Scomparso Libero De Rienzo: l’interprete è morto a soli 44 anni

Un triste giorno per il cinema italiano, che vede scomparire uno dei suoi interpreti pù noti: Libero De Rienzo è morto a Roma. Aveva solo 44 anni. Al momento le circostanze della morte non risulatano chiarite. L’attore aveva fatto perdere ogni contatto da qualche giorno, non rispondendo più alle chiamate di familiari e amici. Proprio uno di loro, preoccupato per il silenzio dell’attore, avrebbe fatto forzare la porta di casa, trovandolo poi senza vita.

Inutile gli interventi dei paramedici, che hanno potuto solo constatare l’avvenuto decesso. Sottoposto ad autopsia il corpo, sarebbe stata trovata la causa scatenenta in un arresto cardiaco. La notizia è stata comunicata dalla famiglia.

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La carriera di Libero De Rienzo: morto il vincitore del David di Donatello del 2002

Volto noto del cinema italiano, De Rienzo aveva iniziato a calcare il palcoscenico sin da giovanissimo, seguendo le orme del padre che era stato aiuto regista. In seguito iniziò la carriera cinematografica partecipando al film di Pupi Avati “La via degli angeli”. Il successo però giunse nel 2002, quando ottenne il David di Donatello come miglior attore non protagonista in “Santa Maradona”.

La sua interpretazione più apprezzata resta comunque quella di Fortàpasc di Dino Riso, nel quale ha interpretato il giornalista vittima della criminalità organizzata, Giancarlo Siani. Una prova d’attore che gli valse una nuova candidatura al David di Donatello, che tuttavia non si concretizzò in una seconda vittoria.

Nel corso dello scorso decennio aveva ottenuto molta visibilità partecipando alla trilogia di Smetto Quando Voglio di Sydney Sibilia, nella quale interpretava il matematico Bartolomeo Bonelli, che gli valse ancora una volta la candidatura come mgilior attore non protagonista al David.

La sua ultima prova fu nel film Il Caso Pantani, pellicola uscita nel 2020 sulla morte del famoso ciclista. De Rienzo lascia dietro di sé due figli.

(fonte: Ansa)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.