Lo sport è performance, passione, sentimenti. Ma può essere anche un (buon) fumetto. Ecco qualche consiglio per voi
Fumetti e sport. Un binomio che può riservare grandi sorprese. Una delle passioni più popolari, unite al fumetto d’autore che attinge ad atmosfere d’annata per riproporre storie di eroi molto umani, ma non per questo meno speciali. In fondo, non sono un po’ simili ai supereroi, questi campioni che, forti della loro costanza e del loro talento, sono stati in grado di unire le masse per sostenerli e acclamarli?
Gli autori che passeremo in rassegna hanno un approccio decisamente romantico verso i loro personaggi. Che siano figure storiche o personaggi di fantasia, che siano nomi famosi o idoli da scoprire, tutti loro rappresentano l’aspetto più puro e allo stesso tempo più autentico dell’impresa sportiva. Ma non solo: sport è, per gli aspiranti, una metafora di crescita, il collante sociale che permette di guardare alla vita con aperta e serena aria di sfida. Lo sport è dove si trovano avversari e compagni di squadra, e si impara a rispettare entrambi. Utopia? Favole? Forse. Sicuramente, però, si tratta di belle storie che vale la pena leggere.
Dorando Pietri
Scritto da Antonio Recupero, disegnato da Luca Ferrara e pubblicato da Tunué, il fumetto inquadra alcuni momenti-chiave della biografia di Dorando Pietri, maratoneta emiliano. La sua vicenda si connota di toni commoventi, nel suo passare a grandi falcate dall’essere un contadino di modesta estrazione a un acclamato simbolo dell’eccellenza italiana. La sua carriera si colloca all’inizio del XX secolo, e si tinge del paradosso di esordire con una sconfitta. Recupero e Ferrara alternano gli esordi dell’atleta, al ricorso che lo vide sotto accusa, terminando con un balzo verso gli anni in cui l’atleta si è ritirato. Un uomo “dalle gambe storte da contadino” che correva più veloce dei suoi stessi limiti, riscuotendo l’ammirazione di re e regine: Dorando Pietri è un fumetto che costituirà un ottimo punto di partenza per scoprire questo personaggio, reso nel suo arco evolutivo.
Fumetti e sport: Zlatan
Alcuni ricorderanno questa pubblicazione di Feltrinelli Comics lanciata pochi anni fa e firmata dall’elegante Paolo Castaldi, già autore di una biografia a fumetti dedicata a Maradona. Castaldi, dunque, torna a parlare di calcio attraverso una delle sue icone contemporanee accostandosi alla vita e alle origini di Zlatan Ibrahimović. L’autore rappresenta il suo viaggio verso Rosengard, il quartiere di Malmö dove è nato e cresciuto il giocatore, e dove oggi si è sviluppato una specie di culto del suo personaggio. In effetti, la storia di Ibra è una storia di riscatto, di una determinazione che rasenta e oltrepassa l’ostinazione, e che alla fine esplode in un roboante successo. Lo sport, nella riflessione di Castaldi, è un ascensore sociale, forse uno dei pochi rimasti dove la meritocrazia regna sovrana.
Gino Bartali
Un nome che non ha bisogno di troppe introduzioni, un vero e proprio dio nella mitologia sportiva italiana. In questo graphic novel, Iacopo Vecchio (disegni) e Andrea Laprovitera (testi) rendono omaggio a un gigante dello sport. Anche in questo caso, approfondiscono un episodio per raccontare il tutto, come sintesi assoluta della poetica di questo atleta. Siamo nel 1948, l’Italia è sull’orlo di una grave crisi dopo l’attentato a Palmiro Togliatti e tutti gli occhi sono puntati sui nostri ciclisti al Tour de France, capitanati appunto da Bartali. In questo frangente il campione è già vicino al suo tramonto, non è più giovanissimo e diversi colleghi più freschi iniziano a dargli filo da torcere. La stampa è crudele e là dove per anni è stato l’idolo dei cronisti, ora è dipinto come “troppo vecchio”. La sua rimonta, senza esagerare, salverà le sorti del Paese o – perlomeno – il cuore dei suoi abitanti. Il fumetto, disegnato con un tratto sintetico e rapido come il suo protagonista, è pubblicato da Becco Giallo.
Fumetti e sport: Fiato sospeso
Questo volume pubblicato da Tunué, scritto da Silvia Vecchini e disegnato da Sualzo, usa lo sport come metafora. In Fiato sospeso, dedicato a un target di giovanissimi, ma non per questo meno gradevole anche per i lettori più grandi, la protagonista vive a sua prima adolescenza come una gara di nuoto. Per vincere, per allenare la propria tecnica, occorre acquisire fiducia in sé e nell’ambiente, lasciarsi andare, immergersi del tutto e senza paura. E poi riemergere. Una storia di amicizia, illustrata con mano delicata, raccontata con leggerezza e fluidità. Apparentemente sullo sfondo, lo sport è un mezzo di esplorazione dei rapporti in una fase importante nella formazione di una persona. Magari non si arriverà mai alle Olimpiadi, ma già uscire dall’adolescenza con delle amicizie solide è un gran bel risultato.
La banda del pallone
Se il nuoto è uno sport individuale, il calcio o, in questo caso, il fut-rua è decisamente il trionfo della squadra. La banda del pallone, come Fiato sospeso, si rivolge a un target di ragazzi per cui siamo abbastanza lontani dalle narrazioni adulte e posate dei primi tre fumetti in elenco. Scritto da Enrico Nebbioso Martini e disegnato da Loris De Marco, il fumetto racconta la costituzione dei Cavalieri della Nebbia, mitica squadra di fut-rua nata dalla fantasia dei suoi autori. Questa variante stravagante del calcio libera il gioco dai suoi schemi istituzionali e diventa una sorta di rocambolesca performance collettiva. Non importa se sei ricco, bello, atletico: i Cavalieri della Nebbia funzionano proprio perché tutte le loro diversità si incastrano in una festa collettiva.
Fumetti e sport: Dragon Hoops
In conclusione, torniamo a una lettura più “da grandi” e decisamente imperdibile. La casa editrice è sempre Tunué, l’autore è l’americano Gene Luen Yang, anche autore DC e Dark Horse. L’artista segue le imprese della squadra di basket scolastica dei Dragon Hoops andando a conoscere uno ad uno i suoi giocatori e tutti coloro che gravitano intorno al team. Con la fascinazione di chi scopre gradualmente ogni dettaglio di un quadro complesso, Yang trasmette perfettamente la nascita della sua passione per la pallacanestro. Meglio ancora, ne apprende la filosofia intrinseca trasponendola nella propria vita, imparando che “Vince chi fa meno errori”. Un libro appassionante, con pause riflessive importanti e momenti di adrenalina pura. Lo sguardo autoriale americano racconta una bella epopea popolare, che parla moltissimo del contemporaneo e della sua complessità.