse in Cina in veste di sicario! Solo le affermazioni di un vecchio di oltre duecentosessanta anni e di un non vedente!

Proprio questo punto è sempre stato uno dei più controversi: le accuse di violenza contro un minorato fisico. In primo luogo abbiamo prove che potrebbero mettere in discussione la disabilità del signor Sirio il Dragone, mostrando come nei fatti la sua vista vada e venga come e quando sembra averne più bisogno. Soprattutto siamo di fronte a un palese tentativo di discriminazione positiva: sfruttare la propria disabilità per essere messo in posizioni di primo piano nell’esercito di Atena.

Ma la fibra morale del nostro cliente, il Commendator Cancer, fu tale da impedirgli di frenare i propri colpi, al di là di ogni possibile discriminazione. Per lui il signor Il Dragone era un nemico come gli altri, cosa che ha dimostrato più e più volte, nel corso dei loro scontri. Non solo! Il rispetto verso il suo avversario è stato tale da concedergli la grazia di spedire la sua ragazza all’altro mondo, in modo da unirli per sempre nella morte! Da sempre il nostro cliente ha mostrato di essere buono di cuore verso le famiglie, motivo per cui ha deciso di riunire tanti orfani di guerra ai loro genitori, staccando loro la testa e rinchiudendone le anime tra le mura della Quarta Casa. Eppure questo atto è stato etichettato come vile e malvagio! È forse giusto tutto ciò?

Cancer

Da morto Death Mask ha deciso di dare ancora una volta prova della sua tempra morale: si è unito all’esercito di Hades, seguendo i deliri di tale Sion dell’Ariete, solo perché convinto a far trionfare “la pace e la giustizia nel mondo”. E, per ringraziamento, è stato malmenato e rispedito all’inferno! Eppure non ha portato rancore, presentandosi insieme agli altri Cavalieri d’Oro per poter aprire un passaggio verso i Campi Elisi proprio a quegli stessi Cavalieri di Bronzo che in passato è stato accusato di discriminare.

Oggi Death Mask è un cristiano rinato: letteralmente, essendo stato riportato in vita ancora una volta. Abita ad Asgard, dove passa allegramente il suo tempo a giocare a carte in un’osteria, frequentando una fioraia locale. Un uomo per bene, che è riuscito a fare i conti con le false accuse che gli sono state rivolte in passato. Un uomo capace anche di ignorare il ritratto poco lusinghiero che è stato fatto nel film documentario “La Battaglia del Grande Tempio”, in cui il nostro cliente è stato presentato come un imbecille canterino.

Le prove sono sotto gli occhi di tutti. Spetta solo a voi giudicare l’operato del nostro cliente. Sappiamo che farete le scelta giusta e valuterete secondo coscienza. Nel frattempo possiamo assicurarvi che le anime nella Casa di Cancer sono desiderose di raggiungere la pace. Decidete liberamente.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.