Novità su Watch Dogs Legion

Dopo le novità giunte dalla conferenza di Ubisoft all’E3 2019 iniziano a circolare altre informazioni su Watch Dogs Legion.

Nel leak circolato tempo fa era stato detto che gli utenti avrebbero potuto giocare con tutti gli NPC, e da quanto abbiamo visto all’E3 sembra essere vero. Nel video di presentazione abbiamo visto più personaggi vestire i panni del protagonista. La possibilità di reclutare qualsiasi npc e creare la propria “legione” personalizzata è stata perciò confermata ed è al centro della curiosità di tutti i fan della serie.

Di questa innovativa feature ha parlato Shelley Johnson, associate producer del gioco, il quale ha voluto condividere qualche informazione molto interessante su Legion.

Alla domanda quanti fossero gli NPC reclutabili la risposta ha fornito dei veri e propri numeri da capogiro. “Non vi sarà un vero e proprio limite. Potrebbero essere ovunque, tra le migliaia e i milioni”.

watch dogs legion

Johnson ha poi parlato dello sviluppo compiuto sul nuovo Watchdogs e sui lavori compiuti per giungere a questo livello.

“Abbiamo impiegato quattro anni per realizzare una tecnologia che fosse capace di realizzare quanto ci eravamo prefissati. Lo scopo era quello di completate una città enorme, con una grande quantità di personaggi al suo interno”.

Come era stato precedentemente rivelato dai leak sulla trama, Watch Dogs Legion sarà ambientato in un futuro vicino a noi. Siamo in una versione distopica di Londra, in un mondo post-Brexit, dove società, politica e tecnologie sono cambiate ed hanno influito sulla storia della capitale inglese. Londra è una delle città più famose al mondo ed ha avuto un’influenza enorme sulla cultura occidentale per secoli, ed ha perfettamente senso integrarla in gioco, visto che si tratta di una delle città con il maggior livello di sorveglianza del mondo.

Cosa ne pensate voi lettori? Ditecelo con un commento!

(fonte: GameCrate.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.