Spiritfarer: è polemica per una linea di dialogo abilista, il team fa marcia indietro e corregge il tiro
Spiritfarer è un videogioco indie che sta avendo molto successo, ma che è finito recentemente nella bufera per via di un contenuto narrativo che ha fatto storcere il naso alle persone con disabilità, dando il via a una polemica che però è fortunatamente in via di risoluzione.
Nello specifico, stando a quanto riportato, uno dei personaggi del gioco a un certo punto fa un commento su come la morte per le persone costrette su una sedia a rotelle arrivi come un sollievo dalle limitazioni che hanno.
L’utente Twitter Kayla Whaley, che utilizza una sedia a rotelle, ha portato questa linea di dialogo particolare all’attenzione del pubblico, scrivendo che pur apprezzando molto il gioco, che è “pervaso da dialoghi divertenti, una costruzione della città molto soddisfacente, e un buon sottotesto cupo”, la narrativa in questione le ha ricordato di come la maggior parte della gente pensa, erroneamente, che sia la sua vita.
Gli sviluppatori di Thunder Lotus si sono messi in contatto con l’utente e le hanno risposto, rilasciando poi un comunicato stampa sempre tramite social, scusandosi e impegnandosi a correggere il tiro.
An apology. #Ableism #Spiritfarer pic.twitter.com/SK5dWRKmRp
— ThunderLotus @ Spiritfarer (@ThunderLotus) September 2, 2020
“Ci è stato fatto notare che alcuni dei dialoghi in Spiritfarer sia abilista, in particolare nel caso della descrizione di un personaggio della propria sedia a rotelle. Noi, gli sviluppatori di Spiritfarer, porgiamo le nostre più sincere e sentite scuse, e ci impegnamo a correggere la mancanza di sensibilità e buon giudizio che abbiamo dimostrato.
Abbiamo capito di aver dato vita, inavvertitamente, a idee e linguaggio che sono stati tradizionalmente usati per escludere e discriminare le persone con disabilità, rinforzando una visione abilista di quello che dovrebbe essere considerato un rafforzamento. […]
[…] Il team narrativo di Spiritfarer si impegna a riesaminare il proprio lavoro per questa e qualsiasi altra similitudine o prospettiva che vada contro i valori di inclusività atorno ai quali abbiamo costruito la nostra azienda, e a correggerlo.”
Lezione imparata insomma. Bene così.
(Fonte: Nintendo Life)