Land of the Lustrous: un esempio a cui aspirare per gli anime in 3D
Ultimamente, stanno venendo prodotti sempre più anime in CGI. I generi sono tra i più disparati, da quelli fantascientifici a quelli d’azione, fino ad arrivare anche allo slice of life, come ad esempio l’acclamatissimo Beastars. Attualmente, lo studio che si sta distinguendo per l’uso più innovativo della tecnica è proprio quello dietro all’anime di Beastars: Studio Orange. Questo intraprendente studio, però, prima di lavorare a Beastars ha lavorato ad un altro adattamento anime che fece molto scalpore all’epoca: Land of the Lustrous (Houseki no Kuni), uscito nell’Ottobre 2017. Questo anime sbalordì pubblico e critica per la maestria con la quale veniva sfruttata la tecnica in 3D, riuscendo a sottolinearne tutti i punti di forza in una narrazione originale e dal sottotesto cupo, nonostante la presentazione colorata e vivace del prodotto.
La trama di partenza sembra essere molto semplice: in una terra circondata dall’oceano vivono delle pietre preziose asessuate e antropomorfe, tutte basate su pietre e minerali realmente esistenti e ognuna con il proprio grado di durezza. Sono guidate da un monaco che assegna ad ognuna di esse un compito e devono difendersi dai Seleniti, creature provenienti dalla luna che le cacciano per un tornaconto personale. Phosphophyllite – Phos per gli amici – è una delle gemme più fragili e non ha ancora ricevuto un proprio incarico e viene per questo presa in giro. Viene da sé che la trama sembrerà concentrarsi sul suo sforzo di trovare il proprio posto nella società, eppure… Tra sfavillanti pietre preziose e un’ambientazione eterea, si nasconde qualcosa di più.
L’anime di Land of the Lustrous: una narrazione apparentemente semplice e vivace, ma in realtà…
Uno degli aspetti che l’adattamento anime di Land of the Lustrous riesce a rendere perfettamente è il contrasto tra una trama inizialmente semplice, lineare e allegra e gli intermezzi d’azione che, almeno inizialmente, sembrano quasi esterni. Il passaggio è fluido e lo spettatore nemmeno se ne accorge; ma è proprio questo il punto. Le parti slice of life e di crescita, nelle quali Phos cerca di farsi valere e trovare il proprio posto nella società, e gli spezzoni d’azione frenetica e dinamica sono due facce della stessa medaglia. Potrebbero sembrare contrastanti, ma non passerà molto tempo prima che si uniscano, creando la trama, la vera trama, di Land of the Lustrous. Infatti, dopo un inizio che non verrà più preso in considerazione dal resto della trama – a parte per brevi spezzoni – l’anime di Land of the Lustrous vira bruscamente di rotta. Da uno slice of life fantascientifico, si passa ad un anime d’azione e scoperta di sé e della vera natura del mondo che ci circonda, un po’ in salsa “The Promised Neverland” o “L’Attacco dei Giganti”.
Come si arriva a tutto questo? Ben presto scopriremo che il desiderio di Phos è quello di entrare a far parte della squadra di difesa, che si occupa di proteggere il resto delle pietre preziose dall’attacco dei Seleniti. Essendo una delle pietre più fragili, la sua richiesta non viene presa sul serio, ma dopo una serie di accadimenti verrà esaudita. Da qui in poi il personaggio di Phos inizierà la sua evoluzione, sia fisica che caratteriale, passando per vari stadi fino a diventare il combattente più forte. Ma siamo sicuri che sia un’evoluzione… in positivo?
Land of the Lustrous: un esempio di involuzione?
Una delle particolarità dei personaggi che vivono nel mondo di Land of the Lustrous è che, essendo pietre, sono fondamentalmente immortali. Hanno solo bisogno della luce solare per vivere e, se spezzate, possono venire ricostruite. Addirittura, possono sopperire ad arti mancanti o buchi con pezzi di altri materiali, anche se devono comunque essere di origine minerale. Durante il corso della trama, per una serie di motivi e accadimenti Phos perde alcuni pezzi e sarà costretta a ripiegare su protesi di altri minerali per poter continuare a muoversi e rendersi utile. Questo avviene gradualmente, ma più il corpo di Phos cambia e più cambia anche la sua mente: infatti, quando una gemma perde un arto, perde anche pezzi di memoria, di cui la grandezza è direttamente proporzionale a quella del pezzo perso. Quasi come un puzzle di personalità, morali e ricordi, Phos muta in aspetto, carattere e abilità. Per la fine della prima stagione dell’anime di Land of the Lustrous, la nostra protagonista sembrerà quasi irriconoscibile. È giusto, quindi, parlare di un’evoluzione in positivo?
Non credo si possa parlare di un’involuzione: è indubbio che in termini di forza Phos faccia passi da gigante e anche dal punto di vista della maturità c’è sicuramente una crescita. Eppure, ci sono molte piccole cose che appariranno tetre allo spettatore, che gli faranno chiedere più di una volta se questa evoluzione sia davvero positiva o meno. Durante il corso dell’anime di Land of the Lustrous, il cambiamento della protagonista viene sottolineato da una postura, dei movimenti e un doppiaggio differente. Sembra proprio un’altra persona. Phos diventa più fredda, più riflessiva. Ha avverato il suo desiderio di rendersi utile alla sua terra, ma ora che quell’obiettivo è stato raggiunto, non è più soddisfatta. Le scoperte fatte durante il suo percorso di crescita la tormentano e la portano a dubitare di tutto quello che la circonda, anche di ciò che prima invece dava per scontato.
Questa scelta narrativa potrebbe avere due chiavi di lettura, entrambe semplici ma affascinanti a modo loro. La prima potrebbe essere, banalmente, un commentario negativo sul desiderio di potere: il percorso di Phos, infatti, è costellato di tragedie, come a voler suggerire che il cambiamento che così ingenuamente desidera ha un costo. La seconda, invece, potrebbe riguardare il concetto del pesante sapere che comporta il potere: più si è forti e potenti e più si viene a conoscenza di verità taciute del proprio mondo.
L’anime di Land of the Lustrous e la sua visione atipica delle conseguenze
Una delle cose che colpisce di più guardando l’anime di Land of the Lustrous è il distacco con il quale l’intero cast si rapporta a certi avvenimenti negativi. Con la scusa dell’essere praticamente immortali, di non sentire dolore e di poter “riparare” ferite che per un umano sarebbero fatali, i personaggi sembrano quasi disinteressati a quello che potrebbe accadere a loro o ai loro compagni. Ci sono sicuramente delle eccezioni, ma per la maggior parte della visione sono rimasta continuamente stupita di questo fatto. Anche nell’eventualità che i Seleniti, i loro mortali nemici, riuscissero a rapire una gemma e a portarla nel loro mondo, i personaggi sono convinti che per loro non sia la fine. Nonostante non si sappia chi siano i Seleniti, cosa vogliano davvero o cosa facciano con i loro corpi quando riescono a rapirle, le loro reazioni dopo una lotta persa non sono mai struggenti o disperate, ma una mera constatazione dei fatti.
A causa di questa loro concezione del mondo, della vita e della morte – a loro sconosciuta – i personaggi non esiteranno a prendere decisioni anche drastiche o deleterie per loro stessi o il proprio corpo. L’unico che sembra provare preoccupazione – un’emozione umana – è il misterioso monaco: Kongo-sensei. In lui vivono comportamenti contraddittori: da una parte cresce le gemme, affida a loro uno scopo di vita, le guida e le protegge; dall’altro le disintegra con la sua potente voce per “punirle”. Kongo-sensei risulta sicuramente uno dei personaggi più interessanti, anche visto quanti segreti nasconde e evita di rivelare, rifiutando di dare spiegazioni riguardo alcuni suoi comportamenti.
Una tecnica perfetta
L’elemento che salta subito all’occhio dello spettatore e lo fa rimanere a bocca aperta è senza ombra di dubbio il comparto visivo. L’anime di Land of the Lustrous è senza ombra di dubbio graficamente mozzafiato, con delle sequenze d’azione che sfruttano al massimo i punti di forza dell’animazione 3D: le scene di combattimento risultano dinamiche, dettagliate e fluide. Inoltre, la tecnica CGI risulta essere una scelta più che azzeccata per trasporre in anime un mondo come quello di Land of the Lustrous: gli arti e i corpi del personaggi risultano rigidi e duri; e ha perfettamente senso, dopotutto sono pietre! A volte sembra di guardare delle curatissime bambole di porcellana muoversi e combattere. Le varie texture e la resa dei colori di ogni singola gemma risultano curatissime, grazie anche all’unione della tecnica 3D con quella 2D, rendendo l’anime di Land of the Lustrous un vero spettacolo per gli occhi.
Un accorgimento in più è stato una piccola perla del comparto audio: ogni volta che una gemma cammina, urta un’altra gemma o comunque tocca qualcosa vengono inseriti degli effetti sonori che ricordano a tutti che i personaggi sono effettivamente delle pietre. Un dettaglio che fa sicuramente piacere e contribuisce all’immersione dello spettatore.
A quando la seconda stagione?
Prendendo anche in considerazione il fatto che la prima stagione si compone di solo 12 episodi e che il manga di Land of the Lustrous sta continuando le pubblicazioni, sembra che di materiale da adattare ce ne sia eccome. L’anime di Land of the Lustrous si conclude proprio quando le cose iniziano a farsi “serie”, lasciando i fan con l’acquolina in bocca. Aggiungendo anche il fatto di aver goduto di così tanto successo alla sua uscita, si penserebbe che una seconda stagione dell’anime sia in dirittura d’arrivo. Purtroppo, ad oggi, Studio Orange non ha ancora rilasciato nessuna informazione riguardo a una possibile seconda stagione dell’anime. Le ragioni potrebbero essere molteplici: per fare un anime del genere e farlo bene c’è ovviamente bisogno di molto tempo; però anche considerando questo motivo, a quest’ora si sarebbe dovuto sapere almeno qualcosa. Un’altra teoria vuole l’adattamento di Land of the Lustrous solo come un incentivo alle vendite del manga, che effettivamente sono raddoppiate dall’uscita dell’anime.
Qualsiasi sia la verità e qualsiasi sia la direzione che Studio Orange vorrà prendere nei riguardi di Land of the Lustrous, rimane un’innegabile verità: questo prodotto è stato acclamato da pubblico e critica e i fan ne vogliono di più. Fortunatamente, per i fan italiani l’attesa per ulteriore materiale su Land of the Lustrous sta per finire: l’edizione italiana del manga sta per approdare nelle nostre fumetterie! Il manga, targato J-pop, sarà in uscita da metà Aprile.