Un’inquietante aggiunta alla rosa degli shonen: Jujutsu Kaisen riceve un anime!
Recentemente lo studio MAPPA sta prendendo in carico adattamenti di manga mozzafiato e l’anime di Jujutsu Kaisen non fa eccezione. Il manga, una delle stelle emergenti sulla celeberrima rivista Shonen Jump, sta attirando sempre più fruitori, anche grazie ad un adattamento di qualità. Nonostante l’ambientazione più peculiare rispetto ad uno shonen classico, l’anime di Jujutsu Kaisen sembra star godendo di ottimo riscontro da parte dei fan.
Insomma, se stavate per caso cercando un altro anime da guardare? Jujutsu Kaisen potrebbe fare anche al caso vostro!
Un incipit decisamente particolare: si faccia spazio a temi dark!
L’anime di Jujutsu Kaisen segue le vicende di Itadori Yuuji, uno studente come tanti che però si differenzia immediatamente per alcune sue particolarità. I suoi genitori sono morti quando era piccolo, suo nonno malato è l’unico parente che gli resta, ma passerà a miglior vita nei primi minuti del primo episodio, lasciando così Yuuji solo al mondo. Poco dopo, Yuuji viene avvicinato da Fushiguro Megumi, uno studente dell’accademia per esorcisti che lo informa che nella scuola di Yuuji era custodito un artefatto maledetto molto pericoloso. Yuuji lo segue, giusto in tempo per salvare da un essere mostruoso – una maledizione – i membri del club dell’occulto di cui anche lui fa parte, che avevano ritrovato e tolto il sigillo dell’artefatto. Dopo aver visto che nemmeno Fushiguro riesce a tenere testa a quell’apparizione, Yuuji compie una scelta disperata, inghiottendo l’artefatto maledetto.
Questo si rivelerà essere un dito appartenuto ad una creatura malvagia e potente, ovvero Sukuna, chiamato “re delle maledizioni”, che diventerà il nuovo inquilino indesiderato nel corpo di Yuuji. Il protagonista, su cui ora pende una condanna a morte, deciderà di unirsi alla stessa accademia di Fushiguro, nella speranza di poter raccogliere tutte le dita di Sukuna e trascinarlo con sé nel momento della propria morte.
L’horror e il gore vanno di moda e l’anime di Jujutsu Kaisen non è da meno
Quello che salta subito all’occhio e che distingue l’anime di Jujutsu Kaisen da altri è senza ombra di dubbio l’ambientazione e l’atmosfera. La storia si svolge nel Giappone dei giorni nostri, come moltissimi altri shonen, eppure tutto di questa serie è condito da tinte horror. La psicologia dei personaggi, i temi, lo stile dei disegni e le tecniche di combattimento: tutto ha un twist prettamente macabro e disturbante. Questo fa sì spiccare la serie per originalità, ma potenzialmente può anche portarla ad alienarsi una fetta di pubblico non avvezza a questo tipo di atmosfera. Nonostante questo piccolo ostacolo, qualora si volesse comunque iniziare la visione dell’anime di Jujutsu Kaisen, questo non vi lascerà delusi. Difatti, la serie è ben cosciente di ciò che la rende non appetibile ad alcuni e compensa con gag piazzate con gusto che riescono ad alleggerire un po’ l’atmosfera e l’esperienza dello spettatore.
Un’esecuzione praticamente perfetta: l’anime di Jujutsu Kaisen è uno specchio del suo manga
Lo studio MAPPA sta davvero facendo un ottimo lavoro con l’adattamento anime di Jujutsu Kaisen: le scene d’azione sono letteralmente spettacolari ed è riuscito a rendere al meglio lo stile di disegno dell’autore Gege Akutami. Un’altra vittoria per lo studio di animazione sono gli effetti audio e le colonne sonore perfettamente riuscite, che aumentano l’immersione dello spettatore. A questo proposito, una nota di merito va alla sigla di apertura e soprattutto a quella di chiusura, probabilmente tra le meglio fatte e più acclamate del 2020. L’unica pecca tangibile di questo anime è un difetto che però si riflette anche nel materiale originale, ovvero il pacing. La velocità con cui gli eventi si susseguono nel manga e la velocità con cui Yuuji e i suoi compagni forgiano il loro legame sembra un tantinello accelerata, soprattutto visto che si conoscono appena da qualche giorno. Tutto questo non è qualcosa che incide pesantemente sulla fruizione del prodotto.
Da cosa nasce una maledizione? Critiche e denunce dei lati oscuri della società giapponese
Se c’è una cosa che gli autori giapponesi amano fare è denunciare e criticare la propria società e anche l’anime di Jujutsu Kaisen si va ad aggiungere a quella che è la crescente rosa di prodotti satirici. Strumentale per questo fine è l’entità avversaria di questa serie, ovvero le maledizioni. Come ci si potrebbe infatti già immaginare, le maledizioni nascono da forti sentimenti negativi, prendendo poi la forma di mostri grotteschi per incarnarle. Avendo questa meccanica come scusa, si può quindi affrontare una varietà di differenti argomenti. Molti di questi sono purtroppo problemi fin troppo presenti in molte società e, in particolare, in quella giapponese: bullismo, classismo razzismo, discriminazione, sessismo e chi più ne ha più ne metta.
Tutte situazioni che generano odio e che permettono un’esplorazione dell’animo umano. Non accade spesso che questo tipo di situazioni si risolva per il meglio, specie in un paese come il Giappone, dove il tasso di suicidi giovanili è tra i più alti del mondo. Questo è riflesso anche nella cultura pop. Non tutti gli animi gentili che subiscono abusi riescono a mantenere la propria natura, diventando personaggi-zerbino da compatire. Alcuni scelgono la vendetta, come vedremo attraverso un particolare personaggio nell’anime di Jujutsu Kaisen: questi, infatti, incarnerà vari problemi della società giapponese, tra cui anche l’indifferenza degli adulti verso i problemi dei più giovani o chi non considerano degno delle loro attenzioni.
Un protagonista atipico e il sovvertimento dei cliché
In molti anime – e specialmente in quelli di genere shonen – ci sono alcuni tropi che raramente vengono scalzati: un protagonista solare e determinato, una compagna di squadra dal carattere peperino, l’amico tenebroso e solitario attirato dalla luce del protagonista e il mentore potentissimo. Anche l’anime di Jujutsu Kaisen riprende questa formula, ma sembra essere ben cosciente di star usando uno scheletro già usato da molti prima di lui e alcune scelte stilistiche e di character design sembrano quasi di divertente autodenuncia. In altri casi, invece, l’autore sembra deciso ad andare contro i cliché in maniera piuttosto ovvia, o comunque li piega per farli adattare alla propria opera.
Un esempio? Solitamente i protagonisti di uno shonen incarnano un certo tipo di ideale. Questo fa sì che il lettore o spettatore idealizzi il personaggio, vedendolo come una “forza del bene”. Solitamente questi sono ideali positivi quali la giustizia, l’amicizia, l’uguaglianza la libertà. Anche Yuuji non è da meno, ma come su ogni altro aspetto di questa serie, l’anime di Jujutsu Kaisen riesce a dare il suo twist personale anche a questo cliché. Quando il nonno di Yuuji muore, infatti, Yuuji forma una forte ideologia sulla morte: ognuno deve poter avere una morte “giusta”. Non proprio qualcosa che si legge nella maggior parte dei manga diretti ad un pubblico giovane, ma si sposa perfettamente con l’atmosfera generale di questa serie.
Un altro cliché sui personaggi che l’anime di Jujutsu Kaisen si affretta immediatamente a sovvertire è quello del potere nascosto del protagonista. Solitamente, infatti, questo viene rivelato in un momento saliente della narrazione, contornato da pathos. Yuuji, invece, viene dipinto immediatamente con una forza, velocità e attitudine fuori dal normale e viene fatta notare subito la stranezza di queste sue caratteristiche, ma non ci viene fornita una spiegazione. L’autore sembra divertirsi a prendere in giro questi stilemi e ci fa penzolare davanti al naso la risposta a questo mistero, servendocela su un piatto d’argento: in punto di morte, il nonno proverà a rivelare qualcosa sui genitori di Yuuji al nipote, ma questi si rifiuta di sapere. Anche il lettore rimane così senza risposte, ma ben cosciente che c’è qualcosa sotto, creando anticipazione per quando finalmente si scoprirà cosa sia. Questo stratagemma è anche utile per far percepire l’eventuale rivelazione come “guadagnata”, e non inventata all’ultimo minuto.
Il futuro dell’anime di Jujutsu Kaisen
Ora come ora l’anime di Jujutsu Kaisen sembra continuare per la propria strada senza problema alcuno. È un adattamento di tutto rispetto che sta riscuotendo successo e risulta fedele al materiale d’origine. Forse, però, potrebbe nascondersi proprio qui un potenziale problema per il futuro dell’adattamento anime: il manga al momento ha appena 115 capitoli disponibili. Contando che l’anime di Jujutsu Kaisen ha in programma 24 episodi e che, giunti ormai a metà stagione, sono stati adattati circa 30 capitoli, potrebbe essere che per la fine della prima stagione saranno stati adattati un numero considerevole di capitoli.
Questo potrebbe significare che, dopo la conclusione della stagione corrente, la produzione dell’anime di Jujutsu Kaisen andrà in pausa per un bel po’, per permettere al manga di guadagnare abbastanza distanza e non rischiare di terminare materiale originale da adattare. Se così non fosse, si potrebbe incappare in filler o deviazioni pericolose dalla trama originale, che ogni fan di anime teme più di ogni altra cosa. Al momento, però, l’anime di Jujutsu Kaisen sembra destinato ad essere un adattamento fedele quindi, a meno di decisioni inaspettate da parte dello studio MAPPA, gli appassionati di questa serie non dovrebbero avere brutte sorprese.