Leonardo da Vinci: un genio a fumetti
Chissà cosa avrebbe pensato Leonardo da Vinci nello scoprire che, a cinquecento anni dalla sua morte, sarebbe stato celebrato con dei fumetti. Non è da escludere che il genio toscano avrebbe apprezzato non poco la cosa. In fondo lui fu tra i pionieri dell’affiancamento di immagini e parole, non solo per quanto riguarda la scienza e le arti, ma anche per quel che concerne la narrazione di storie.
Certo, Leonardo non è stato celebrato solo attraverso i fumetti. Il suo genio, capace di spaziare dall’arte all’architettura, dalla meccanica alla medicina, è stato protagonista di film, videogiochi, serie televisive, romanzi. Spesso con delle forti libertà creative sulla sua vita, ancor più spesso mettendolo al centro di misteri e complotti di ogni genere.
Da questo punto di vista il fumetto non si è certo risparmiato. Marvel, DC, Disney e molti altri colossi e non del fumetto mondiale hanno dato una propria versione di Leonardo con carta e china. Il Genio Universale nato a Vinci ha da sempre e in modi diversi stimolato la fantasia degli autori, in così tante versioni e in così tanti modi diversi che sarebbe quasi impossibile elencarli tutti.
In un simile mare magnum di opere non resta altro da fare che selezionarne alcune, scegliendo quelle che, nel corso di molti anni, hanno dato una rappresentazione originale di Leonardo da Vinci a fumetti.
Genio, mago, eroe, filantropo (forse)
Tra i fumetti “leonardiani” da menzionare ci sono le produzioni delle grandi case editrici di supereroi. Può sembrare una sorpresa che Leonardo sia comparso accanto agli eroi in calzamaglia del comic americano.
Eppure il genio di Leonardo, quasi anacronistico per gli i Secoli XV e XVI, senza dubbio si presta molto bene a essere sfruttato per questo tipo di narrazioni. Lo sa bene la DC Comics, che non ha esitato a utilizzare la figura dell’artista toscano in diverse storie.
Un prodotto senza dubbio originale è quello di Black Masterpiece, un Elseworld dove Da Vinci viene mostrato come mentore di un Batman fiorentino, intento a vigilare sulla città dei Medici grazie alle invenzioni realizzate dal suo maestro.
Opera di fantasia, che tuttavia non altera il ruolo di Leonardo come genio e artista. Ben diversa è la ricostruzione proposta sui fumetti di Zatanna, dove Leonardo viene visto come un precursore dei maghi dell’universo DC. Soluzione senza dubbio originale, che riscrive a modo suo la lunga e fin troppo radicata tradizione del Leonardo praticamente di riti esoterici.
La via scelta dalla Marvel per rappresentare Leonardo sarà ancora differente. Si esalta il suo lato di genio della meccanica, in grado di creare un’armatura per volare quasi come un precursore di Iron Man. L’autore Jonathan Hickman scelse di farne un anticipatore anche nella protezione del genere umano dalle minacce, come fondatore della Confraternita dello Scudo, versione rinascimentale dello S.H.I.E.L.D.
Tuttavia, anche la Marvel non riesce a fare a meno di subire il fascino della “leggenda nera” di Leonardo, facendone a sua volta un viaggiatore del tempo e un mistico. Allo stesso modo Leonardo con l’alias di Ariete appare come fondatore dello Zodiaco, società che raccoglie i migliori individui nel campo dell’intelligence. Una versione più oscura di Leonardo, mostrato come un lucido realista simile all’amico Nicolò Machiavelli.
E poi giunse Topolino
La Disney in tempo ha voluto celebrare i 500 anni dalla morte di Leonardo con la storia “Paperino, Qui, Quo, Qua e il grande gioco geniale”. Tuttavia non si può dire che sulle pagine del settimanale a fumetti siano mai mancati riferimenti a Leonardo da Vinci. Sono diverse le storie che di mostrano Leonardo interagire con i personaggi creati dal vecchio Walt.
A differenza di Marvel e DC Comics la Disney ha sempre prediletto un diverso tipo di approccio verso Leonardo. Negli anni sono state tante le comparse dell’artista sulle pagine degli albi di Topolino. Pur non rinunciando a una bella dose di sana fantasia, la scelta è sempre stata quella di scavare a fondo nella biografia di Leonardo per riscriverla in modo originale e concedersi qualche piccola libertà creativa.
Sarà proprio Leonardo a inaugurare il filone della Macchina del Tempo di Marlin e Zapotec, macchinario prodigioso grazie a cui Topolino e Pippo possono muoversi attraverso le epoche storiche. Nella storia del 1985 “Topolino e il segreto della Gioconda” scritta da Bruno Concina e disegnata da Massimo De Vita, assistiamo al primo viaggio temporale dei personaggi Disney nel passato. Giunti nella Firenze del Rinascimento Topolino e Pippo incontrano proprio Leonardo, al quale giungono alcuni inaspettati suggerimenti per le proprie invenzioni.
Non sarà tuttavia l’unico racconto che vedrà Leonardo interagire con il duo di Topolinia. Una storia successiva del 1996 “Topolino e il pasticcio del tempo” coinvolge anche Sandro Botticelli, grande amico del genio di Vinci. L’autore Carlo Panaro sceglie come base un fatto storico, ovvero l’apertura dell’Osteria delle tre Rane da parte dei due allievi del Verrocchio. Anche qui l’intervento di Pippo rischia di creare un paradosso temporale, che solo con l’aiuto di Topolino potrà essere evitato.
Conoscere il genio
Nonostante le opere di fantasia sulla vita di Leonardo siano molte, non va trascurato che la vita del genio costituì di per sé qualcosa di straordinario. Qualcosa che non poteva non diventare la base di numerosi fumetti biografici.
Sono molte le opere che si dedicano a rappresentare la vita del nostro illustre connazionale, ponendo l’accento sui diversi aspetti del suo carattere, dei suoi lavori e delle sue passioni. Sotto questo punto di vista un esempio molto interessante è l’opera della Vertigo Comics del 1995, Chiaroscuro di Pat Mc Greal e David Rawson.
La scelta degli autori è quella di dare spazio anche ai lati segreti della vita di Leonardo. Il protagonista diventa l’uomo, non il genio. Nei dieci numeri del fumetto ripercorriamo alcuni aspetti nascosti meno noti della sua esistenza. La sua rivalità con Michelangelo, la sua relazione con l’allievo Gian Giacomo Caprotti, le sue ossessioni, idiosincrasie e nevrosi. Un’opera diversa dalle altre, che in quanto tale riesce a ritagliarsi un posto d’onore nel panorama delle biografie dedicate all’artista.
Più recente e ben più politically correct è l’opera del genovese Enzo Marciante, che con il suo Leonardo da Vinci a fumetti ripercorre i momenti salienti nella vita dell’autore della Gioconda. Partendo dalle sue origini nella bottega del Verrocchio, fino alla sua vecchiaia nella valle della Loira, il tutto impreziosito con riproduzioni dei suoi disegni e delle sue opere d’arte.
Marciante, nel mettere in scena la vita di Leonardo, sembra quasi suggerire che non c’è bisogno di misteri, di magia e complotti per raccontare una storia fuori dall’ordinario. Basta solo essere fedeli a quella che è stata la vita di Leonardo da Vinci, riportandola al meglio sulle pagine di un albo a fumetti.