Loki: quando si ama l’inganno

Quando pensiamo al Thor della Marvel è impossibile non volgere il nostro pensiero anche a Loki, il mefistofelico dio degli inganni e delle malefatte. In quasi sessant’anni di storia editoriale la versione del dio norreno creato dalla casa delle idee ci ha donato uno dei villain più iconici di sempre.

Quando su Journey into Mystery n. 85 Stan Lee e Jack Kirby riplasmarono un personaggio della Golden Age per dare un nemico da abbattere al loro dio del tuono, ne nacque un cattivo capace di affascinare e conquistare i lettori. Ma soprattutto uno di quei nemici che è impossibile non amare, perfetto contraltare dell’eroe che è chiamato a combattere.

Così come Thor è la luce del fulmine e il coraggioso fragore del tuono, Loki è l’oscurità del sotterfugio e la meschinità della menzogna. Ma questa non è altro che la superficie di ciò che si nasconde sotto le “corna” del dio degli inganni.

Il lungo corso editoriale della Marvel ha permesso ad alcuni grandi autori che hanno potuto sfruttarlo di approfondirne la storia, creandogli un retroscena psicologico in grado di trasformarlo, da villain vigliacco e ingannatore, in un affascinante ingannatore verso cui il lettore riesce anche a provare simpatia ed empatia.

Perché Loki per Thor non è unicamente un nemico da sconfiggere a qualsiasi costo. È anche un compagno d’armi, un fratello grandemente amato per cui il dio del tuono non riesce a smettere di provare affetto misto a senso di colpa.

Cosa ha realmente dato origine agli inganni e alle malefatte? Loki è a tutti gli effetti un diabolico furfante o piuttosto una vittima del caso e degli eventi? Possiamo ripercorrere la sua storia per comprenderlo. Una storia che si intreccia con alcuni dei momenti più significativi e importanti dell’intero Marvel Universe.

Loki

Cattivi si nasce?

Come molte altre storia presenti nell’universo narrativo Marvel di Terra 616, anche la storia di Loki è stata oggetto di retcon e riscritture. Influenzata anche dalle pellicola del Marvel Cinematic Universe, la storia e la figura del dio delle malefatte sono cambiate nel corso dei decenni, facendo il personaggio che è ora, indissolubilmente legato alla figura di Tom Hiddleston.

Loki nasce a Jotunheim, il regno dei giganti. Nonostante sia figlio di re Laufey, il bambino viene abbandonato alla nascita perché ritenuto troppo debole. Si mostra infatti più piccolo di uno jötunn, cosa che lo condanna alla morte secondo la rigida tradizione dei giganti del ghiaccio.

Il destino tuttavia ha in serbo altri piano per il piccolo. Il giorno della sua nascita infatti Odino, re di Asgard, attacca il regno di Jotunheim e uccide Laufey in duello. Odino scopre il bambino abbandonato e decide di prenderlo come suo figlio adottivo per crescerlo al fianco di Thor, nonostante il parere contrario dei suoi compagni d’arme.

Questa insolita catena di eventi è frutto di un paradosso temporale: lo stesso Loki, infatti, sarebbe giunto dal futuro per tirare le fila della sua adozione, non senza prima vendicarsi del padre biologico per il trattamento subito nel corso dell’infanzia, torturando il re di Asgard con visioni derivanti dalla morte del padre Bor, promettendo di liberarlo solo se avesse adottato il figlio di un nemico caduto.

Ignaro di tutto ciò, il piccolo Loki cresce così alla corte di Odino al fianco di Thor. Il rapporto tra i due non sembra essere diverso da quello normale tra due fratelli. Tra i bambini si instaura un rapporto di affetto e rivalità, senza che questa sembri mai intaccare il sentimento fraterno che li lega. Thor sembra anzi amare senza remore il fratello, ponendosi come suo strenuo difensore dalle angherie dei coetanei.

Tuttavia la diffidenza degli asgardiani verso Loki influenzerà poco alla volta anche il giovane Thor. Crescendo, il figlio di Odino si dimostrerà sempre più propenso alla battaglia e alla lotta, cosa che lo allontanerà invece dal fragile Loki, più gracile e incline allo studio delle arti arcane. Crescendo i due si allontaneranno sempre di più, cosa che renderà Thor sempre più arrogante e Loki sempre più solo. Questo si trasformerà in una folle gelosia, che porterà il dio degli inganni a odiare intensamente il fratello adottivo.

Quando il dio del tuono riuscirà a sollevare Mjollnir, diventando a tutti gli effetti erede di Odino, la frattura diverrà insanabile. Loki si sentirà messo da parte e lascerà Asgard, desideroso solo di vendicarsi della sua famiglia adottiva.

Loki

Dio delle Malefatte e degli Inganni

La scelta di Odino di insegnare l’umiltà a Thor, relegandolo nel corpo dello zoppo Donald Blake, cambierà le carte in tavola per Loki. Il dio degli inganni era stato imprigionato a lungo in un albero per volere di Odino, ma il caso e la fortuna gli consentiranno di liberarsi. Ancora desideroso di vendicarsi di Thor si dirigerà sulla Terra, dove si scontrerà col fratello adottivo.

Lo scontro tra i due volgerà a favore del dio del tuono che farà imprigionare Loki su Asgard. Ma il dio degli inganni troverà sempre un modo per sfuggire, venendo allo scontro in diverse occasione in Thor, uscendone sempre sconfitto.

Conscio che un approccio diretto non sarebbe servito a battere il fratello, Loki sceglie una via più subdola, tentando di manipolare di volta in volta diversi mortali per costringerli allo scontro con Thor. In un’occasione arriva anche scatenare contro il dio del Tuono l’Incredibile Hulk, ma la mossa apparentemente geniale si gli ritorcerà contro in una maniera eccezionale.

Dopo aver fatto distruggere con l’inganno un ponte a Hulk e aver intercettato il segnale di SOS rivolto ai Fantastici 4 per farlo ricevere a Thor, Loki si troverà di fronte all’inattesa presenza di Iron Man, Ant-Man e Wasp. Sarà l’evento che porterà alla fondazione degli Avengers, i più Potenti Eroi della Terra. Sconfitto anche questa volta, il dio degli Inganni non riuscirà mai a perdonarsi di aver creato una simile forza del bene.

Loki

Negli anni Loki affronterà diversi eroi, trovandosi anche in alcuni casi a dover collaborare con loro, per quanto a malincuore. Nel corso della sua carriera otterrà un considerevole numero di insuccessi, ma sarà solo quando riuscirà a trovare lo stampo di Mjollnir che potrà ottenere il suo primo vero grande trionfo, scatenando il Ragnarok su Asgard, pur venendo ucciso nella battaglia.

Col ritorno di Thor e degli dèi anche Loki riuscirà a tornare in vita, seppur con sembianze femminili, dovuta alla sua scelta di impossessarsi del corpo di Lady Sif. Sarà il suo periodo di massimo potere, lo stesso in cui riuscirà a entrare a far parte della Cabala, l’organizzazione criminale di Norman Osborn. Anche qui il dio degli inganni, riuscirà ad allestire una delle sue truffe, portando le forze della Cabala ad assediare Asgard. Tuttavia, di fronte all’emergere del lato oscuro di Sentry, il dio degli inganni deciderà di redimersi. Con l’aiuto delle Pietre delle Norn donerà nuovo potere agli eroi accorsi per difendere Asgard, poco prima che Void lo annienti.

Ma quando si ha a che fare col dio delle malefatte anche la morte può essere raggirata e ingannata. Avendo cancellato il proprio nome dal libro di Hel, Loki è svincolato dal ciclo di morte di rinascita degli dèi e può risorgere ogni volta che perde la vita. Sarà così che Thor lo troverà, incarnato in un ragazzo parigino, prendendolo di nuovo con sé. Una nuova occasione per essere il fratello che Loki meritava da bambino.

Antieroi si diventa

Il grande successo ottenuto dall’interpretazione di Tom Hiddleston ha influenzato anche la storia editoriale di Loki. Il personaggio, rinato prima sotto forma di un bambino e poi tornato adulto, vedrà cambiare sensibilmente il proprio carattere e inclinazioni. Abbandonate le malefatte, Loki si concentrerà soprattutto sugli inganni, diventando un agente per conto della nuova Asgard governata dalle Grandi Madri.

Il nuovo Loki della Marvel si configura così non più come un villain, ma come una sorta di antieroe, al servizio del bene e costretto a combattere la sua naturale inclinazione al male. La nuova versione del personaggio ne esplora così diversi aspetti. Il primo è quello della sfera affettiva, approfondendo il rapporto tra lui e Thor (Loki arriverà a sostenere di essere diventato ciò che è perché il fratello avrebbe smesso di amarlo).

Tra gli aspetti che hanno fatto discutere i fan c’è anche la sessualità di Loki. I nuovi autori modellano Loki come un personaggio bisessuale, coerentemente con quanto descritto nel mito. In effetti il trickster, nelle saghe nordiche, viene mostrato come un soggetto dalla sessualità indefinita, anche per la sua natura di sciamano. Presso le popolazioni nordiche gli sciamani erano persone fuori dai vincoli umani, e questo includeva anche il loro sesso. Né maschi, né femmine, i fruitori della magia erano in grado di comunicare con la natura a un livello più alto, un livello che li portava a poter essere qualsiasi cosa volessero. Il trasformista Loki non faceva eccezione. Nei miti lo vediamo infatti assumere la forma di una cavalla per sedurre uno stallone, partorendo come donna il puledro Sleipnir. Un aspetto che gli autori riprendono e sfruttano per le nuove storie, riprendendo un Loki molto vicino al suo corrispettivo mitologico.

Sarebbe però sbagliato dire che gli ultimi cicli di storia abbiano solo rielaborato e non innovato. Gli anni recenit hanno approfondito la psicologia del dio, mostrando come in realtà anche in lui possa esserci del bene. Insomma, quanto basta per farne un personaggio da leggere a tutti i cosi.

Loki

Negli ultimi anni, oltre a una storica parentesi del dio degli inganni come candidato presidenziale, lo abbiamo visto collaborare spesso con degli eroi. Oltre ad aver fatto parte della formazione dei Giovani Vendicatori e stato in una particolare squadra di Avengers durante l’evento Axis. Qui, colpito da un’incantesimo che ne ha alterato l’asse morale, Loki riuscirà persino a impugnare Mjollnir e sconfiggere per la prima volta il fratello Thor, in quel momento divenuto malvagio.

Una breve parentesi, che tuttavia poco si discosta dalla nuova versione di Loki. Un personaggio dotato di fascino e carisma, disposto anche ad agire per il bene purché ci sia un valido tornaconto. Un vero a proprio antieroe, dotato di un fascino oscuro e un sarcasmo affilato che lo rende piacevole ai lettori.

Si avvicina il momento in cui rivedremo Hiddleston esordire su Disney+ in una serie televisiva dedicata al dio degli inganni. E ci chiediamo se questa versione Marvel di Loki, spigliato agente di Asgard, possa essere quella che vedremo nel suo ritorno. Un simpatico mascalzone da cui, da tanti anni, amiamo essere ingannati.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.