Uno dei maggiori investitori di GameStop preme per chiudere il mercato in Europa
Emergono notizie poco incoraggianti per il futuro di GameStop, con un investitore che vorrebbe chiudere i punti vendita in Europa e Australia.
Si tratterebbe di Ryan Cohen, proprietario del 9,8% delle azioni, che in una lettera al consiglio di amministrazione avrebbe chiesto cambiamenti drastici alla compagnia. La lettera sarebbe arrivata anche al Wall Street Journal, che ne avrebbe pubblicato alcuni passaggi essenziali.
Al suo interno l’investitore accuserebbe GameStop di non fare abbastanza per tenere il passo con l’industria dei videogiochi. In particolare, oggetto dell’interesse di Cohen, sarebbe la scelta di non competere sulle vendite digitali e lo streaming. Proprio per questo l’investitore sosteniene che dovrebbero essere effettuate nuove chiusure dei punti vendita GameStop, alcuni dei quali sono definiti, senza mezzi termini, “negozi duplicati con prestazioni insufficienti“.
Insomma la proposta è quella di abbandonare il più possibile il mercato fisico per spostarsi su quello digitale. A farne le spese sarebbero, ancora una volta, i dipendenti della catena.
Cohen però non si è certo fermato alla chiusura del negozi. Secondo l’investitore sarebbe necessario abbandonare definitivamente il mercato europeo e quello australiano. Soprattutto la divisione GameStop del vecchio continente è considerata da Cohen un peso morto, al punto che i buoni riscontri provenienti dall’Australia non riuscirebbero a compensare i pessimi risultati in Europa.
L’investitore non si è nemmeno risparmiato sulla situazione contemporanea, accusando i vertici di GameStop di “autocompiacimento” dovuti ai riscontri positivi avuti in questa prima fase della sessione invernale, a suo parere dovuti esclusivamente all’uscita delle console Next Gen. Un risultato che sembra dare una prospettiva troppo confortante all’azienda, ma che non può in nessun modo compensare i risultati, a suo dire disastrosi, delle Festività del 2019.
Non sappiamo come la lettera di Cohen sia stata accolta dai vertici dell’azienda. Al momento non ci sono notizie al riguardo, specie sulla parte relativa alla chiusura del mercato europeo, che senza dubbio sarebbe traumatica per l’azienda. In caso di novità sarà nostra cura informarvi.