Death Stranding e il review bombing: analizziamo la situazione
Che Death Stranding fosse una delle uscite più importanti e interessate degli ultimi tempi ce lo aspettavamo un po’ tutti, così come ci si aspettava che si trattasse di un titolo piuttosto divisivo, ma quello che non ci si aspettava è che fosse vittima anche lui del temuto review bombing.
Si tratta di una pratica secondo cui i videogiocatori si mettono d’accordo per bombardare, appunto, di recensioni negative un determinato titolo, in modo da farne scendere la valutazione complessiva negli aggregatori di recensioni come Metacritic, ad esempio.
È uno dei motivi per cui tali piattaforme talvolta vengono prese poco sul serio, proprio perché possono essere influenzate da fattori che esulano dalla bontà o meno del prodotto. Prendete ad esempio l’ultimo Call of Duty, inondato di recensioni negative per via della controversia relativa ad un attacco erroneamente attribuito alla Russia, o ancora Borderlands 3, con Gearbox “colpevole” di aver rilasciato il gioco in esclusiva su Epic Games Store.
Ma cosa è successo nel caso di Death Stranding? Fondamentalmente si tratta di utenti che non sembrano aver capito molto dello spirito del gioco. Le critiche negative riguardano tutte o quasi il fatto che il gioco venga definito “noioso”, o un “simulatore di consegne”, e gli utenti puntano il dito anche sulla eccessiva presenza di cutscene e filmati.
Ebbene, nonostante sia difficile negare alcune delle caratteristiche imputate, va detto che era piuttosto chiaro che il gioco fosse così. Chiunque abbia visto uno dei tantissimi trailer di Death Stranding pubblicati, poteva tranquillamente aspettarsi che il gioco prevedesse tante camminate e tante consegne, ad esempio, così come tanti video da guardare.
Ciò non ha impedito agli utenti di lasciare voti altamente negativi, tanto che se il punteggio della critica su Metacritic è di 83, quelle degli utenti sono definite “mixed and average”, insomma controverse e nella media. Delle oltre 1700 recensioni del gioco, ben 749 sono negative.
D’altra parte, per contrastare i giudizi negativi, a volte frettolosi, di alcuni utenti, altri hanno iniziato ad agire nel senso opposto, cercando ossia di dare un voto molto alto al gioco nel tentativo di bilanciarne le recensioni.
Insomma, la situazione è confusa e di certo aiuta la causa di chi si schiera in genere contro gli aggregatori di recensioni, per quanto la “colpa” parta in questo caso dagli utenti stessi.
Voi che ne pensate? Credete sia giusto dare un giudizio negativo a Death Stranding? Come state trovando l’opera di Hideo Kojima?
(Fonte: Dual Shockers)