Between Two Ferns: Zach Galifianakis cinismo e risate su Netflix
Conoscete un film in grado di vantare contemporaneamente la presenza di Zach Galifianakis, Brie Larson, Keanu Reeves, Tessa Thompson, Matthew McConaughey, Benedict Cumberbatch, Will Ferrell, John Legend, David Letterman, Paul Rudd, Gal Gadot, Peter Dinklage ed altre star di questo calibro?
La risposta è sicuramente no, a meno che non abbiate già visto Between two ferns – Il film, la geniale idea di Scott Aukerman di portare su Netflix una sorta di spin-off della webserie omonima – distribuita dal popolare sito Funny or Die – che ha avuto un successo incredibile e si tratta orientativamente di un talk-show sulle orme di quello che vedrete nel film o più semplicemente nel trailer dello stesso.
Better two ferns – The Movie richiede una visione poco impegnativa, della durata complessiva di 1 ora e 22 minuti, ed ha sicuramente un impatto molto diverso su chi conosceva la serie rispetto a chi ci si approccia a per la prima volta in assoluto.
Di certo chi ha amato il personaggio di Alan in Una notte da leoni (quindi tutti, possiamo dire) adorerà anche Zach Galifianakis in queste anomale vesti di se stesso, sostanzialmente una sua versione sfigata. Smette di essere un tontolone, goffo per passare al lato più cinico e stronzo, ma il modo in cui dissacra tutto dicendo, spesso, schiettamente cose che molti di noi pensano e non hanno il coraggio di affermare, ci strappa grasse e improvvise risate. In molte altre occasioni è smodatamente drastico, esagerato e il suo personaggio fa semplicemente sentire in imbarazzo la star con cui interloquisce per il mero gusto di farlo, ma soprattutto perché all’utenza questo suo atteggiamento sembra piacere da impazzire, per la gioia del suo “capo”, l’altrettanto stravagante e macchiettistico Will Ferrell.
Per costruire un film su una webserie-talk show del genere ci vuole un’idea bizzarra e vincente, e non possiamo dire che Better two ferns abbia fatto centro da questo punto di vista, quantomeno non del tutto.
Per grandi linee la trama ci parla di Will Ferrell che commissiona a Zach Galifianakis dieci episodi della sua serie, promettendogli in seguito un vero proprio show a suo nome: il sogno del conduttore. Zach allora si mette immediatamente in viaggio coi suoi collaboratori per andare ad intervistare dieci vip in giro per l’America, sebbene non tutto andrà come previsto.
La trama è subordinata alle “interviste”. Ed è giusto così
La trama è naturalmente debole ma è sufficiente ad invogliare lo spettatore a andare avanti, in attesa della prossima entusiasmante intervista. Per dirla in altri termini: la trama è la scusa per mostrarci questi irriverenti tête-à-tête. I pochi minuti in cui Zach Galifianakis si interfaccia con le tante star sono irresistibili, ed anzi vi invitiamo a vedere pure le scene tagliate dopo i titoli di coda. Più le domande risultano offensive e inappropriate e più ci si diverte, tra le tante stoccate alla Marvel e quelle più dirette ai suoi ospiti.
E lo avevamo capito subito, quando Galifianakis al cospetto di Mattew McConaughey (di cui finge di non riuscire a pronunciare il nome) aveva esordito così: “Di tutte le cose per cui puoi vincere un Oscar, quanto sei sorpreso di averne vinto uno per la recitazione?”
Vi basterà tutto questo e un minutaggio agevole per invogliarvi alla visione di Better two ferns – Il film, che al di fuori dei suoi numerosi siparietti propone una storia – come detto – un po’ banale in cui fanno da sfondo tematiche di certo abusate ma sempre attuali come l’importanza dell’amicizia, a volte sacrificata a vantaggio di altri interessi, tra tutti il lavoro, a cui si ricollega il tema dei sogni e delle ambizioni di chi cerca di entrare nello star system, finendo spesso fagocitato da un mondo più grande e più spietato di lui.
Ma ciò per cui adoretete Better two ferns saranno, appunto, le “due felci” e l’amore che Zach prova per loro e per quello che rappresentano.
Se avete voglia di vivere 80 minuti in spensieratezza e col ficcante humour di Galifiannakis, sapete cosa dovete fare.