Xiaomi Corporation e il governo USA hanno trovato un accordo che scongiura il ban voluto dall’amministrazione Trump
Xiaomi Corporation e il governo USA hanno trovato finalmente un accordo che mette definitivamente la parola fine alla questione ban sollevata dall’amministrazione Trump, che aveva bloccato per le aziende statunitensi la possibilità di investire nelle attività dell’azienda.
Xiaomi: il governo USA ritira le accuse: niente più blacklist per l’azienda cinese
Il colosso cinese aveva infatti fatto causa agli Stati Uniti all’inizio di quest’anno, dopo che il Dipartimento della Difesa, sotto ordini dello stesso Donald Trump, aveva bollato l’azienda come una “azienda cinese dell’esercito comunista“, inserendola di fatto in una blacklist. Già all’epoca, la corte federale si era espressa a favore dell’azienda cinese, non giudicando appropriate le motivazioni espresse dall’amministrazione Trump per giustificare l’inserimento nella lista nera.
Lo stesso Dipartimento della Difesa ha adesso anche accettato di rimuovere la definizione di cui sopra, stando ai registri della corte statunitense, facendo cadere le accuse e archiviando di fatto la pratica. Per il momento Xiaomi ha rifiutato di lasciare commenti, così come i portavoce del Pentagono, che sono rimasti ancora in silenzio. A parlare è stato un portavoce del Ministero degli Esteri Cinese, Hua Chunying, durante una conferenza stampa, che però aveva dichiarato di non essere al corrente di un eventuale accordo con gli Stati Uniti.
La vicenda può dirsi praticamente conclusa, anche se le due parti dovranno risolvere eventuali contenziosi ancora aperti, con una proposta che dovrà essere consegnata entro il 20 Maggio. Per le dichiarazioni ufficiali invece è probabile che si debba aspettare proprio la data del 20 Maggio o i giorni successivi.
Che ne pensate della situazione?
(Fonte: Bloomberg)
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