Gli sviluppatori di Aeon Must Die! hanno lasciato lo studio denunciando abusi, mancati pagamenti e furto dell’IP. La situazione è nel caos
Nel momento in cui scriviamo sta montando una pesantissima polemica su Aeon Must Die, un picchiaduro in stile anime presentato allo State of Play di Agosto con un nuovo trailer: sembra che gli sviluppatori originali del gioco abbiano lasciato lo studio denunciando abusi e maltrattamenti sul luogo di lavoro.
Stando a quanto riportato da alcune fonti soprattutto su Twitter, sembra che Limestone Games ha subìto un esodo di massa dei propri impiegati, che hanno denunciato un massiccio uso del crunch time, e in alcuni casi addirittura una mancata ricezione dei pagamenti.
Sembra che il trailer diffuso allo State of Play peraltro sia un rifacimento di un trailer creato da impiegati che non fanno più parte del team.
All Aeon Must Die devs quit the studio this week due to crunch and lack of payments, and the trailer was outsourced to artists without contracts. @jasonschreier https://t.co/lmYLy3vRwp pic.twitter.com/ugmKsxhAHb
— doom scroller extraordinaire (@calibrono) August 6, 2020
“Questo trailer è stato creato con abusi, manipolazione, furto. Scoprite la verità sullo sviluppo di questo gioco qui. La gente che ha lavorato su ogni frame di questo video non lavora più per l’azienda che detiene l’Ip. Alcuni non sono nemmeno stati pagati per il loro lavoro. Questo trailer ha un conflitto di IP in corso. La vera IP del gioco è stata rubata dai creatori giocando sporco. La reazione finale del publisher a queste informazioni resta da vedere”, si legge nel tweet in questione.
Né Limestone Games né Focus Interactive, che distribuisce il gioco, hanno commentato quello che sta succedendo. Di certo sembra l’ennesima brutta storia di cui non si sentiva il bisogno. Vi terremo aggiornati sugli eventuali sviluppi della situazione.
(Fonte: ResetEra, Go Nintendo)