Daniel Radcliffe è grato a Harry Potter ma si sente ancora imbarazzato nel rivedersi nei panni del maghetto
Quando un attore viene identificato nel ruolo che l’ha reso celebre, soprattutto se la cosa è avvenuta in età giovanissima, è difficile togliersi di dosso l’etichetta che ti affibbia il pubblico, ed è senz’altro così per Daniel Radcliffe, che ha confessato durante una recente intervista di sentirsi ancora imbarazzato nel rivedersi nei panni di Harry Potter.
La saga cinematografica del celebre maghetto, basata sui libri di J K Rowling, si appresta a compiere vent’anni, mentre l’attore invece di anni ne ha 31, e nonostante si dica comunque ancora molto grato all’esperienza che di fatto gli ha cambiato la vita, ha spiegato di sentirsi ancora un po’ in difficoltà ripensando all’epoca in cui ha interpetato “il ragazzo che è sopravvissuto”.
“È difficile separare il mio rapporto con Harry Potter con il mio rapporto con i film in sé. Sono incredibilmente grato per quell’esperienza, mi ha fatto capire cosa volessi fare per il resto della mia vita. E scoprire così presto quello che ami richiede davvero molta fortuna. Ma sono intensamente imbarazzato dalla mia recitazione, ovviamente. È come chiedere “cosa ne pensi della tua adolescenza?””.
L’attore non è l’unico membro del cast a sentirsi così: di recente anche Rupert Grint aveva dichiarato di non aver visto la maggior parte dei film della saga di Harry Potter: “Credo di aver visto solo i primi tre alle premiere, poi dopo non li ho più guardati. Adesso che ho una figlia però probabilmente dovrò iniziare a vederli con lei”.
Insomma, li abbiamo conosciuti che erano poco più che bambini, e adesso li ritroviamo cresciuti e con figli. Probabilmente è ora di superare anche il trauma dei film, che in fondo non c’è nulla di che essere imbarazzati per averci regalato una delle saghe di maggior successo di sempre. Accio cofanetto!
(Fonte: Metro.co.uk)
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