Affrontiamo la festa più smielata dell’anno con un atto romantico verso noi stessi: leggiamo fumetti. Ecco 5 belle coppie del mondo dei comics
La lotta contro il crimine può riservare grosse sorprese. Colpi di scena, scambi di ruoli e – come se non fosse già tutto abbastanza complicato – Multiversi. Praticamente una miriade di possibilità a disposizione per rendere la vita dei supereroi ancora più infernale, o divertente (a seconda dei punti di vista). A questo si aggiunge spesso e volentieri anche una certa tensione romantica, che inevitabilmente si crea tra i personaggi. Amori tormentati, amori complicati, inimicizie storiche che si trasformano in grandi passioni. Ecco cinque coppie tra le più belle dei fumetti.
Catwoman & Batman
La tensione erotica tra l’Uomo Pipistrello e la Donna Gatto ha caratterizzato le loro avventure sin dall’inizio, andando avanti come sotto trama in maniera più o meno costante. Divisi tra le identità civili e quelle di vigilanti contro il (o a favore del) crimine, Selina Kyle e Bruce Wayne si inseguono, si innamorano, collaborano e si scontrano. Quando provano a stare insieme (vedi: Batman: Il lungo Halloween e Batman: Vittoria oscura di Jeph Loeb e Tim Sale, ma anche la saga di Batman Eternal) spesso le cose non vanno per il meglio. Un paio d’anni fa, nel fatidico numero 51 di Batman, però i due personaggi sono addirittura arrivati all’altare, tenendo avviluppati i lettori di tutto il mondo su un possibile happy ending.
In generale, il mito del miliardario solitario e della sensuale fiammiferaia dei bassifondi ha sempre avuto una gran fortuna narrativa. Eppure, diversi autori e autrici hanno contribuito a riempire questo cliché di sfumature, regalando un profilo alto e complesso a una delle nemiche/amiche più longeve e amate di Batman. Del resto l’amore, per una donna come Selina Kyle, è un lusso inaspettato, tanto è abituata a pensarsi come essere unico e solo al mondo. Ce la racconta splendidamente Tom King in Helena, disegnata con altrettanta grazia da Mikel Janìn. Qui Selina affronta il gran dilemma della maternità, non vista come una benedizione per il suo essere donna, ma come una privazione della sua individualità. Con un finale struggente.
Le più belle coppie dei fumetti: Daredevil & Elektra
Forse una delle coppie più tormentate di tutto l’universo dei comics. Elektra, la terribile sicaria dall’animo oscuro, e Daredevil, il protettore di Hell’s Kitchen ci raccontano come l’amore può dare l’illusione della salvezza, ma anche come spesso questo non basti. Nata dalla felice mente di Frank Miller, Elektra Natchios conosce Matt Murdock ai tempi dell’università, quando lei era “semplicemente” la figlia di un diplomatico greco e lui uno studente di legge. I due si perdono di vista per qualche anno e si rincontrano quando ormai sono due assi del crimine – una – e della giustizia, l’altro.
La loro storia, così intensa, sembra frenare Elektra dal cedere definitivamente alla “parte dei cattivi”, trattenendo il personaggio sul filo dell’ambiguità. Questo amore sembra quasi una falla nel suo animo freddo e nichilista, che la porta ad essere un’assassina spietata, dipendente dall’adrenalina della violenza. Se volete ripercorrere le tappe salienti della relazione tra Daredevil ed Elektra, vi consigliamo di recuperare La saga di Elektra e Elektra lives again di Frank Miller, ma anche La cupola di scritta da Brian Bendis e disegnata da Alex Maleev.
Spider-Man & Mary Jane
Forse la coppia più bella in assoluto, ma non sbilanciamoci. Di sicuro il rapporto di Peter Parker e Mary Jane Watson è lungo, travolgente, complesso. A differenza delle altre due donne fin ora citate MJ non è una vigilante, né una villain. La sua funziona narrativa, sin dagli esordi nel 1966 in Amazing Spider-Man #42 è quella di spalla sentimentale (anche se non da subito) dell’Uomo Ragno. Ma se pensate che questo possa limitare il suo personaggio, vi sbagliate di grosso. Nel rapporto tra i due, i migliori autori che si sono dedicati a Spider-Man hanno potuto delineare la fragilità e la forza che caratterizzano l’eroe e che lo rendono così vicino al pubblico.
In più di 50 anni di storie certamente ci sono stati alti e bassi. Se all’inizio MJ era per Peter una presenza attraente ma non primaria, dopo la morte di Gwen Stacy diventerà il suo grande amore. La coppia convolerà a nozze, ma il loro rapporto sarà sempre messo alla prova dall'”attività secondaria” di Peter come amichevole super eroe di quartiere. Oltre alle minacce fisiche dei vari nemici (tantissime, troppe, a volte irrimediabilmente traumatizzanti), sarà lo stesso Spider-Man a intromettersi tra Peter e MJ, per così dire. Tuttavia, i due si ritroveranno e questo avverrà grazie al carattere caparbio di lei e alla tenerezza di lui, che esploderà in una delle dichiarazione d’amore più belle dei fumetti:
“Ti aspetterò quanto sarà necessario. O finchè le stelle non si spegneranno. Qualunque cosa succeda prima“. (Finché le stelle non si spegneranno di J. M Straczynski e J. Romita Jr.).
Le più belle coppie dei fumetti: Swamp Thing & Abby Holland
Se c’è una coppia in tutto l’universo dei comics che si può dire abbia superato ogni barriera, quella è sicuramente composta da Swamp Thing e Abby Holland. Il mostro della palude, diventato semidio della Natura nella mani del mago Alan Moore, è una delle creature più complesse mai concepite per una storia horror. Dall’aspetto tutt’altro che piacevole, acquisisce – man mano che svela la sua personalità serafica – un fascino sinistro e tutto particolare. La sua sposa, mai rassegnata all’idea della morte crudele e prematura di Alec Holland, è Abby, che riconoscerà il defunto nella strana presenza che infesta la palude.
Una sorta de La bella e la bestia, insomma, se non fosse che non c’è la possibilità né la volontà di spezzare alcuna maledizione. No, anche perché quello che è diventato Alec Holland supera i confini dell’essere umano, è l’essenza stessa del vegetale, un garante antropomorfo dell’equilibrio degli elementi. Abby ne coglie questa essenza, e rinnova l’amore per l’uomo intrecciando una relazione con la natura, tutta. Dal canto suo, la donna è una delle àncore – probabilmente l’unica, sicuramente la più forte – che lega Swamp Thing a una lontana memoria di umanità.
Magnifica, in questo senso, Il rito della primavera, la storia scritta da Alan Moore e disegnata da Stephen Bissette e John Totleben, una specie di lungo e poetico amplesso tra donna e Natura. Abby diventa qui sacerdotessa di una sessualità sacra, che sembra citare la magnificenza de La sagra della primavera di Stravinskij. Entrambi cantano l’inno ancestrale e assoluto dell’amore, una celebrazione universale che travalica la dimensione individuale dell’uomo e della donna.
Wolverine e Jean Grey
Lui, lei, l’altro. Non sempre le storie d’amore sono monogame, lineari, vissute alla luce del sole. Tra gli X-Men, poi, le tensioni sentimentali non sono rare, ma poche raggiungono le vette della liason tra Wolverine e Jean Grey. Di lei sappiamo che è una delle più potenti mutanti mai esistite, e che è sposata con il “collega” Ciclope. Di lui, invece, che è un burbero canadese dagli artigli di adamantio e dall’animo – tutto sommato – delicato. Tra i due scocca presto una scintilla che però non convincerà mai davvero Jean a lasciare il marito per vivere con Logan una storia d’amore, neanche quando scoprirà di essere stata tradita.
I tasselli della loro relazione (più o meno platonica e dissimulata in amicizia) sono tanti, sin da quando Chris Claremont pensò bene di unire questi due elementi esplosivi. Il loro rapporto inoltre influirà sulle sorti di tutti gli X-Men, dato che porterà Logan a lasciarli temporaneamente e a trasferirsi in Giappone.
Anche in questo caso, una penna appassionata riesce a restituire l’intensità di un legame complicato. Su tutti, citiamo uno dei momenti più struggenti e sofferenti dell’universo fumettistico, l’apice della saga di Planet X scritta da Grant Morrison e disegnata da Phil Jimenez. I due sono bloccati sull’asteroide M, in orbita vicino al Sole. Il caldo è insopportabile, le risorse in esaurimento. Per risparmiare ossigeno iniziano un lungo e liberatorio dialogo telepatico, che fa i conti con una morte imminente. Pensate: tanto è l’amore che Logan prova per Jean che userà gli ultimi momenti preziosi della loro vita per rassicurarla sul valore dell’uomo a cui è legata. Poi si abbandona in un abbraccio letale, in un ultimo gesto di pietà davanti a una sofferenza senza via d’uscita.
Quello di Logan è un amore che nega se stesso, che annulla il proprio bisogno rispetto a quell0 di Jean e che si consuma nell’attesa di ciò che non avverrà mai. Non d’esempio, ma senz’altro suggestivo.