Comprare lunghissime serie manga può essere costoso, ma ci sono opere di pochi volumi che vale la pena avere nella vostra collezione
Andare in fumetteria a ritirare i volumi delle serie manga in casella provoca in me gioia, perché finalmente scoprirò come va avanti la storia che più mi sta prendendo in quel momento, mista a dolore, pensando invece al portafogli piangente. Seguire tante serie non è cosa che possono permettersi tutti, specialmente i più giovani che, anche grazie alle trasposizioni anime, desiderano poi accaparrarsi la versione cartacea di un’opera. Per questo, di seguito vi suggeriamo dieci serie manga da 10 volumi o meno.
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Una serie breve non è per forza sinonimo di scarsa qualità, anzi: spesso sono proprio le serie più lunghe a rischiare maggiormente un calo di lettori per mancanza di idee o per la loro ripetitività. I mangaka che le realizzano sono sotto il costante giudizio del pubblico ed è davvero facile veder cancellata una serie manga promettente che però non ha saputo essere all’altezza degli standard. Se invece la storia è ben delineata e i personaggi caratterizzati a sufficienza da risultare realistici o, quantomeno, interessanti, allora abbiamo un’opera degna di entrare nelle nostre librerie. Di seguito troverete qualche classico ma anche serie di recente acquisizione in Italia ma interessanti e per tutti i gusti!
A silent voice – La forma della voce
La serie manga di Yoshitoki Oima, A Silent Voice, è composta da 7 volumi, i quali sono stati trasposti solo parzialmente nel film prodotto da KyoAni: la storia di Shoya e Shoko, in realtà, è narrata in maniera molto più complessa e approfondita dal punto di vista introspettivo e della relazione tra loro e i compagni di scuola.
Shoya Ishida, infatti, era il bulletto che alle elementari tormentava la povera Shoko Nishimiya, una bambina sorda. Nonostante i compagni di classe fossero testimoni dei suoi dispetti, non si esponevano più di tanto né si prodigavano per difenderla o aiutarla. L’indifferenza della classe verso Shoko, però, si rivolta contro Shoya stesso quando la bambina smette di venire a scuola e tutti i compagni accusano solo lui di averla bullizzata, scaricando di fatto la loro parte di responsabilità in un fenomeno che colpisce ancora troppo spesso l’ambiente scolastico giapponese.
Ishida, crescendo, sviluppa un senso di alienazione e una depressione tali che arriverà a pensare al suicidio. Tuttavia, incontrando per caso la ex compagna di classe e riuscendo a comunicare con lei col linguaggio dei segni, il ragazzo deciderà di dimostrare il proprio cambiamento e di voler rimediare agli errori del passato. Non sarà semplice per nessuno dei due e l’autrice riuscirà ad affrontare diversi aspetti legati a Shoko, la sua disabilità e il suo rapporto col mondo e le persone: rancore, perdono e compassione sono solo alcuni dei sentimenti che il gruppo di ragazzi proverà nel cercare di portare a termine un progetto che li legherà oltre gli eventi della loro infanzia e, se il film vi è piaciuto e ha toccato le vostre corde, la serie manga lo farà ancora di più.
Disegna! – Kakukaku shikajika
Akiko Higashimura è un’autrice di shojo manga piuttosto conosciuta ma lo è diventata quasi per caso. Nella sua serie manga Disegna! di soli 5 volumi, ripercorrerà la propria esperienza di vita e il suo percorso artistico.
Questo è stato determinato in particolare dal suo maestro di pittura, del quale cominciò a frequentare il corso nella speranza di superare l’esame d’ammissione per l’Accademia di Belle Arti di Kanazawa. La severità con cui il maestro insegna ai suoi allievi colpisce come un pugno nello stomaco l’autrice, che da giovane era una ragazza davvero sfaccendata e pigra: non sentendosi particolarmente brava in nulla, diventare una mangaka le sembrava la cosa più semplice da fare.
Naturalmente, sbatterà il muso diverse volte di fronte alla realtà e con grande ironia e autocritica, ci spiegherà la sua crescita personale, attraverso i lavori svolti, gli amori che non hanno funzionato, le risposte negative ai tentativi di proporre una propria opera e la sua quotidianità da giovane studentessa povera in canna, senza mai dimenticare però il suo mentore e il ruolo che questi ha avuto nelle sue scelte lungo tutta la sua vita di artista.
Utena la fillette revolutionnaire
Vi abbiamo già parlato della serie di Utena e del ruolo che ha avuto la protagonista nella rappresentazione delle eroine degli shojo manga ma la citiamo anche in questa sede in quanto il manga, ristampato recentemente da Star Comics, ora è raccolto in tre corposi volumi, ai quali poi va ad aggiungersi un volume sequel che ne completa definitivamente la storia, romantica per le sue simbologie che prendono spunto dagli archetipi fiabeschi, ma al contempo matura e dai toni drammatici, per i temi trattati in alcune occasioni.
Utena Tenjo, una ragazza dai comportamenti mascolini dovuti a un incontro fatale avuto durante l’infanzia, si troverà suo malgrado a partecipare a una lunga serie di duelli volti alla conquista della mano della Sposa della Rosa, ovvero Anthy Himemiya. Chi l’avrà in sposa sarà colui che rivoluzionerà il mondo, con un potere sconosciuto ma enorme che molti rampolli dell’Accademia Otori desiderano. I disegni di Chiho Saito, mangaka famosa per le sue opere drammatiche e ricche di pathos, si adattano perfettamente alle atmosfere eleganti e ambigue del mondo di Utena, rendendola una delle serie manga di pochi volumi che dovreste avere in libreria, se amate gli shojo meno convenzionali.
Erased
Forse l’opera migliore di Kei Sanbe, per il momento, tra quelle arrivate in Italia. Su Netflix sono disponibili sia l’anime che la serie tv live action, entrambi ben fatti e abbastanza fedeli alla serie manga, che consta di 8 volumi.
Il quasi trentenne Satoru Fujinuma, aspirante mangaka, d’un tratto sperimenta un fenomeno che in seguito chiamerà Revival: qualora si trovi in una situazione di pericolo, il tempo si riavvolge di pochi minuti, permettendogli quindi di cambiare gli eventi. Tuttavia, quando una sera trova la madre in un bagno di sangue, il potere lo riporta indietro di quasi vent’anni, quando frequentava le elementari. Ritrovatosi nel proprio corpo di bambino, Satoru esplora il proprio passato, ricordandosi di un caso di cronaca nera che vedeva coinvolti alcuni bambini del suo paese, che venivano rapiti e uccisi da un misterioso killer. La prossima vittima è Kayo Hinazuki e il ragazzo decide di indagare e sfruttare la propria capacità di tornare indietro nel tempo per salvarla dal suo destino.
L’elemento sovrannaturale, per quanto necessario per svelare i misteri dietro le uccisioni su cui indaga Satoru, non è invasivo né completamente centrale per la risoluzione del caso. Satoru è un protagonista che cerca di cavarsela con le sue sole forze, quelle di un bambino con la testa di un adulto, e il suo potere non subisce power up o modifiche, cosa che appunto lo rende meno preponderante ai fini di una trama già ben sviluppata, grazie a temi attuali (ad esempio, la violenza domestica) e personaggi psicologicamente ben strutturati.
Magic Knight Rayearth
Abbiamo parlato in lungo e in largo anche del gruppo di mangaka CLAMP e se avete già letto la nostra guida su come approcciarsi ai loro manga, saprete che la cosa migliore è cominciare dalla serie di Rayearth, per tantissimi motivi.
Innanzitutto, è composta da 6 volumi, che divisi a metà compongono due serie nelle quali le tre protagoniste Hikaru, Umi e Fuu vengono chiamate nel regno di Cefiro per proteggerlo dal caos che vi si sta diffondendo. Poi, vi è un personaggio in particolare che collega ulteriori serie manga delle CLAMP e dunque di vitale importanza. Infine, è semplicemente un manga che vi farà brillare gli occhi per gli spettacolari disegni di Mokona, la principale disegnatrice del gruppo. Insomma, se volete iniziare l’avventura attraverso i mondi creati dalle CLAMP, dovete iniziare da qui, dove majokko e mecha si fondono per dar vita ad un fantasy dalle atmosfere epiche.
Starving Anonymous
Se vi piacciono le serie manga horror e survival, Starving Anonymous farà al caso vostro. Ad ottobre uscirà il quinto volume e ne raggiungerà 7 in totale, mantenendo costante il livello adrenalinico in ogni singola pagina.
Siamo in un futuro mica tanto ipotetico nel quale il surriscaldamento globale ormai è parte della quotidianità e trovare un’oasi di frescura è davvero un piacere. Il protagonista, un liceale di nome Ie, osserva questa torrida giornata dal finestrino dell’autobus su cui sta tornando a casa col suo amico Kazu, quando d’un tratto sente sonnolenza e si addormenta. Il risveglio sarà brutale: si trova in una stanza buia, circondato da persone che trangugiano uno strano liquido da cavi pendenti dal soffitto e che ingrassano praticamente a vista d’occhio. Ie non ha nemmeno il tempo di chiedersi cosa sta succedendo che farà il suo ingresso qualcosa: un essere enorme, che il ragazzo non potrà vedere direttamente ma che sentirà essere mortalmente pericoloso.
Non si può andare oltre questa sinossi o gli spoiler fioccherebbero. La tensione però sarà alle stelle praticamente da subito e ci saranno pochi momenti in cui la situazione apparirà sotto controllo, poiché ci penseranno i personaggi introdotti in seguito a smuoverla, rendendola ancora più folle di quanto già non sia. Certe immagini saranno piuttosto disgustose e certamente la componente horror farà il suo impatto, senza rubare la scena alle tematiche proposte, tra cui ovviamente l’esplorazione dell’animo umano e di quanto saremmo capaci di abbassarci a qualunque cosa pur di fare i nostri interessi.
Il convento dei dannati
Per gli amanti delle ambientazioni storiche, Il convento dei dannati può essere una buona opzione, nonostante qualche inesattezza e lo stile di disegno non sempre eccelso, grazie alla storia di sopravvivenza e vendetta della protagonista.
Ella, questo il suo nome, è infatti determinatissima a uccidere la Rettrice del convento dove finisce insieme a tante altre ragazze ritenute figlie di streghe, dopo aver visto morire la propria madre adottiva davanti ai suoi occhi. Ci troviamo, come avrete immaginato, nel XVI secolo e in particolare nel bel mezzo del Sacro Romano Impero, in un’area imprecisata dove l’ordine di Claustrum dà appunto la caccia a donne ritenute streghe in quanto dedite ad arti quali erboristeria, medicina e scienza in generale. In tale struttura, quindi, le giovani orfane vengono rieducate con metodi psicologicamente e fisicamente violenti, per farne poi serve del Signore e accrescere così il potere dell’ordine.
Se la vendetta è un piatto che va servito freddo, Ella si prenderà tutto il tempo che le serve per far credere a tutte le compagne di essere il perfetto esempio di redenzione dai propri peccati. Trame, segreti e sacrifici saranno il pane quotidiano suo e delle amiche che, suo malgrado, decideranno di aiutarla nella sua impresa e, seppur con qualche rallentamento di troppo, la resa dei conti sarà traboccante della brama di vendetta e della risolutezza della protagonista, davvero ben scritta.
Astra – Lost in Space
Non poteva mancare una serie manga fantascientifica di pochi volumi e Astra-Lost in space fa al caso vostro, con i suoi cinque volumi veloci ma coinvolgenti da leggere.
Il protagonista Kanata Hoshijima, un tipo ottimista e allegro, fa parte di una squadra di studenti della scuola superiore Caird, in procinto di partire per un campeggio nello spazio! Siamo infatti nel 2063 e i viaggi da e verso lo spazio sono accessibili a tutti. Il campeggio spaziale si prospetta essere un’esperienza formativa emozionante, tuttavia nessuno dei ragazzi si aspettava di ritrovarsi lontano anni luce da casa per colpa di una strana luce senziente. Il gruppo si ritrova quindi a dover contare sulle proprie forze per far ripartire un’astronave abbandonata, che battezzeranno Astra, e ritornare a casa.
Il misterioso viaggio della speranza che seguiremo tra le pagine di questa serie manga potrà ricordare, ad alcuni, altre serie fantascientifiche di colonizzazione e scoperta dello spazio aperto, come Star Trek: Voyager o la più recente serie Netflix Lost in Space. Tra scoperte di nuove forme di vita, misteri, avventura e un po’ di commedia, si spera che tutto si concluda per il meglio per i ragazzi del Caird.
Rossana – Kodomo no Omocha
Tornando agli shojo ma di quelli che ci susciteranno nostalgia, vi suggeriamo anche la serie di Rossana, disponibile in 7 volumi nella sua Big edition.
Sana Kurata ormai la conosciamo tutti: spiritosa, super allegra e piena di energie, è una bambina idol, famosissima grazie al programma in cui partecipa chiamato Il giocattolo dei bambini. Fa l’attrice, la testimonial per varie pubblicità e non ha un attimo libero e tranquillo, nemmeno durante le lezioni a scuola (quando ha il tempo di frequentarle), a causa dei maschi della sua classe che bullizzano gli insegnanti facendo una confusione indicibile. Sana allora prenderà in mano la situazione, testa a testa con il capetto dei bulli, Akito Hayama, e tra i due si svilupperà un rapporto strano di amore e odio, intenso e carico di tutti quei dubbi che i bambini nutrono quando scoprono i propri sentimenti e, soprattutto, si relazionano con il mondo degli adulti.
La serie manga, nel caso non lo sappiate, è tutta un’altra cosa rispetto la controparte animata giunta a noi, naturalmente carica di censure. Nei dieci volumi in cui si sviluppa il legame tra i due protagonisti, verranno affrontati diversi aspetti della crescita e del periodo dell’infanzia, oltre alle problematiche di cui invece devono farsi carico gli adulti. Ai momenti seri e di tensione, però, si alterneranno in maniera naturale e per niente forzata quelli di commedia pura, che sono poi quelli per cui ricordiamo ancora oggi la serie di Rossana.
Video Girl Ai
Infine, non avete scuse per non avere Video Girl Ai nella vostra libreria. Star Comics ha ristampato l’intera opera di Masakazu Katsura in una nuova edizione di 9 volumi nella quale ripercorrere tutte le emozioni disorientanti dell’amore adolescenziale.
Yota Moteuchi è un ragazzo timido con le ragazze e non sarebbe mai in grado di dichiararsi a Moemi, la compagna che gli piace. A questa però piace il suo amico Takashi, che la respinge conscio dei sentimenti di Yota. Quel giorno Yota torna a casa affranto ma si ferma in uno strano noleggio da dove prendere una videocassetta dal titolo “Ai Amano – Io ti consolerò”. Pur immaginando che il contenuto fosse erotico e pentendosi di averla presa, una volta messa la cassetta nel registratore, dal televisore esce una ragazza in carne e ossa! Ai è la video girl che si prenderà cura di Yota e del suo cuore… o almeno, così avrebbe dovuto fare: in realtà, essendo stata riprodotta sul registratore danneggiato, Ai è tutt’altro che servizievole e tenera e sconvolgerà la vita di Yota.
Non potreste desiderare di meglio in meno di dieci volumi: una serie manga capace di sviluppare psicologicamente ed emotivamente ogni personaggio alla perfezione, dando al protagonista il ruolo centrale che si merita con una crescita a tutto tondo, e con disegni praticamente perfetti.