Dopo le collection dedicate alla serie canonica e ad X finalmente anche Zero e ZX trovano il loro spazio dando vita ad un trittico imperdibile
Domani arriverà finalmente Mega Man Zero/ZX Legacy Collection e per l’occasione abbiamo dedicato alla longeva serie del Blue Bomber uno speciale che ripercorre i suoi oltre trent’anni di storia. Ora è giunto il momento di andare a vedere nel dettaglio questa succosa raccolta e capire se valga la pena acquistarla oppure no. Chiaro che se avete già le altre due collection diventa quasi un acquisto obbligatorio già solo per una questione di completezza, ma a prescindere da ciò la nuova raccolta offre a tutti la possibilità di giocare ben sei titoli di grande qualità, riadattati in maniera ottimale da portatile a home console, non sfigurando affatto su grande schermo.
Mega Man Zero e ZX in tutto il loro splendore
Mega Man Zero e ZX sono capitoli usciti originariamente su Game Boy Advance e Nintendo DS. A differenza delle altre due serie, che risultano ancora incompiute, queste hanno raggiunto una conclusione. Un vantaggio della raccolta in questione rispetto alle altre consiste proprio nel fatto che in una avete già tutto il necessario per godere di una saga di alto livello. Sia per quella canonica che per X il tutto è infatti suddiviso in due parti ed inoltre non dispongono ancora di un vero finale, dunque tutti gli eventuali prossimi episodi (come l’11 della serie principale) andranno poi recuperati separatamente. Con Zero/ZX avete invece tutto in un unico pacchetto; sicuramente un piccolo vantaggio da tenere in considerazione.
Questa nuova Legacy Collection si presenta in maniera molto cool: il menu di selezione capitoli è davvero bello e accattivante da vedere ed è possibile selezionare per ogni gioco la rispettiva versione. Per i quattro Mega Man Zero si può solamente optare per inglese e giapponese, ma gli ZX dispongono di ulteriori lingue, italiano compreso. Ogni episodio ha delle campionature vocali e sono state tutte rimasterizzate per l’occasione. Chiaramente il giocatore può scegliere tra queste e le voci originali. Con gli ZX è inoltre possibile collegare Mega Man Zero 3 oppure il 4 attraverso un Link Mode ed avere così dei contenuti bonus durante la partita, come l’apparizione di boss unici. Una funzionalità chiaramente opzionale, ma di sicuro graditissima, ripresa proprio dall’originale Nintendo DS (nel quale andava necessariamente collegata la cartuccia GBA di Mega Man Zero 3 o 4).
Oltre ai sei giochi è possibile accedere a tutte le soundtrack per ascoltare ogni traccia musicale (comprese quelle inedite della Legacy Collection), dare uno sguardo ad una corposissima galleria di immagini in cui possiamo trovare fantastiche illustrazioni e concept art, attivare o disattivare il salvataggio assistito o la modalità principiante, nonché avviare Z-Chaser. In quest’ultimo è possibile giocare i vari capitoli della serie per affrontare delle speedrun e ottenere dei record da condividere con tutto il mondo. È anche possibile sfidare un proprio amico localmente oltre che i propri ghost. Z-Chaser è consigliato solo una volta che avrete portato a termine almeno uno dei titoli della raccolta per non rovinarvi alcuna sorpresa nell’affrontare la sfida apposita.
Un breve sguardo ai giochi
I vari episodi di Mega Man Zero e ZX, grazie al filtro che rende le immagini più morbide, risultano davvero piacevoli da vedere su TV, anche in full screen. Chiaramente è possibile cambiare la risoluzione con una più estesa (ma che non occupa tutto lo schermo) o impostando proprio quella originale. Vi è anche un altro filtro (immancabile) che emula invece un vecchio tubo catodico ed ovviamente ci è concesso pure non applicarne nessuno. Giocare questi titoli su grande schermo è dunque un piacere e questo non fa che confermare la qualità tecnica delle produzioni originali. Forse solo il primo Zero accusa un po’ il colpo in full screen, nonostante il filtro applicato, ma tutti gli altri si difendono invece più che bene. Notevoli anche le apposite colonne sonore, davvero esplosive e di impatto in ogni singolo capitolo.
Essendo ZX e ZX Advent due opere concepite per Nintendo DS ‒ a differenza dei Mega Man Zero usciti tutti per GBA ‒, queste sfruttavano il touch screen della console portatile della grande N. Come ovviare al problema, quindi? Molto semplicemente Capcom ha emulato l’utilizzo del touch screen attraverso l’utilizzo della levetta analogica destra. Possiamo impostare diverse opzioni inerenti al secondo schermo per farlo comparire come elemento aggiuntivo dell’interfaccia un po’ dove ci pare, modificandone pure le dimensioni.
Qualora vogliate giocare in full screen, il secondo schermo andrà necessariamente applicato sulla schermata di gioco, ma niente paura: non solo possiamo applicare effetti di trasparenza, con la semplice pressione del trigger sinistro è possibile anche rimuoverlo e farlo apparire a piacimento; in questo modo si decide di tenere il piccolo riquadro che emula il touch screen solo quando occorre davvero, dopodiché, magari nelle fasi più concitate, lo si rimuove. Basta la pressione del trigger; ergo, è tutto molto veloce. Per interagire con il “secondo” schermo basta premere l’analogico R, emulandone il tocco.
Non si poteva svolgere lavoro migliore. Bisogna ammettere che Capcom con questa raccolta ha fatto del suo meglio. I titoli già di per sé risultano veramente di pregevole fattura, ma poterli emulare con questi gustosi porting non ha prezzo. Riportare su grande schermo l’esperienza portatile di Mega Man Zero e ZX è stata davvero un’ottima mossa da parte della compagnia giapponese. Considerando che ai tempi passarono un po’ più in sordina rispetto alla serie canonica e ad X, questa può rivelarsi una ghiotta occasione per tutti; sia per i fan del Blue Bomber che per un motivo o per un altro non hanno mai avuto modo di giocarli, sia per tutti gli altri. I titoli sono avvincenti e la loro natura handheld non muta di una virgola l’esperienza su home console. Anzi, le sei opere hanno pure acquisito nuova linfa vitale.
Mega Man Zero/ZX Legacy Collection è un pacchetto semplicemente delizioso, composto da sei giochi fantastici. Questi offrono pure una visione un po’ differente rispetto alle due serie più famose. Magari non raggiungono le vette qualitative dei primi tre capitoli di X, ma risultano comunque esperienze di tutto rispetto che ai tempi provarono a dare nuovo lustro alla serie, riuscendoci. Non per altro i due ZX sono dei veri e propri metroidvania muniti di tante chicche che vanno ad avvalorare le loro qualità. Alla modica cifra di 30,00€ farci un pensiero è più che lecito. Dal canto mio non posso che consigliarvela. Qualora dovesse sbocciare l’amore, vi sono poi le altre collection del Blue Bomber che aspettano solo di essere giocate.