Disponibile on demand su Sky Cinema fino al giorno di Natale, Non ti presento i miei è la nuova commedia natalizia con Kristen Stewart
L’attrice Clea DuVall dirige una commedia natalizia fuori dagli schemi tradizionali. Non ti presento i miei è infatti la storia di Abby (Kristen Stewart) e Harper (Mackenzie Davis), due ragazze gay che decidono di passare le vacanze di Natale con la famiglia di quest’ultima, che è però ignara dell’orientamento sessuale della figlia. Harper chiede quindi ad Abby di non rivelare la loro relazione alla sua famiglia, impresa più facile a dirsi che a farsi. A colorare il cast di numerosi personaggi ci pensano inoltre Alison Brie (Glow, Mad Men), Aubrey Plaza (Parks and Recreation) e Dan Levy.
La premessa di Non ti presento i miei è quindi quella della classica commedia ad equivoci, con il risvolto aggiuntivo della tematica LGBT+. Harper non rivela alla sua famiglia la propria natura per timore di perderne l’amore e il rispetto. Un timore giustificato dall’arretratezza collettiva che l’ala repubblicana ancora dimostra di avere negli Stati Uniti. Il padre di Harper è infatti un politico candidato per il ruolo di sindaco della propria cittadina, e un eventuale coming out della propria figlia prediletta potrebbe compromettere in modo tangibile una possibile vittoria.
La pressione sociale che prova Harper riguardo al tema del coming out è un fattore ancora oggi debilitante per molte persone omosessuali. Rivelare al mondo la propria natura può essere un’esperienza splendida come bruttissima, si tratta di un passo importante che può cambiarti la vita sia in meglio che in peggio. Non ti presento i miei tratta però questa tematica in maniera intelligente e originale, costruendoci intorno una commedia romantica natalizia non del tutto scontata. L’ambientare il tutto sotto le festività di Natale è inoltre una scelta non casuale. Il Natale è infatti la festa conservatrice per eccellenza, da dove ogni anno riescono fuori i valori cristiani della famiglia mulino bianco nel dibattito politico e sociale. Il film di Clea DuVall cerca di ribaltare questa concezione della famiglia tradizionale, spogliando il Natale dai suoi tratti più conservatori e trasformandola in una festa per tutti.
Da un punto di vista strettamente formale invece, Non ti presento i miei è un film che dimostra diversi limiti. I suoi momenti più comici non sono sempre all’altezza delle aspettative, e risultano spesso più imbarazzanti che divertenti. Kristen Stewart non è completamente a suo agio con la commedia, e purtroppo si vede nelle carenze della sua recitazione. Essendo il classico prodotto di genere, non ci si aspetta certo di ritrovare il miglior umorismo di sempre, ma una costruzione più congeniale dei suoi momenti più burleschi non avrebbe di certo inficiato al benessere generale della pellicola. I pregi di Non ti presento i miei si possono ritrovare nei suoi risvolti romantici, semplicistici ma funzionali, e nelle interpretazioni di Aubrey Plaza e Dan Levy (quest’ultimo protagonista di uno dei momenti più toccanti dell’intero film).
Ritornando ad analizzare le tematiche di Non ti presento i miei, è giusto porre per un attimo l’attenzione per quanto riguarda il ruolo culturale della pellicola all’interno della rappresentazione LGBT+. Se c’è una critica che si può fare al film di Clea DuVall, al di fuori dei suoi aspetti più formali, è quello di non aver avuto abbastanza coraggio nel mettere in scena l’omosessualità al di fuori dai canoni classici di Hollywood. Il film non riesce infatti a distaccarsi dal paradigma che vede ancora una volta il tema dell’omosessualità come perno centrale intorno al quale costruire un racconto, e non come semplice caratteristica marginale di uno o più personaggi.
Il film tratta l’omosessualità come se fosse ancora un’anomalia, e non una normalità costatata. È vero che per una parte della popolazione questa è ancora oggi una blasfemia, ma parte del processo di normalizzazione consiste appunto nel mostrare quello che non è ancora accettato in toto socialmente come se fosse qualcosa di ordinario, di normale. La rappresentazione della comunità LGBT+ al cinema dovrebbe andare oltre alla sola identità omosessuale come caratteristica rappresentativa.
Non ti presento i miei fallisce sotto questo punto di vista poiché porta in scena dei personaggi che non hanno nessuna caratterizzazione al di fuori della loro sessualità. Sarebbe stato quindi più interessante vedere una semplice commedia natalizia con protagoniste due persone omosessuali senza che il loro orientamento sessuale andasse a definirne il carattere, lo svolgimento della storia o lo sviluppo delle tematiche.
Alla fine della giornata Non ti presento i miei è ad ogni modo un prodotto più che godibile, che analizza comunque una tematica attuale in maniera intelligente e che lascia sicuramente un segno nell’ambito dell’impatto culturale. Avrebbe avuto bisogno di una dose maggiore di coraggio, che forse l’uscita in sala gli avrebbe tranquillamente conferito. Disponibile on demand su Sky Cinema fino al 25 di dicembre.