Bob Iger risponde a Martin Scorsese

Anche Bob Iger, CEO della Disney, risponde alle critiche del regista Martin Scorsese in merito ai cinecomic. Già diverse voci autorevoli si sono spese su questi argomenti, tra cui Francis Ford Coppola, il quale ha definito i film tratti dai fumetti “spregevoli“.

“Mi piacerebbe capire cosa intenda Francis quando usa il termine spregevoli. Si tratta di una parola che io utilizzerei per indicare una strage, non un film. E poi a chi si riferisce? A Kevin Feige? Ryan Coogler? Robert Downey Jr.? Scarlett Johansson?”.

Così esordisce Iger, mostrando senza troppe remore la propria irritazione per questo caso. Le sue dichiarazioni successive sembrano una risposta diretta a Scorsese, il quale lamentava l’invasione dei cinecomic nelle sale.

“Nel cinema dobbiamo fare soldi e profitti. Tuttavia noi della Disney abbiamo il desiderio di trovare un equilibrio. Narrare delle grandi storie al pubblico, con dei valori importanti. Desideriamo supportare e prenderci cura nella maniera più onesta possibile i nostri impiegati.

bob iger risponde scorsese

Nel proseguire l’intervista Igler è andato, per sua stessa ammissione, più sulla difensiva di quanto non volesse inizialmente. A un certo punto si è lasciato anche scappare un’affermazione piccata sulla qualità dei film dei detrattori dei cinecomic. “Volete dirmi che quanto fatto da Ryan Coogler con Black Panther sia in qualche modo inferiore alle produzioni di Scorsese e Coppola?”

Consapevole di quanto ha detto Igler ha concluso professando la propria stima per Martin Scorsese e Francis Ford Coppola. Ha dichiarato di apprezzare i loro film, aggiungendo infine che, data la qualità delle loro produzione, è loro diritto dire ciò che vogliono sulle pellicole altrui. “Certamente se vogliono parlare male di un film è un loro diritto” ha concluso Iger, ponendo fine alle proprie dichiarazioni.

Voi cosa ne pensate? Da che parte vi siete schierati in questa discussione? Ditecelo con un commento!

(fonte: ComicBookMoovie.com)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.