Direttamente dal GrishaVerse arriva su Netflix la serie Tenebre e ossa che vi appassionerà fin dal primo minuto
Per quanto il fantasy sia in grado di poter variare da prodotto a prodotto, le premesse che ci si aspettano dal genere non cambiano. C’è la voglia di un universo completamente distante da quello che abitiamo, di protagonisti esaltanti abbastanza da trascinarci all’interno del racconto, di una coerenza nel mondo dei personaggi che sappia farli agire secondo le regole del loro seminato.
C’è bisogno di atmosfere e sfumature, di intrecci elaborati, ma pur sempre comprensibili e che possano rendere intrigante il percorso tracciato. Un’armonia che, solitamente, va di pari passo con quella che o viene stravolta all’interno della bolla narrativa o è costantemente ricercata dal regno sovrumano, andando a muovere con attenzione gli ingranaggi di una realtà che sta in piedi solamente con la fantasia e che è sempre quest’ultima a dover esplorare.
Tenebre e ossa partiva già da un terreno ben tastato, omonima operazione Netflix tratta dai libri del GrishaVerse della scrittrice Leigh Bardugo che trovano nella mescolanza di Sei di corvi e del romanzo che dà il titolo alla serie un racconto fervente pronto solamente a prendere forma e carne. Il cinema e la serialità hanno però mostrato come solo sporadicamente questa trasformazione da carta stampata a dimensione tangibile riesce a cogliere i migliori frutti, tanto da soddisfare gli affezionati delle saghe chiamate ogni volta a questa mutazione.
È la quantità di materiale che spesso appesantisce le trasposizioni audiovisive, rendendo confuso un mondo che, nelle sue pagine, rispettava una congruenza che non è facile ripetere nella versione fisica. Ed è proprio su questo che la serie dell’ideatore Eric Heisserer riesce invece a volgere la giusta rotta, estraendo quanta più narrativa possibile dalle creazioni di Bardugo, e dando loro modo di esprimersi al meglio in un unico, grande racconto.
Alina la Santa e la distruzione della Faglia
L’esorbitante sequela di personaggi e le linee di trama di Tenebre e ossa non rischiano mai di sovrapporsi o inciampare, di prevaricare o sminuire il resto delle proprie compagne. Sono molti i protagonisti, ognuno centro della propria storia personale. Eppure sono insieme parte di un quadro più largo, di un mosaico punteggiato dalle loro singole avventure che convergono tutte verso lo stesso nucleo, attorno al punto d’incontro: la Faglia. La Faglia che ha diviso il mondo e ne impedisce la riunificazione. La Faglia che non può essere percorsa – non senza pericoli – e che può finalmente venir distrutta.
È necessario però un miracolo perché la caduta avvenga. Una Santa, quella della protagonista Alina Starkov (Jessie Mei Li), dotata di un incontenibile potere, simbolo della grandiosità dei Grisha contrapposto a quel buio evocato dall’Eretico Nero che ha spaccato e diviso il mondo. Quella di Alina è la classicheggiante parabola di un’eroina all’oscuro della potenza che rappresenta e contiene, ma di cui deve farsi carico affinché non agisca secondo i piani di forze malvagie.
È la presa di coscienza di una ragazza che non era mai appartenuta a nessun luogo e che, ora, deve salvare ogni centimetro della terra, anche quella in cui è stata derisa, insultata, denigrata. La diversità di Alina parte dalle origini Shu della giovane, ma si amplifica con la scoperta del suo essere la tanto attesa Evocaluce, facendo della ricerca della propria casa e della libertà una delle direttrici da seguire nella storia della ragazza, fulcro della biforcazione narrativa della serie che si illumina al suo avanzare di puntata in puntata.
Il tocco galvanizzante di Tenebre e ossa
Nell’enorme affresco descritto da Heisserer l’euforia continua quando, per ogni personaggio, il prodotto seriale affonda la propria lente di ingrandimento restituendo di ognuno un ritratto approfondito e ricco di dettagli. Nessuno resta escluso dall’analisi introspettiva che la serie agisce sui protagonisti, definendone non solo le vie da attraversare, ma le reazioni che questi avranno ad ogni svolta del racconto.
Personalità complete che rendono ogni Grisha, direttori di sale d’azzardo, Oscuri e semplici soldati unici alla propria maniera, contribuendo al rafforzamento dei legami che i personaggi vanno così formando, destinati a consolidarsi e a crescere come insieme o individui indipendenti.
Conquistando dal principio con la sicurezza di chi è in grado di agire con chiarezza e al contempo entusiasmo, facendo in modo che lo spettatore resti da subito appassionato dagli eventi della serie come sotto effetto di un avviluppante trucco magico, Tenere e ossa è perciò tutto quello che al fantasy si richiede (su Netflix e non solo): universi incredibili, storie avvincenti, tocchi galvanizzanti e sacrifici umani e ultra-umani.
Personaggi che interagiscono con verità e sentimento tra di loro, allacciando noi stessi ai loro caratteri facendoci diventare parte attiva della visione. Una casa dove ogni amante del genere può sostare, decidendo se restare imparando a conoscerne i segreti di questo universo o ristorandosi con gradimento fino alla prossima avventura.
Tenebre e Ossa è disponibile su Netflix dal 23 aprile 2021.