Sospese le riprese di Better Call Saul: Bob Odenkirk in ospedale

Attimi di terrore durante le riprese di Better Call Saul e preoccupazione per Bob Odenkirk: l’attore è stato portato in ospedale dopo essere collassato sul set della sesta stagione dello show.

Non è chiaro cosa sia successo: l’attore, cinquantotto anni compiuti lo scorso Ottobre, ha avuto un malore ed è svenuto di fronte allo sguardo incredulo e preoccupato del cast e della troupe mentre stava girando alcune scene in New Mexico. Immediatamente sono scattati i soccorsi e Odenkirk è stato ospedalizzato.

Non si conoscono le cause del malessere e quale sia lo stato di salute dell’attore. Sarà ovviamente nostra cura informarvi non appena avremo maggiori notizie al riguardo.

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Sospese le riprese della sesta stagione di Better Call Saul: le parole di Bob Odenkirk sullo show

La stagione finale di Better Call Saul potrebbe metterci un po’ di più per approdare sul catalogo Netflix, dato che stando alle ultime indiscrezioni potrebbe arrivare nei primi mesi del 2022, per via dei diversi ritardi subiti a causa delle problematiche legate al coronavirus.

La serie è una delle più attese dai fan e dopo un avvio un po’ lento, la scrittura è andata migliorando di stagione in stagione, così come le recensioni positive e, di conseguenza, il numero di spettatori. In molti addirittura sono convinti che sia riuscia perfino a superare qualitativamente la serie madre, Breaking Bad.

Proprio con quest’ultima serie, trattandosi del suo prequel, condivide alcuni dei più amati personaggi, come Gus Fring interpretato magistralmente da Giancarlo Esposito, o Mike o lo stesso title character Saul Goodman, la cui trasformazione da Jimmy McGill è stato il leit motiv della serie per diverse stagioni.

(fonte: Variety)

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Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.