La letteratura fantastica sta diventando il luogo ideale per il dibattito culturale e lo sperimentalismo editoriale
I lettori affezionati alla narrativa fantastica di recente hanno sentito l’esigenza di ampliare i propri orizzonti culturali con la saggistica di genere. Ciò nasce dal bisogno di approfondire le radici storico-letterarie dei romanzi che hanno plasmato il nostro immaginario, a cui si aggiunge il fine di svincolare questi testi dall’aurea infantile-mediocre che vecchia critica ha sempre sostenuto.
Nel caso della fantascienza questi meccanismi sono particolarmente interessanti perché la critica della science fiction si declina in varie categorie. Analizzare la speculative fiction porta ad interrogarci sul linguaggio e la sua evoluzione, sul femminismo e l’identità di genere in un’ottica di inclusività queer. Non possiamo escludere le tematiche ecologiche, conoscere generi come il Solarpunk può aiutarci a comprendere la forza della biodiversità ambientale e il ruolo della tecnologia in questo contesto. Dalle analisi sociologiche si può spostare il focus della trattazione sul post umanesimo e le filosofie cyber-transumaniste.
Horror, weird e il mondo gotico hanno avuto una loro rivalsa nel mondo saggistico. Queste categorie che tout court appartengono a storie dell’orrore, del perturbante e dell’indicibile sono state analizzate e contestualizzate. Si possono evincere vari elementi letterari riconducibili al romanticismo dark, al decadentismo fino al mondo crepuscolare dei narratori italiani e non. I romanzi horror degli anni 80/90, di matrice splatterpunk, hanno anche un’importante matrice sociologica che spingono a riflettere sul ruolo della violenza nel contesto metropolitano e su quanto fosse importante innestare una rivoluzione sessuale.
I saggi del fantastico sono importantissimi per scoprire “altre letterature” e per inquadrare i vari fenomeni globali e letterari con griglie valutative inedite. Di seguito una lista per sondare le profondità della fantascienza, dell’horror e del fantastico in generale.
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Dune. Tra le sabbie del mito – Filippo Rossi
Edizioni NPE, casa editrice specializzata in fumetti, ci ha abituato da tempo in pubblicazioni saggistiche di qualità che riguardano il mondo fumettistico, il cinema e la musica. Di recente si sono aperti alla letteratura fantastica pubblicano un monumentale saggio di Filippo Rossi dedicato interamente all’universo di Dune creato da Frank Herbert.
Dune. Tra le sabbie del mito di Filippo Rossi è un massiccio volume di critica letteraria e cinematografica su tutte le opere nate dalla mente di Frank Hebert e figlio e di quelle produzioni televisive e cinematografiche derivative. Probabilmente nel mercato divulgativo il libro di Filippo Rossi è il più approfondito, ricco di fonti iconografiche e fotografie ed esaustivo dei testi che analizzano il Duneverse. In 600 pagine c’è modo di conoscere nel dettaglio le trame dei romanzi, i riferimenti culturali che ispirarono Herbert, e importanti riflessioni sull’ecologia e la tecnologia. Non mancano numerosi aneddoti, retroscena e contenuti quasi introvabili che l’autore, fan accanito e scrittore preparato, è riuscito a includere nel saggio di Edizioni NPE.
Tra i saggi del fantastico Dune. Tra le sabbie del mito è uno dei più importanti per riscoprire la fantascienza e le sue contaminazioni, e i vari stilemi che si ripercuotono nel cinema. Rossi fa digressioni più che interessanti negli esperimenti di Jodorowsky fino al film del 1984 diretto da Lynch. La conoscenza enciclopedica dell’autore viene esplicata anche in format televisivi quasi sconosciuti, videogames, contenuti musicali fino al nuovo film di Villeneuve. Il testo è adatto sia ai neofiti che agli appassionati di fantascienza.
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Francesco Corigliano e la saggistica impensabile
I saggi del fantastico non sarebbero la stessa cosa senza la presenza del weird; un genere letterario alquanto inclassificabile. Per fortuna Mimesis Edizioni ha pubblicato il saggio di Francesco Corigliano La letteratura weird. Narrare l’impensabile, volume che è il proseguimento della sua tesi di dottorato sulla weird fiction. Il primo capitolo affronta questioni preliminari per definire gli stilemi, i tropi e le atmosfere del genere. Oltre a una questione puramente tassonomica Corigliano affronta la trattazione con varie casistiche esemplificative. Abbiamo l’esitazione dell’uomo razionale davanti al soprannaturale, con una distinzione tra Meraviglioso e Straordinario teorizzata dal rinomato autore tedesco E. T. A. Hoffmann e poi ripresa da Todorov e il fantastico postulato da Remo Ceserani che si può applicare a più generi perché ha radici nel nostro mondo culturale.
Non è errata tuttavia la terminologia del “bizzarro” per tradurre weird che si lega al pulp magazine di Weird Tales della prima metà del ‘900. Ma bisogna chiarire che non tutto quello che venne pubblica su quella rivista era “weird” visto che le sue pagine ospitò qualsiasi genere letterario per intrattenere i suoi lettori.
Si potrebbe approfondire molto già da solo capitolo ma non posso non menzionare la documentatissima sezione dedicati ad autori del calibro di H. P. Lovecraft e ai meno conosciuti e pop come Stefan Gabrinski e Jean Ray. Questo trittico del weird, del mistery, dell’indicibile proietta il lettore ad assaporare la letteratura fantastica a tutto tondo e Corigliano analizza i tre autori con professionalità e passione snocciolando i loro testi con vari spunti di riflessione. L’ inquietudine diventa uno dei cardini centrali in cui l’autore cerca di portare una spiegazione originale e argomentata, Corigliano riesce perfettamente e oltre a offrire una panoramica esaustiva e ricca di esempi e approfondimenti e propone al fruitore una lettura di pura critica accademica.
L’ombra del cattivo. Saggi del fantastico e nemici irresistibili
L’ombra del cattivo è un volume antologico di saggi monografici focalizzati sul cattivo nella letteratura fantasy. Il libro, edito da CentoAutori, presenta la curatela di Marina Lenti che firma anche l’introduzione e un contributo. L’ombra del cattivo è costituito dai contributi di Paolo Gulisano che indaga i misteri di Mordor nel Signore degli Anelli, di Luca Fumagalli e della sua Narnia dark, Cristina Donati invece presenta gli stereotipi dei villain ne La Spada della Verità, Pia Ferrara maneggia Queste Oscure Materie. Chiara Nejrotti invece percorre le ombre di Terramare, per Paola Bruna Cartoceti i malvagi sono in Shannara, Marina Lenti invece si interroga sulle cronache di Spiderwick, e Luisa Paglieri sull’universo di Cornelia Funke, concludono la raccolta Maria Cristina Calabrese con i malvagi del mondo di Harry Potter e Martina Frammartino col grimdark di Geore R. Martin.
Tutte le opere menzionate hanno avuto una trasposizione televisiva o cinematografica, per alcune anche in altri media. Uno degli spunti più interessanti che si evince dal testo ruota intorno alla necessità del nemico e del cattivo. Infatti in molta narrativa di genere è proprio il conflitto a creare il racconto stesso, senza il malvagio non esisterebbe anche l’eroe.
In questi saggi del fantastico autori e autrici ripercorrono le trame delle saghe analizzate decostruendo i principiali villain analizzati mediante letture critiche che sondano la potenza archetipa dei malvagi. Il volume ha un vero approccio accademico e vuole innestarsi nella stessa valenza critica che altri titoli anglofoni hanno all’estero; perciò è una lettura di tutto rispetto che vi farà (ri)leggere le grandi saghe fantasy attraverso la figura del cattivo e del male stesso.
Guida ai migliori 150 libri horror
Il due volte vincitore del premio Bram Stoker Alessandro Manzetti scrive per Cut-Up Publishing una guida essenziale per scoprire i migliori libri horror degli ultimi 35 anni. L’autore prende in esame il segmento di tempo tra il 1986 e il 2020, ovvero dal proliferare delle opere splatterpunk che hanno influenzato il genere, fino ad oggi. La guida propone come da titolo 150 libri che si possono suddividere in romanzi, antologie di racconti dello stesso autore e novelle. Per ogni autore incluso nella guida il curatore del saggio seleziona un massimo di tre titoli, per evitare di saturare la divulgazione con gli stessi scrittori e ampliare il ventaglio delle scoperte.
Per horror si intende un genere ombrello sotto al quale possiamo includere il dark fantasy, il weird, il realismo magico più oscuro, l’hardcore horror e molto altro che possiamo intendere come dark fiction. Alessandro Manzetti presenta i libri con un giudizio in centesimi che assegna personalmente, lo score di goodreads per una panoramica generale e dopo aver sottolineato genere letterario, tipologia di volume, editore e autore offre al proprio lettore un commento critico che in poche pennellate segnala pregi e difetti dell’opera.
Ove possibile Alessandro Manzetti segnala i libri che sono stati tradotti in italiano. Ogni scheda di lettura presenta la copertina dell’edizione originale dell’opera. Ovviamente si è preso in considerazione il mercato anglosassone, come bacino di maggior impatto e perché l’opera sarà pubblicata anche in America. La guida ai migliori 150 libri horror è una risorsa essenziale per ampliare il nostro bagaglio di conoscenze e per riflettere sul mondo editoriale contemporaneo.