Demolire l’America “reaganiana” con il sesso, come Howard Chaykin ha creato l’iconografia dello scandalo
Black Kiss viene riproposto in una suntuosa edizione completa da Saldapress e per l’occasione l’editore ha organizzato una round table per permettere alla stampa di conoscere il leggendario Howard Chaykin. Famigerato artista a tutto tondo Chaykin si è distinto con le case editrici del fumetto mainstream americano, come DC Comics e Marvel, ma è nella nicchia indipendente che riuscì a trasformare il suo lavoro in un classico contemporaneo.
Come lo stesso autore ha affermato è stata la libertà dalle regole ferree imposte dai grandi editori e dal Comics Code Authoriry degli anni ’80 a far si che Black Kiss vedesse luce. Un fumetto così scandaloso da essere venduto, durante la prima tiratura, dentro una confezione di cellophane nero per tenere lontani i curiosi e i moralisti.
La pubblicazione di Black Kiss dimostrò nuovamente la potenza del fumetto nel ruolo di medium di critica sociale. L’intero repertorio visivo e i dialoghi misero a nudo un’America bigotta e tradizionalista, in piena reggenza Reagan. La decostruzione del sogno americano tramite una potenza carnale ai limiti della pornografia permette di ricostruire un periodo storico fin troppo patinato da sofismi e ipocrisie. Howard Chaykin intende sottolineare le doppie natura insite nel nostro mondo. Ognuno di noi indossa una maschera fino a una vera scissione dell’Io in varie personalità così anche l’America stessa è vittima di un dualismo identitario. Tra scandalo e perbenismo.
Black Kiss tra hard boiled, erotismo e horror
Howard Chaykin ha uno stile frammentato, i disegni insieme agli stessi baloons collassano fino a restituirci battute e situazioni apparentemente disgiunte e spezzate; ma alla fine il quadro completo è fatto di tutte queste “imperfezioni” narratologiche e appare superbo e suadente. Con un ritmo sincopato Black Kiss è uno dei migliori esempi di fumetti hard boiled del nostro tempo, non è un caso che Saldapress lo abbia pubblicato nella collana Maestro. Violenza, volgarità, uso poco diplomatico delle armi da fuoco sono altri ingredienti dell’hard boiled a cui si aggiunge una trama crime con le tinte nichiliste del noir.
Nel 1988 il musicista jazz Cass Pollack dai trascorsi dissoluti finisce in una violenta spirale di sesso perverso, poliziotti dal grilletto facile e complotti globali. Di mezzo c’è una pellicola di un film porno rubata al Vaticano, perché è ovvio, no? Il Papa ha la più grande collezione di film a luci rosse.
Il tutto diventa surreale quando Pollack è costretto a compiere una missione suicida per conto della pornostar Berverly Grove, identica alla prostituta transgender Dagmar Laine sua compagna. Pollack deve recuperare la pellicola scandalosa e dimostrare di essere innocente quando chiunque lo accusa di aver sterminato la propria famiglia. Il tutto finisce per essere un racconto fuori dai generi, o un racconto “degenere”. Tra complotti e vampiri Black Kiss fugge da qualsiasi classificazione se non a quella di ipersessualità provocatoria.
Howard Chaykin ci ha raccontato un aneddoto davvero originale. Black Kiss gli fu ispirato proprio da un trascorso personale, mentre guidava vide una ragazza con cui aveva avuto dei trascorsi intimi. Avvicinatosi alla ragazza notò che era una transgender identica alla sua vecchia conoscenza. Nacque così non solo il concetto del dualismo intrinseco in Black Kiss ma anche la creazione di “femme fatale” biondissime e prosperose che fanno esasperare i personaggi e i lettori.
Howard Chaykin e il pulp
Le tavole di Chaykin sono mostruosamente dettagliate e ci restituiscono una Los Angeles pulp e ultraviolenta in cui il sesso è particella narrativa e arma del delitto. L’autore eredita parte della letteratura dei pulp magazines di inizio ‘900, che pur non avendo letto di prima mano ne è un vero continuatore. Chaykin traspone nel suo mondo nerissimo elementi onirici, dissacranti e hard boiled. Oltre che le perversioni horror-sensuali del vampirismo gothic punk.
Howard Chaykin usa il pulp per creare una contro cultura del fumetto e per rappresentare un’America alternativa. Non è un caso che non ci sia soltanto una sessualità eteronormativa. In Black Kiss esiste una vera alterità della “normalità” grazie alla presenza di scene lesbo e sesso tra uomini/donne e transgender. Il coito non è solo fine a se stesso ma diventa un simbolo della libertà di esprimersi. Ovvero imporre la propria autodeterminazione nei confronti di una società tipicamente quadrata e asettica, impoverita da qualsiasi fantasia. Sessuale o meno.
Alcuni elementi cari a Howard Chaykin sono presenti in altri suoi lavori, come la trilogia di Satellite Sam ideata con Matt Fraction edita da Saldapress. Il sesso, la mitizzazione di uomini assetati di successo, il mondo distorto e deformante del cinema e della televisione e i rapporti familiari disfunzonali. Howard Chaykin è un ribelle degli schemi mainstream, politicamente scorretto e in continuo conflitto con i codici morali del pubblico. Saldapress ci propone questo capolavoro nella sua prima edizione completa al mondo e i lettori appassionati non possono esimersi da questo acquisto.