Cooking Mama Cookstar potrebbe essere il gioco più sfortunato di sempre: ora gli autori fanno causa al publisher
Cooking Mama Cookstar si è reso protagonista di inspiegabili voci inquietanti nelle scorse settimane, secondo cui il gioco fosse utilizzato addirittura per minare bitcoin, oltre al fatto che sia praticamente introvabile in versione fisica e sugli shop online. ed ora gli autori originali hanno anche fatto causa al publisher.
Facciamo un passo indietro: come vi abbiamo raccontato c’era un alone di mistero intorno al gioco, dato che è stato difficile anche solo risalire agli sviluppatori, prima che questi ultimi, nello specifico 1st Playable Productions, uscissero allo scoperto riesumando il loro profilo Twitter fermo dal 2017.
Tante bizzarrie insomma per un gioco come Cooking Mama Cookstar, che per quanto possano aver fatto sorridere qualcuno, noi compresi, non devono essere piaciute a tutti, come ad esempio i fan della serie, che magari volevano semplicemente giocare un nuovo capitolo del gioco.
Ma tra gli scontenti ci sono anche gli autori originali di Cooking Mama, lo studio Office Create, che aveva ceduto la licenza della proprietà intellettuale a Planet Entertainment (il publisher del gioco) nell’Agosto 2018, e che adesso gli ha fatto causa perché il gioco non avrebbe raggiunto gli standard qualitativi stabiliti, e che Planet era obbligata da contratto a soddisfare.
Non solo, oltre ad aver pubblicato il gioco pur non avendo mantenuto gli accordi, Office Create cita addirittura la versione PlayStation 4 del gioco, che i retailer danno in uscita alcuni il 28 Aprile, altri il 12 Maggio, ma che non sarebbe stata autorizzata dagli autori.
Stando all’accusa insomma, Planet Entertainment con Cooking Mama Cookstar non solo non avrebbe rispettato gli standard qualitativi per i quali si era accordata col licenziatario, ma avrebbe anche pianificato un’uscita su PlayStation 4 non autorizzata. Un bel casino.
Il futuro del gioco dunque rimane sempre più incerto soprattutto con la causa all’orizzonte, e la situazione, se possibile, è ancora più surreale di prima.
(Fonte: Gematsu)